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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7139 del 21 marzo 2013
«In materia di diritto al risarcimento del danno da illecito extracontrattuale, in presenza di illecito che determini, dopo un primo evento lesivo, ulteriori conseguenze pregiudizievoli, il termine di prescrizione dell'azione risarcitoria per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1067 del 31 luglio 1996
«L'aggravante dell'indebolimento permanente non ha carattere progressivo rispetto a quella relativa alla durata della malattia, potendo dalle lesioni derivare una malattia per un tempo inferiore ai quaranta giorni e comunque l'indebolimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24696 del 31 maggio 2004
«In tema di imputabilità, la capacità di controllo delle proprie azioni va distinta dalla capacità di intendere e di volere, in quanto capacità del soggetto di modulare e calibrare la sua condotta in funzione di elementi condizionanti di ordine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10804 del 20 ottobre 1994
«In tema di violenza carnale, la condizione di inferiorità psichica prescinde da fenomeni di patologia mentale essendo riferibile a fattori di natura diversa connotati da tale consistenza ed incisività da viziare il consenso all'atto sessuale della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2646 del 27 gennaio 2004
«In tema di violenza sessuale in danno di persona che si trovi in stato di inferiorità fisica o psichica, si ha induzione punibile quando la condotta configuri una vera e propria sopraffazione nei confronti della vittima che soggiace al volere del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6610 del 27 giugno 1985
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 613 c.p. è necessario che il soggetto passivo sia stato posto in stato di incapacità di intendere e di volere, cioè in quello stato in cui il soggetto, a norma dell'art. 85 c.p., se commette...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3209 del 23 gennaio 2014
«Il delitto di circonvenzione di incapace non esige che il soggetto passivo versi in stato di incapacità di intendere e di volere, essendo sufficiente anche una minorata capacità psichica, con compromissione del potere di critica ed indebolimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9661 del 8 ottobre 1992
«Per la consumazione del reato di circonvenzione di persone incapaci, ex art. 643 c.p., è necessaria l'esistenza di uno stato di infermità o deficienza psichica di una persona: per l'esistenza di tale stato, non occorre una vera e propria malattia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6904 del 16 luglio 1983
«Il reato di circonvenzione di persona incapace non esige, nel soggetto passivo, un'infermità mentale catalogabile fra le varie forme morbose indicate dalla scienza psichiatrica, ma è sufficiente che la vittima versi in una semplice deficienza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24192 del 23 giugno 2010
«Rientra nella nozione di "deficienza psichica" ex art. 643 c.p. la minorata capacità psichica, con compromissione del potere di critica ed indebolimento di quello volitivo, tale da rendere possibile l'altrui opera di suggestione, perché è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1443 del 16 marzo 1981
«Poiché l'interrogatorio non formale è un mezzo diretto esclusivamente a chiarire e precisare i fatti di causa, le risposte date dalla parte nel corso di esso non hanno valore di confessione, bensì costituiscono elementi sussidiari di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11640 del 4 aprile 2006
«In tema di lesioni colpose, il consenso del paziente ad un trattamento medico — che non si identifica con quello di cui all'art. 50 c.p., ma che costituisce un presupposto per la validità e liceità dell'attività medica — perde di efficacia,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4130 del 12 aprile 1994
«In tema di lesioni personali, la perdita dell'uso (art. 583, comma 2, n. 2, c.p.) per gli organi a costituenti plurimi o a funzione similare si verifica solo quando tutti gli elementi che li compongono siano perduti, mentre la perdita di una sola...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10644 del 24 ottobre 1991
«Il movente della gelosia non riveste quelle caratteristiche di altruismo e di nobiltà che costituiscono il presupposto per la configurabilità dell'attenuante del motivo di particolare valore morale o sociale, prevista dall'art. 62, n. 1, c.p., ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39023 del 16 ottobre 2008
«In tema di minorata difesa, l'età non può di per sè costituire condizione autosufficiente ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 5, c.p., dovendo essere accompagnata da fenomeni di decadimento o di indebolimento delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10643 del 9 dicembre 1996
«Il concetto clinico di malattia richiede il concorso del requisito essenziale di una riduzione apprezzabile di funzionalità, a cui può anche non corrispondere una lesione anatomica, e di quello di un fatto morboso in evoluzione, a breve o lunga...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34012 del 6 agosto 2013
«Sussiste la circostanza aggravante dell'indebolimento permanente di un organo qualora, in conseguenza del fatto lesivo, esso risulti menomato nella sua potenzialità funzionale, la quale sia ridotta rispetto allo stato anteriore, a nulla rilevando...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27986 del 26 giugno 2013
«In tema di lesioni personali, anche una menomazione minima, purché apprezzabile di un organo integra l'aggravante di cui all'art. 583, comma primo, n. 2, c.p.. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto sussistente l'aggravante in presenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9903 del 2 novembre 1993
«In tema di lesioni volontarie, l'indebolimento permanente della funzione visiva non è escluso dal fatto che l'occhio abbia riacquistato completa efficienza grazie all'applicazione d'una protesi (cristallino artificiale), poiché la permanenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8704 del 4 agosto 1992
«L'omessa specificazione nel capo di imputazione del grado di indebolimento di un senso o di un organo — nella specie dell'udito — riguardando un elemento non essenziale della circostanza aggravante addebitata all'imputato, non è tale da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4049 del 20 marzo 1989
«In tema di lesioni personali, ai fini dell'integrazione dell'aggravante ex art. 583, primo comma, n. 2 del c.p., il concetto di «apprezzabilità» del danno permanente, sia esso organico che funzionale, va definito essenzialmente sotto l'aspetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9933 del 13 ottobre 1988
«In tema di malattie professionali, la contrazione della malattia denominata silicosi, ritenuta sicuramente sclerogena in conseguenza alla prolungata esposizione in ambiente di lavoro inquinato da polveri aereodiffuse contenenti particelle di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31088 del 9 luglio 2018
«È inoppugnabile il provvedimento con cui il giudice dell'esecuzione, investito dell'opposizione avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di restituzione di beni sequestrati, rimette le parti dinanzi al giudice civile per la risoluzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21464 del 16 maggio 2019
«In tema di circonvenzione di incapaci, costituisce "deficienza psichica" la minorata capacità psichica, con compromissione del potere di critica e indebolimento di quello volitivo, di intensità tale da agevolare la suggestionabilità della vittima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7271 del 19 dicembre 2019
«In tema di lesioni personali, sussiste l'aggravante dell'indebolimento permanente di un organo qualora, in conseguenza del fatto lesivo, esso risulti menomato nella sua potenzialità funzionale, che sia, pertanto, ridotta rispetto allo stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 34090 del 12 novembre 2021
«In tema di diritto al nome, la persona fisica ha sempre titolo di rivendicare per sé il cognome con il quale è stata individuata e iscritta dai propri genitori negli atti dello stato civile, senza che quello del coniuge, acquisito in sostituzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8950 del 31 gennaio 2022
«In tema di lesioni personali volontarie, non rientrano tra le lesioni gravi, che determinano l'indebolimento permanente di un senso o di un organo, quelle che abbiano cagionato un indebolimento della sola funzione estetica della cute. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5988 del 19 dicembre 2022
«In tema di lesioni personali, l'aggravante della durata della malattia o dell'incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni e quella dell'indebolimento permanente di un organo, sebbene equiparate...»