(massima n. 1)
L'aggravante dell'indebolimento permanente non ha carattere progressivo rispetto a quella relativa alla durata della malattia, potendo dalle lesioni derivare una malattia per un tempo inferiore ai quaranta giorni e comunque l'indebolimento permanente di un senso o di un organo. Pertanto, ritenere l'una, non contestata, in luogo dell'altra, contestata, implica mancanza di correlazione tra accusa e sentenza. (Nella fattispecie, era stata ritenuta l'aggravante di cui all'art. 583, comma primo, n. 1, c.p., la quale non era stata contestata, mentre era esclusa la circostanza dell'indebolimento permanente, contestata, perché considerata durata della malattia superiore ai quaranta giorni).