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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9065 del 28 agosto 1999
«Lo stato di figlio legittimo non è incompatibile con una indagine incidenter tantum, ai fini dell'esercizio dei diritti successori, di cui agli artt. 537, 580 e 594 c.c., su una diversa procreazione naturale (salvo che non si profili l'incesto)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19011 del 1 settembre 2007
«In tema di accertamento della qualità di erede legittimo, la pronuncia — n. 532 del 2000 della Corte costituzionale — di non fondatezza della questione, già sollevata nel medesimo processo, di illegittimità costituzionale dell'art. 565 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21628 del 6 ottobre 2006
«Ai sensi dell'art. 295 c.p.c., è legittimo il provvedimento di sospensione necessaria del giudizio promosso dall'attore per l'accertamento della qualità di unico erede legittimo del de cuius; avendo il giudice di merito ritenuto pregiudiziale la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 467 del 24 gennaio 1986
«Gli artt. 580 e 594 (nuovo testo) c.c., in forza dei quali ai figli naturali non riconoscibili, siano essi minorenni o maggiorenni, spetta un assegno vitalizio di natura successoria sull'eredità del padre naturale (rispettivamente, in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3747 del 25 febbraio 2004
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, la questione di legittimità costituzionale dell'art. 583 c.c., nella parte in cui non prevede che, in assenza di altri successibili, l'eredità si devolva al coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1935 del 9 marzo 1996
«L'art. 687, primo comma, c.c. ha il fondamento oggettivo individuabile nella modificazione della situazione familiare in relazione alla quale il testatore aveva disposto dei suoi beni. Siccome tale modificazione sussiste sia quando il testatore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3779 del 27 luglio 1978
«Il diritto della persona al nome si acquista la momento della nascita ed in base al rapporto di filiazione, e, quindi, va riscontrato essenzialmente alla stregua degli atti di nascita o di battesimo, mentre l'utilizzazione protratta nel tempo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 720 del 6 febbraio 1986
«Con riguardo alla nullità del matrimonio derivante dalla violazione degli artt. 86, 87 e 88 c.c. (mancanza di libertà di stato, vincolo di parentela, affinità, adozione ed affiliazione, omicidio), l'«interesse legittimo ed attuale», la cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8058 del 3 settembre 1996
«La norma di cui all'art. 155, quarto comma, c.c. – secondo cui in caso di separazione l'abitazione nella casa familiare spetta di preferenza e ove sia possibile al coniuge cui vengono affidati i figli – non è applicabile, neppure in via estensiva,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2603 del 14 aprile 1986
«Ai sensi del novellato art. 234 in correlazione al precedente art. 232 c.c. nell'ipotesi di figlio nato dopo i trecento giorni dall'annullamento, dallo scioglimento o dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio, ovvero ancora...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3541 del 13 giugno 1985
«Qualora l'azione per il disconoscimento della paternità venga proposta nei confronti del bambino nato dopo il decorso di più di trecento giorni dalla data di comparizione dei genitori davanti al giudice, adito per la separazione personale, quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1279 del 12 maggio 1973
«Dal combinato disposto degli artt. 238 e 248 c.c. si desume che la pronunzia di nullità del matrimonio è ragione sufficiente per l'esercizio dell'azione di contestazione della legittimità della filiazione, ai sensi del citato art. 248, anche nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 547 del 25 gennaio 1996
«Il figlio nato da madre coniugata, che abbia lo stato di figlio legittimo attribuitogli dall'atto di nascita (sussista o meno pure il possesso del relativo status ), non può contestare la paternità legittima avvalendosi della disposizione di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2182 del 5 marzo 1994
«In materia di accertamento della filiazione naturale, la sentenza della Corte costituzionale n. 341 del 1990, dichiarativa dell'illegittimità dell'art. 274, primo comma, c.c., nella parte in cui non prevede, se si tratti di minore infrasedicenne,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12641 del 26 maggio 2006
«In sede di applicazione delle disposizioni di cui ai commi secondo e terzo dell'art. 262 c.c., disciplinanti l'ipotesi in cui la filiazione nei confronti del padre sia stata accertata o riconosciuta successivamente al riconoscimento da parte della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3563 del 17 febbraio 2006
«In materia di accertamenti relativi alla paternità e alla maternità, la consulenza tecnica ha funzione di mezzo obbiettivo di prova, costituendo lo strumento più idoneo, avente margini di sicurezza elevatissimi, per l'accertamento del rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3026 del 13 marzo 1993
«In caso di affidamento di un minore, disposto dal tribunale per i minorenni, ai sensi dell'art. 74, ultimo comma, della L. 4 maggio 1983, n. 184, in presenza di riconoscimento di filiazione naturale che presenti gli estremi dell'impugnabilità, i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3143 del 30 marzo 1994
«Nel giudizio per la dichiarazione della paternità (o maternità) naturale, poiché lo status di figlio naturale è accertabile individualmente verso ciascuno dei genitori, legittimato passivo è il solo genitore (e, in mancanza i suoi eredi) nei cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22506 del 4 novembre 2010
«L'obbligazione di mantenimento del figlio riconosciuto da entrambi i genitori, per effetto della sentenza dichiarativa della filiazione naturale, collegandosi allo "status" genitoriale, sorge con decorrenza dalla nascita del figlio, con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26575 del 17 dicembre 2007
«La sentenza di accertamento della filiazione naturale dichiara ed attribuisce uno status che conferisce al figlio naturale i diritti che competono al figlio legittimo con efficacia retroattiva, sin dal momento della nascita, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15756 del 11 luglio 2006
«La sentenza dichiarativa della filiazione naturale produce gli effetti del riconoscimento, ai sensi dell'art. 277 c.c., e, quindi, a norma dell'art. 261 c.c., implica per il genitore tutti i doveri propri della procreazione legittima, incluso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2328 del 2 febbraio 2006
«L'obbligo dei genitori di mantenere i figli (artt. 147 e 148 c.c.) sussiste per il solo fatto di averli generati e prescinde da qualsivoglia domanda, sicché nell'ipotesi in cui al momento della nascita il figlio sia riconosciuto da uno solo dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2196 del 14 febbraio 2003
«La sentenza di accertamento della filiazione naturale, in quanto ha natura dichiarativa dello stato biologico di procreazione, fa sorgere a carico del genitore tutti i doveri di cui all'art. 147 c.c. propri della procreazione legittima, compreso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5619 del 26 giugno 1987
«La sentenza dichiarativa della filiazione naturale produce, ai sensi dell'art. 277 c.c., gli stessi effetti del riconoscimento, per cui pone a carico del genitore, fin dalla nascita del figlio, tutti i doveri inerenti al rapporto di filiazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7698 del 21 agosto 1996
«Ai fini dell'annullabilità del contratto stipulato dal rappresentante in conflitto di interessi con il rappresentato, il giudice di merito può argomentare l'esistenza di un tale conflitto e la sua conoscenza o conoscibilità da parte del terzo da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9386 del 4 settembre 1999
«Il coniuge che abbia integralmente adempiuto l'obbligo di mantenimento dei figli, pure per la quota facente carico all'altro coniuge, è legittimato ad agire iure proprio nei confronti di quest'ultimo per il rimborso di detta quota, anche per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18863 del 15 settembre 2011
«In tema di assegnazione della casa familiare, l'art.155 quater c.c., applicabile anche ai procedimenti relativi ai figli di genitori non coniugati, tutela l'interesse prioritario della prole a permanere nell'"habitat" domestico, postulando, oltre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11727 del 1 agosto 2003
«Nelle controversie concernenti la dichiarazione giudiziale della paternità o maternità naturale, i soggetti attivamente e passivamente legittimati non possono conferire ad altri il potere di stare in giudizio in loro nome e conto, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9308 del 10 settembre 1990
«Qualora il figlio naturale non riconoscibile secondo la normativa anteriore alla riforma del diritto di famiglia, abbia visto respingere la domanda rivolta al conseguimento dell'assegno di cui agli artt. 580 e 594 (vecchio testo) c.c., il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15568 del 14 luglio 2011
«Nel giudizio diretto ad ottenere una sentenza dichiarativa della paternità naturale, le indagini ematologiche e genetiche sul DNA possono fornire elementi di valutazione non solo per escludere, ma anche per affermare il rapporto biologico di...»