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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1964 del 20 marzo 1986
«La revoca espressa del testamento consiste in una dichiarazione di volontà unilaterale e non recettizia, diretta a togliere in tutto o in parte efficacia giuridica a precedenti disposizioni testamentarie dello stesso revocante, e può essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17710 del 2 settembre 2005
«Un atteggiamento unilaterale, sordo alle valutazioni ed alle richieste dell'altro coniuge, a tratti violento ed eccessivamente rigido, può tradursi, oltre che in una violazione degli obblighi del genitore nei confronti dei figli, anche nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2455 del 26 febbraio 1993
«Il retratto agrario previsto dall'art. 8 L. 26 maggio 1965 n. 590 costituisce esercizio del diritto potestativo di subentrare nella qualità di acquirente del fondo con effetti ex tunc, mediante una dichiarazione unilaterale ricettizia rivolta al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2410 del 7 marzo 1991
«La quietanza costituisce atto unilaterale ricettizio che contiene esclusivamente il riconoscimento di avere riscosso quanto è stato pagato dal debitore. Essa, quindi, non esclude, in mancanza di una volontà transattiva o di rinunzia dalla stessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2021 del 22 febbraio 1995
«Nell'ambito dei modi di estinzione delle obbligazioni diversi dall'adempimento, mentre l'accordo remissorio, diretto ad estinguere il debito verso il pagamento, da parte del debitore, di una quota di esso, costituendo un tipico negozio a struttura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3559 del 18 ottobre 1976
«La tipica remissione del debito, di cui all'art. 1236 c.c., è un negozio unilaterale recettizio, il cui effetto si verifica in conseguenza della sola comunicazione al debitore; l'accettazione del debitore ha, nella fattispecie, il semplice effetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1322 del 23 aprile 1969
«L'accordo remissorio diretto ad estinguere il debito verso pagamento da parte del debitore di una quota di esso si perfeziona col consenso manifestato dalle parti (laddove la dichiarazione unilaterale di remissione si presume accettata soltanto se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6387 del 17 maggio 2000
«Infatti, l'incarico delegatorio, come accordo tra delegante e delegato, non postula il consenso del delegatario; all'atto di assegnazione, come accordo tra delegante e delegatario, ben può rimanere estraneo il delegato; infine, la promessa del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5548 del 19 marzo 2004
«Il recesso del socio da una società è un negozio unilaterale recettizio, destinato a perfezionarsi e a produrre i propri effetti sin dal momento in cui la dichiarazione che lo esprime sia pervenuta nella sfera di conoscenza della società...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3252 del 28 maggio 1984
«...di aspetti specifici dell'operazione di mutuo, od anche da dichiarazione unilaterale del debitore, purché non meramente ricognitiva (nella specie: atto di costituzione di ipoteca a garanzia delle cambiali rilasciate dal mutuatario).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9651 del 20 maggio 2004
«Il negozio giuridico, inteso come dichiarazione di volontà diretta a realizzare effetti giuridici, può spiegare i suoi effetti anche per il passato, assumendo la natura di negozio di accertamento, che può avere anche struttura unilaterale, venendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15678 del 11 luglio 2006
«Alla stregua dell'art. 1334 c.c. — secondo cui gli atti unilaterali producono effetto dal momento in cui pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati — la dichiarazione di volontà, espressa con l'atto unilaterale di recesso, si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2612 del 22 febbraio 2001
«La trasmissione e consegna al destinatario di un atto unilaterale recettizio (quale, nella specie, una dichiarazione di volersi valere di un diritto di opzione) possono essere dimostrate anche mediante elementi presuntivi e ciò non osta a che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8399 del 23 settembre 1996
«L’elezione di domicilio fatta dalla parte in sede di stipula del contratto (nella specie: locazione) deve ritenersi a carattere non esclusivo, in difetto di chiara ed espressa volontà contraria e, come tale, non ostativa a che l’atto unilaterale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 249 del 13 gennaio 1997
«La ratifica del dominus, prevista dall'art. 1399 primo comma c.c., è una dichiarazione di volontà unilaterale, che deve osservare la forma prescritta per il contratto concluso dal falsus procurator, ed ha carattere recettizio; perciò, per produrre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8983 del 5 giugno 2003
«...sottoscritta, realizza un equivalente della sottoscrizione essendo un atto unilaterale recettizio con effetti anche sostanziali, non opera allorché il soggetto di cui manchi la sottoscrizione non sia indicato nel negozio fra le parti contraenti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 100 del 9 gennaio 1991
«Il patto che concerne l'adozione di una determinata forma per la futura conclusione di un contratto (o anche per porre validamente in essere un negozio unilaterale) non può estendersi in via analogica ad altre convenzioni non specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2130 del 27 maggio 1975
«Ai fini dell'interpretazione di una dichiarazione unilaterale di volontà oscura ed ambigua, rispetto alla quale sia dubbio se la parte abbia inteso porre in essere una rinunzia abdicativa ovvero una mera proposta contrattuale, il principio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 26 luglio 2005
«In base ad una lettura conforme a buona fede deve ritenersi che, in un contratto di durata, in presenza di una pattuizione che riconosca ad una parte, in difetto di una unilaterale manifestazione di una volontà di disdetta dell'altra da compiersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3027 del 15 maggio 1982
«...stesso per effetto della dichiarazione unilaterale recettizia del recedente ed il solo obbligo del medesimo di soggiacere alla perdita della caparra data o di restituire il doppio di quella ricevuta, senza che l'altra parte possa pretendere altro.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22234 del 21 ottobre 2009
«Il conferimento del potere di rappresentanza, sia nella forma esplicita della procura, sia come facoltizzazione implicita in un altro negozio, consiste sempre in una dichiarazione unilaterale ricettizia indirizzata alla controparte, o comunque...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27399 del 28 dicembre 2009
«La ratifica è una dichiarazione di volontà unilaterale, che deve rispettare la forma prescritta per il contratto concluso dal "falsus procurator", ed ha carattere ricettizio, richiedendo, per produrre effetto, la notifica o la comunicazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4237 del 7 maggio 1987
«La ratifica da parte dell'interessato a norma dell'art. 1399 c.c. degli atti compiuti dal falsus procurator è un atto unilaterale ricettizio e come tale consegue gli effetti che le sono propri quando l'atto stesso è portato a conoscenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15699 del 11 luglio 2006
«Tuttavia, sia nel caso in cui la ratifica riguardi una dichiarazione negoziale unilaterale (recettizia o meno che sia), sia — ed a maggior ragione — nel caso in cui riguardi un negozio bilaterale (ad esempio un contratto), è necessario, ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 351 del 14 gennaio 1999
«In tema di prova della simulazione, la controdichiarazione sottoscritta dai soli venditori (e destinata a documentare la simulazione del prezzo dichiarato rispetto a quello realmente versato) non può legittimamente considerarsi «dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4071 del 18 giugno 1986
«Al fine della prova della simulazione assoluta l'atto scritto è richiesto solo ad probationem per superare il divieto della prova orale contraria al contenuto del documento, e, pertanto, tale atto può essere costituito anche da una dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3456 del 28 dicembre 1973
«La dichiarazione unilaterale della parte che, avendo assolto i propri obblighi, afferma di considerare risolto il contratto per inadempienza dell'altra parte, non toglie che questa sia tuttora tenuta ad eseguire la propria obbligazione, fino a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5017 del 29 maggio 1990
«La risoluzione del contratto in difetto di una clausola risolutiva espressa, della quale la parte dichiari di avvalersi, può essere ottenuta, a norma dell'art. 1454 c.c. soltanto mediante intimazione ad adempiere in un congruo termine indicato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 353 del 13 febbraio 1970
«Nella vendita con riserva di gradimento, che costituisce una forma di opzione, si ha una promessa unilaterale vincolante per il solo venditore. Il contratto si perfeziona ex nunc, con l'accettazione da parte del compratore, espressa con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 169 del 10 gennaio 1996
«Il principio che, salva inequivoca volontà contraria del committente, ricollega alla ricezione, senza riserve, della consegna dell'opera eseguita dall'appaltatore la presunzione di tacita accettazione, la quale, implicando rinuncia del committente...»