-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4776 del 23 aprile 1993
«La privazione della disponibilità dei beni disposta dall'art. 42 R.D. 16 marzo 1942, n. 287, importando solo il venir meno del potere di disporre ed amministrare del fallito, che passa al curatore del fallimento, non comporta alcuno spossessamento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1347 del 17 marzo 1978
«I criteri dettati dall'art. 1193 c.c., per l'imputazione del pagamento eseguito da chi ha più debiti della medesima specie verso la stessa persona, trovano applicazione anche con riguardo ai pagamenti effettuati dal debitore prima della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17162 del 3 dicembre 2002
«In materia fallimentare, proposta domanda di concordato preventivo è vietata la cessione dei crediti se stipulata per estinguere debiti anteriori (potendo in caso di violazione di tale divieto farsi luogo a dichiarazione di fallimento ai sensi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26664 del 18 dicembre 2007
«In tema di cessione di credito futuro derivante da contratto di appalto non ancora eseguito, perfezionata prima della data della dichiarazione di fallimento, il debitore ceduto non è legittimato a far valere le ragioni del fallimento, mentre...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6969 del 25 luglio 1997
«La dichiarazione di fallimento del debitore ceduto, al quale sia stata anteriormente notificata l'intervenuta cessione di credito di data certa, non incide sulla suddetta cessione, essendosi questa già perfezionata per effetto del consenso...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7018 del 6 luglio 1999
«In tema di cessione del credito, non integra gli estremi della violazione dell'obbligo di diligenza cui all'art. 1267, secondo comma, c.c. (diligenza del cessionario nell'iniziare o proseguire le istanze contro il debitore ceduto) la mancata...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4244 del 21 giugno 1988
«Tale effetto permanente che impedisce, nelle more processuali, l'inizio di un nuovo periodo di prescrizione, non trova deroga nell'ipotesi di interruzione del processo (nella specie, per la sopravvenuta dichiarazione di fallimento del debitore),...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12396 del 9 dicembre 1998
«L'istanza di risoluzione di un contratto di compravendita per inadempimento dell'acquirente non trova ostacolo nella sopravvenienza del fallimento del convenuto qualora essa risulti «quesita», prima della sentenza dichiarativa del fallimento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 376 del 17 gennaio 1998
«Non è idonea a costituire eccezione a tale principio la domanda di risoluzione contrattuale fondata su di una clausola risolutiva espressa riferita ad un inadempimento verificatosi in epoca anteriore alla dichiarazione di fallimento, se la domanda...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7865 del 22 agosto 1997
«La simulazione relativa della vendita (dissimulante un diverso contratto) a norma dell'art. 1416, primo comma c.c. non è opponibile al curatore del fallimento, la cui situazione legittimante si identifica con quella dei creditori del titolare...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1232 del 23 gennaio 2004
«L'applicabilità di detto art. 1461 c.c., come delle altre disposizioni dettate a presidio del nesso di sinallagmaticità nella fase di esecuzione dei contratti a prestazioni corrispettive, comporta che il pagamento del debito liquido ed esigibile,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11350 del 11 novembre 1998
«L'art. 67 l. fall., nel prevedere l'esperibilità dell'azione revocatoria per i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento, presuppone che il creditore soddisfatto abbia avuto la possibilità,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1999 del 24 febbraio 1998
«Il patto di riservato dominio che sia munito di data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del compratore è opponibile alla massa fallimentare anche se stipulato successivamente alla vendita del bene mobile, salva l'inefficacia del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5324 del 13 maggio 1991
«Pertanto, il patto di riservato dominio che sia munito di data certa anteriore alla dichiarazione di fallimento del compratore è opponibile alla massa fallimentare anche se stipulato successivamente alla vendita del bene mobile, salva...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4100 del 13 dicembre 1975
«Nell'ipotesi di contratti di compravendita con riserva di proprietà (nella specie stipulati o riprodotti con moduli a stampa) e di successivo fallimento del compratore, la registrazione della scrittura di vendita in data posteriore a quella della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2040 del 22 giugno 1972
«Ad esigenza analoga il legislatore si è informato, ferma rimanendo la disponibilità degli altri mezzi di tutela offerti dalla speciale disciplina concorsuale, nell'art. 45 della legge fallimentare, richiedendo l'esistenza, prima della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5494 del 12 aprile 2001
«Avuto riguardo al contratto atipico improntato alla specie do ut facias (cessione di terreno in cambio della costruzione di un edificio con coevo affidamento all'altro contraente dell'appalto per la costruzione delle unità abitative) qualora,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 836 del 24 gennaio 1995
«La sentenza dichiarativa di fallimento non solo non produce un'inesigibilità in senso tecnico in quanto incide soltanto sulla fase satisfattiva ed esecutiva del credito (il che ne presuppone l'esigibilità) assoggettandola alla disciplina della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13243 del 16 giugno 2011
«In tema di mandato in rem propriam , ossia conferito anche nell'interesse del mandatario (odi terzi), il principio di cui all'art.1723, secondo comma, cod. civ. - che ne prevede la non estinzione per morte o incapacità del mandante - trova...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 407 del 20 gennaio 1988
«Con riguardo a contratto di conto corrente bancario la dichiarazione di fallimento del correntista comporta la risoluzione del contratto a norma dell'art. 78 legge fallimentare, con la conseguente estinzione degli obblighi della banca per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9758 del 29 settembre 1993
«L'apertura del concordato preventivo a carico dell'assicurato non determina lo scioglimento del contratto di assicurazione contro i danni, al pari degli altri rapporti contrattuali in vigore alla relativa data, dato che le disposizioni degli artt....»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8271 del 31 marzo 2008
«In tema di contratto di assicurazione sulla vita, alla dichiarazione di fallimento del beneficiario non consegue lo scioglimento del contratto, né il curatore — al pari di quanto previsto per le «somme dovute» di regola già impignorabili secondo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6548 del 3 dicembre 1988
«Le somme versate da una compagnia di assicurazione in forza di polizza sulla vita, al pari dei beni che siano stati con esse comprati, non si sottraggono all'acquisizione all'attivo, in caso di successivo fallimento dell'accipiens, tenuto conto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16078 del 18 agosto 2004
«Il fideiussore che ha pagato il debito dopo il fallimento del debitore principale non può concorrere, nel fallimento, per gli interessi (e la rivalutazione monetaria) maturati dopo la dichiarazione del fallimento stesso, ancorché li abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10527 del 23 ottobre 1998
«A norma dell'art. 2135 c.c., l'attività di allevamento del bestiame può considerarsi agricola e, come tale, non assoggettabile a fallimento, ancorché svolta con l'ausilio di tecniche moderne, quando si presenta in collegamento funzionale con il...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8426 del 9 aprile 2010
«In tema di dichiarazione di fallimento di una società, ai fini del rispetto del termine di un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese, previsto dall'art. 10 legge fall., l'iscrizione nel registro delle imprese del decreto con cui il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13086 del 28 maggio 2010
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, l'onere, posto a carico del creditore, di provare la sussistenza del proprio credito e la qualità di imprenditore in capo al debitore, non esclude, ai sensi dell'art. 15 del r.d. 16 marzo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7309 del 2 giugno 2000
«L'art. 2751 bis n. 2 c.c., introdotto dall'art. 2 della legge 29 luglio 1975, n. 426, in base al quale le retribuzioni del professionista e di ogni altro prestatore d'opera intellettuale, dovute per gli «ultimi due anni di prestazione», sono...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11361 del 11 ottobre 1999
«Così come la dichiarazione di fallimento di una società, se priva la stessa di ogni potere in relazione al suo patrimonio (eccezion fatta per i beni sottratti all'esecuzione concorsuale per disposizione di legge e per i beni sopravvenuti che non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6734 del 24 marzo 2011
«La dichiarazione di fallimento del socio illimitatamente responsabile di società di persone determina la sua esclusione di diritto dalla società, ai sensi dell'art. 2288 c.c. - applicabile, come nella specie, ex art. 2293 c.c. alla società in...»