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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 29 luglio 2004
«Ne consegue che è pertanto da escludersi la configurabilità e l'ammissibilità nell'ordinamento del c.d. aborto «eugenetico », prescindente dal pericolo derivante dalle malformazioni fetali alla salute della madre, atteso che l'interruzione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23730 del 7 luglio 2006
«In tema di reati societari, a seguito della sostituzione dell'art. 2630 c.c. per effetto del D.L.vo n. 61 del 2002, non costituisce illecito penale l'operazione, inquadrabile nel più ampio schema del c.d. leveraged by out con la quale, di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 993 del 31 marzo 1992
«Il reato di allontanamento illecito previsto dal secondo comma dell'art. 147 c.p.m.p. ha natura di reato permanente, la cui consumazione inizia con la mancata presentazione del militare al corpo di appartenenza. Conseguentemente la competenza per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5021 del 27 marzo 1996
«Ne consegue che, non potendo essere qualificato come inutilizzabile un mezzo di ricerca della prova, ma solo la prova stessa, la perquisizione è nulla e il sequestro eseguito all'esito di essa non è utilizzabile come prova nel processo, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1169 del 1 febbraio 1996
«Il sottoufficiale di marina applicato alla sezione di polizia giudiziaria istituita presso la pretura deve essere considerato ufficiale di polizia giudiziaria solo nei limiti del servizio affidatogli in connessione con l'attività istituzionale del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 59 del 10 gennaio 1990
«Gli enti e le associazioni sono legittimati all'azione risarcitoria, anche in sede penale mediante costituzione di parte civile, ove dal reato abbiano ricevuto un danno a un interesse proprio, sempreché l'interesse leso coincida con un diritto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2718 del 15 luglio 1996
«Presupposto del sequestro probatorio ex art. 354 c.p.p., come del sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., è la commissione di un reato, sia pure accertato in via incidentale nella sua astratta configurabilità, e non la mera intenzione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3513 del 22 maggio 1997
«In tema di garanzie di libertà del difensore, non può ritenersi che tutte le «carte» e i «documenti» che si trovino presso lo studio ovvero l'abitazione di un professionista iscritto all'albo degli avvocati siano perciò stesso da considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 14 gennaio 1994
«Il divieto di sequestrare presso i difensori «carte o documenti relativi all'oggetto della difesa, salvo che costituiscano corpo del reato», previsto dall'art. 103, secondo comma, c.p.p., non è limitato all'ipotesi in cui il sequestro è disposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 febbraio 1999
«Il difensore che assuma formalmente l'incarico a favore di un assistito, ma in realtà su impulso e mandato sostanziale di altri soggetti, che provvedono materialmente al compenso, al solo scopo di venire a conoscenza delle dichiarazioni del suo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38851 del 30 ottobre 2001
«In tema di sequestro probatorio, diversamente da quando sono soggette a vincolo le «cose pertinenti al reato», non è necessario, allorché il sequestro riguarda cose che assumono la qualifica di «corpo di reato», che si provveda a una specifica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 6 febbraio 1995
«Deve ritenersi suscettibile di confisca obbligatoria, ai sensi del primo comma dell'art. 301 D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 (T.U. delle disposizioni legislative in materia doganale), un'autovettura assoggettata a sequestro, che, in quanto cosa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12821 del 19 marzo 2013
«Il reato di turbata libertà degli incanti è reato di pericolo che si configura non solo nel caso di danno effettivo, ma anche nel caso di danno mediato e potenziale, non occorrendo l'effettivo conseguimento del risultato perseguito dagli autori...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23887 del 19 giugno 2007
«La nullità del provvedimento di distruzione del corpo del reato non si comunica agli atti anteriori e, segnatamente, al verbale di sequestro dello stesso corpo del reato, che fa parte del fascicolo del dibattimento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1276 del 14 gennaio 2003
«Ne consegue che, non potendo essere qualificato come inutilizzabile un mezzo di ricerca della prova, ma solo la prova stessa, la perquisizione è nulla e il sequestro eseguito all'esito di essa non è utilizzabile come prova nel processo, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11564 del 4 dicembre 1992
«Ai fini dell'accertamento della esatta natura di una sostanza ritenuta stupefacente, non è necessario l'espletamento della perizia: la necessità non deriva né dalla legge né dalla esperienza, ben potendosi pervenire a tale accertamento, anche, per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6887 del 1 giugno 1999
«Ne consegue che è corretto l'inserimento di tale documento nel fascicolo attesoché il principio di separazione delle fasi non si applica alle cose che, pur avendo funzione probatoria, siano precostituite rispetto all'inizio del procedimento o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3259 del 16 marzo 1998
«Il certificato medico attestante le tracce di un reato riscontrate sul corpo della persona offesa (nella specie trattavasi di tracce riconducibili a violenza sessuale su minore), è legittimamente utilizzabile quale prova documentale ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11 del 8 gennaio 1997
«Nel procedimento volto ad accertare il reato di favoreggiamento commesso mediante dichiarazioni fuorvianti rese alla polizia giudiziaria, il verbale in cui queste sono state raccolte ai sensi degli artt. 351 e 357 c.p.p. assume rilievo non già...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1934 del 14 settembre 1998
«È legittimo il sequestro di cose ritenute corpo di reato o pertinenti al reato effettuato dalla polizia giudiziaria all'esito del decreto del P.M. di perquisizione e sequestro anche se la cosa sequestrata non sia stata descritta nel provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1686 del 8 giugno 1993
«La perquisizione, che è mezzo di ricerca della prova, presuppone l'esistenza di un fondato motivo che consente di ritenere che il corpo del reato o cose pertinenti al reato si trovino sulla persona o in un determinato luogo. La legittimazione a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1953 del 30 aprile 1997
«Ai fini della legittimità del sequestro di cose ritenute corpo di reato o pertinenti al reato, effettuato dalla polizia giudiziaria all'esito di perquisizione disposta dal P.M., non è richiesto che le cose anzidette siano preventivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1200 del 7 aprile 1994
«In tema di sequestro probatorio, le censure di merito riguardanti l'effettiva — o ritenuta — natura delle cose sottoposte a sequestro (nella specie l'interessato contestava che dette cose rivestissero la qualità di «corpo di reato») devono essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1036 del 5 febbraio 1993
«Al danno patrimoniale previsto dall'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. deve assegnarsi valore oggettivo intrinseco, e, pertanto, se esso è collegato al reato di ricettazione di moduli di assegni in bianco e di stampati di carte di identità,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1786 del 11 giugno 1998
«In tema di motivazione del decreto di sequestro probatorio, anche in relazione alle cose che costituiscono corpo del reato occorre indicare la ragione della necessità del sequestro in funzione dell'«accertamento dei fatti», come si ricava, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5061 del 18 dicembre 1997
«L'atto viziato da falsità ideologica costituisce corpo di reato, e, quando sia stato sottoposto a sequestro probatorio, può essere restituito, quando non sia più necessario a tali fini, anche prima della sentenza. Occorre però che chi chiede la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 105 del 25 febbraio 1995
«Gli attrezzi rinvenuti in un cantiere edile, ai fini della configurabilità del reato di costruzione abusiva, potrebbero non qualificarsi come corpo di reato, potendo essere utilizzati in altri luoghi e in altri modi ed essere occasione di lavoro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3118 del 13 ottobre 1995
«In tema di restituzione del corpo del reato, l'insorgere della controversia sulla proprietà delle cose sequestrate, delle quali è stata ordinata la restituzione, di per sé non fa venir meno del tutto la competenza del giudice penale. Il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 203 del 20 aprile 1994
«Qualora insorga controversia sulla proprietà della cosa confiscata, il giudice dell'esecuzione deve procedere ai sensi degli artt. 676 e 263, comma 3, c.p.p., rimettendo la risoluzione della questione al giudice civile del luogo competente in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10166 del 14 marzo 2011
«In tema di limiti di utilizzazione di intercettazioni telefoniche in altri procedimenti, qualora le registrazioni non rappresentino una conversazione su circostanze relative al fatto reato per cui siano state disposte, ma una comunicazione che...»