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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 454 del 14 febbraio 1973
«Ciascuno dei contratti menzionati nell'art. 477, se in rapporto alla efficacia traslativa dei diritti di successione viene in rilievo in quanto atto negoziale, considerato invece per il valore sintomatico (qual è presunto iuris et de iure) che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3013 del 10 febbraio 2006
«Poiché la collazione ha la funzione di assicurare nella divisione della massa attiva del patrimonio del de cuius l'osservanza delle quote spettanti agli eredi — estendendo l'art. 737 c.c. ai figli, ai loro discendenti e al coniuge l'obbligo del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19527 del 7 ottobre 2005
«In tema di azione di riduzione delle donazioni e dei legati, qualora il testatore abbia disposto a titolo universale dell'intero asse ereditario, la condizione dell'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario è esclusa nell'ipotesi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6979 del 26 novembre 1986
«In materia successoria, ai fini della determinazione della porzione disponibile, i beni vengono in rilievo non per il valore della loro nuda proprietà bensì nel loro effettivo valore secondo le regole della collazione, poiché l'art. 556 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4414 del 4 maggio 1999
«In tema di successione legittima non è necessario altro titolo, per la vocazione ereditaria, che la qualità di erede legittimo da provarsi in forma documentale mediante gli atti dello stato civile, mentre l'accettazione anche tacita dell'eredità -...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2632 del 26 aprile 1984
«In tale dichiarazione il giudice del merito, sulla base del rilievo che intenzione del testatore era quella di attribuire al terzo la proprietà anche di tali mobili, aveva ravvisato l'istituzione di un legato, attesa la consapevolezza del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15130 del 18 luglio 2005
«In tema di interpretazione del testamento, al fine di stabilire se sia stata prevista l'attribuzione separata e simultanea a soggetti diversi della nuda proprietà e dell'usufrutto dei beni ereditari ovvero se sia configurabile la sostituzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14548 del 30 luglio 2004
«Nell'interpretazione di una scheda testamentaria, da condurre essenzialmente sulla base del dato testuale, possono legittimamente assumere rilievo anche elementi estrinseci (purché riferibili al testatore), quali, ad esempio, il grado di cultura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26406 del 3 novembre 2008
«Il testamento olografo alterato da terzi può conservare il suo valore quando l'alterazione non sia tale da impedire l'individuazione della originaria, genuina volontà che il testatore ha inteso manifestare nella relativa scheda; ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2088 del 20 febbraio 1993
«Al fine di stabilire se il testatore, attribuendo ad un soggetto l'usufrutto sui beni costituenti la massa ereditaria e ad un altro soggetto la nuda proprietà degli stessi beni, abbia inteso nominare erede universale il beneficiario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4930 del 27 aprile 1993
«L'investitura dell'ufficio di esecutore testamentario è geneticamente collegata ad una fattispecie complessa a formazione progressiva, rivestita da forme richieste ad substantiam, sia per la nomina che per l'accettazione: e ciò in armonia con il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2806 del 21 marzo 1987
«In tema di scioglimento delle comunioni e formazione delle porzioni dei condividenti con riguardo all'indivisibilità di un fondo (ai fini della sua attribuzione unitaria o della vendita ex art. 720 c.c.) non assumono rilievo le esigenze della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9744 del 23 aprile 2010
«Il diritto potestativo di riscatto nei confronti dell'acquirente di quota ereditaria, previsto dall'art. 732 cod. civ a favore dei coeredi, viene ad esistenza solo con la manifestazione di volontà che può essere espressa pure con l'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1852 del 30 gennaio 2006
«I diritti di prelazione e di riscatto previsti dall'art. 732 c.c. in favore del coerede postulano un'adeguata valutazione degli elementi concreti della fattispecie, quali la volontà delle parti, lo scopo perseguito, la consistenza del patrimonio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4703 del 14 aprile 1999
«Ed invero, la parte della sentenza con la quale viene affermata la responsabilità dell'imputato e quella con la quale viene determinata la pena, costituendo la prima presupposto logico-giuridico della seconda, costituiscono entrambe “disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12477 del 7 luglio 2004
«Il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest'ultimo, ancorché allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato espletato attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un'adeguata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6994 del 26 maggio 2000
«Per aversi donazione non basta l'elemento soggettivo o spirito di liberalità, consistente nella consapevolezza di attribuire ad altri un vantaggio patrimoniale senza esservi in alcun modo costretti, ma occorre anche l'elemento oggettivo costituito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1090 del 18 gennaio 2007
«In tema di revocazione per ingratitudine della donazione, il termine previsto a pena di decadenza dall'art. 802 c.c. decorre dal momento in cui il donante abbia acquisito la piena e sicura consapevolezza del compimento da parte del donatario di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11688 del 18 settembre 2001
«Poiché la capacità giuridica si acquista al momento della nascita e si estingue con la morte della persona fisica (art. 1 c.c.), deve ritenersi affetta da giuridica inesistenza, denunciabile in ogni tempo e sede, la sentenza pronunciata nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1806 del 27 febbraio 1997
«L'atto di dotazione, correlato al negozio istitutivo di una fondazione contenuto, a norma dell'art. 14, secondo comma, c.c., in un testamento, può consistere non solo nell'attribuzione alla istituenda fondazione di un legato, ma anche in lascito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6032 del 23 giugno 1994
«Le associazioni ed i comitati privi di riconoscimento, pur non essendo persone giuridiche, sono figure soggettive alle quali può essere attribuita la titolarità diretta dei rapporti a contenuto patrimoniale relativi sia a beni mobili che immobili,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1253 del 21 gennaio 2005
«L'obbligo dell'INAIL di pagamento della rendita vitalizia non rimane sospeso in caso di scomparsa del beneficiario atteso che la dichiarazione di scomparsa, ai sensi degli artt. 48 e ss. c.c., determina solo la quiescenza dei rapporti giuridici...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23073 del 16 novembre 2005
«In tema di nullità del matrimonio, allorché la causa giuridica (formale) della nullità risieda nell'errore (essenziale) su qualità personali dell'altro coniuge, ex art. 122, secondo e terzo comma, c.c., ovvero su altro tipo di qualità cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26 del 3 gennaio 1991
«Ai fini dell'addebitabilità della separazione, assume rilievo il comportamento complessivo dei coniugi anche successivo alla introduzione del giudizio di separazione, in quanto durante tale giudizio permane a carico dei medesimi il dovere del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4203 del 24 febbraio 2006
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, secondo il precetto di cui all'art. 147 c.c., impone ai genitori, anche in caso di separazione, di far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, certamente non riconducibili al solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6074 del 26 marzo 2004
«Nè assume rilievo il fatto che il coniuge affidatario utilizzi a tal fine un appartamento di proprietà del proprio fratello, non potendo il coniuge tenuto a versare l'assegno di mantenimento giovarsi di eventuali condizioni di favore esistenti fra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10268 del 21 novembre 1996
«In sede di separazione giudiziale, il giudice deve stabilire la misura e le modalità con cui il coniuge non affidatario deve contribuire al mantenimento, istruzione ed educazione dei figli, avendo come esclusivo riferimento la realizzazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7644 del 13 luglio 1995
«Ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento a favore del figlio minore le buone risorse economiche dell'obbligato hanno rilievo non soltanto nel rapporto proporzionale col contributo dovuto dall'altro genitore, ma anche in funzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12136 del 28 settembre 2001
«L'art. 6, undicesimo comma, della legge n. 898 del 1970 (come sostituito dall'art. 11 della legge n. 74 del 1987) - il quale prevede che il giudice dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio, nel fissare la misura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26259 del 2 dicembre 2005
«Né assume rilievo il sopravvenire di circostanze ulteriori (come, ad esempio, la negatività dell'andamento dell'attività commerciale dal medesimo espletata), le quali, se pur determinano l'effetto di renderlo privo di sostentamento economico, non...»