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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23683 del 15 settembre 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, la violazione delle procedure di vendita (nella specie apertura delle buste nella vendita senza incanto fuori e prima dell'udienza), non costituisce un vizio che determina una nullità insanabile, rilevabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12004 del 13 luglio 2012
«In tema di liquidazione fallimentare, il termine per il versamento del prezzo, di cui agli artt. 576 n. 7 e 585, primo comma, cod. proc. civ., si inserisce nel procedimento di vendita coattiva e deve considerarsi di natura processuale, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 262 del 12 gennaio 2010
«Nell'ambito dell'espropriazione immobiliare, il termine che il giudice dell'esecuzione fissa nell'ordinanza di vendita con incanto, ai sensi dell'art. 576, primo comma, n. 5 c.p.c. (nel testo "ratione temporis" vigente, anteriore alle modifiche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12653 del 11 dicembre 1995
«Nell'espropriazione forzata immobiliare, la nullità derivante dalla omessa pubblicità straordinaria disposta dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 490 c.p.c. con l'ordinanza che dispone l'incanto, idonea a riverberarsi, con effetti anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 9 giugno 1994
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, il mandatario con procura speciale per la partecipazione all'incanto può compiere tutto il necessario per la realizzazione dell'incarico e può, quindi, anche opporsi alla richiesta di aumento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6297 del 3 dicembre 1984
«Nell'espropriazione forzata, il termine che a norma dell'art. 576 n. 4 c.p.c., deve decorrere tra il compimento delle forme di pubblicità e l'incanto ha carattere ordinatorio, con la conseguenza che la sua inosservanza non influisce sulla validità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 713 del 16 gennaio 2006
«In tema di espropriazione immobiliare, nel regime antecedente alla legge 14 maggio 2005, n. 80, colui che chieda di prendere parte all'incanto e presti la cauzione, senza poi parteciparvi, ha diritto, se l'incanto vada deserto, alla integrale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8181 del 28 luglio 1999
«In tema di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, la formulazione di offerte con aumento di sesto successivamente all'incanto rappresenta non già il proseguimento di questo, ma una nuova fase del procedimento di vendita, con necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12400 del 29 novembre 1995
«Anche nell'ipotesi in cui non siano dichiarati espressamente perentori dalla legge, i termini processuali devono sottostare alla regola della prorogabilità dei medesimi, ad opera del giudice, solo prima della loro scadenza. Non può, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3265 del 11 maggio 1983
«Il termine di dieci giorni previsto dall'art. 584 c.p.c. per le offerte in aumento del prezzo di vendita del bene pignorato trova la sua ratio nell'esigenza di limitare lo stato di incertezza dell'aggiudicato provvisorio e, nel contempo, di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7233 del 29 marzo 2006
«In tema di espropriazione immobiliare, l'offerta di aumento di sesto ex art. 584 c.p.c. (nel testo in vigore antecedentemente alle modifiche ad esso apportate dal D.L. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17861 del 31 agosto 2011
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111, comma settimo, Cost., avverso il provvedimento con cui il giudice, nell'espropriazione forzata immobiliare, dopo che sia stata disposta la vendita con incanto e sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1416 del 23 marzo 1978
«Quando sia andato deserto l'incanto, il giudice dell'esecuzione, avendo il potere-dovere di scegliere i provvedimenti più adeguati per la tutela degli interessi del creditore procedente e dei creditori intervenuti, può legittimamente revocare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5327 del 4 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, con riguardo alla vendita all'incanto l'art. 590 c.p.c. stabilisce che, decorsi dieci giorni dal primo incanto andato deserto, il giudice dell'esecuzione dispone l'audizione delle parti e dei creditori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5824 del 24 maggio 1993
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione, a norma degli artt. 560 primo comma e 593 c.p.c., ordina al custode di beni immobili pignorati di rendere il conto entro un termine appositamente fissato, non è suscettibile di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12315 del 4 dicembre 1998
«La notificazione dell'atto di pignoramento, se compiuta in luogo diverso dalla residenza del debitore, non è inesistente, ma nulla, e come tale deve essere fatta valere nel termine di cinque giorni dalla conoscenza dell'atto: conoscenza che, nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 44 del 8 gennaio 1968
«Il termine per promuovere il giudizio di divisione nel corso del processo di espropriazione di beni indivisi, da chiunque sia stata proposta la relativa istanza, è un termine concesso a tutte le parti che hanno la possibilità di instaurarlo: al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10310 del 5 maggio 2009
«L'esecuzione per rilascio di immobile (fondata, nella specie, su ordinanza di convalida di licenza per finita locazione) si esaurisce con la immissione della parte procedente nel possesso dello stesso, secondo le modalità indicate nel secondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6449 del 15 luglio 1997
«Poiché la parte che è tenuta a rilasciare l'immobile non ha alcun diritto di interloquire sulla fissazione, da parte dell'ufficiale giudiziario, del giorno di inizio dell'esecuzione, questi può validamente anticiparlo rispetto ad un precedente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7288 del 3 luglio 1991
«L'esecuzione per consegna o rilascio ha inizio soltanto con l'accesso dell'ufficiale giudiziario sul luogo dove debbono compiersi gli atti esecutivi, e non con la notificazione del preavviso di rilascio, che deve considerarsi solo un atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7360 del 26 marzo 2009
«L'opposizione proposta dalla P.A. avverso il precetto intimato prima del decorso del termine, previsto dall'art. 14 d.l. 31 dicembre 1996 n. 669 (convertito in legge 28 febbraio 1997 n. 30), così come modificato dall'art. 147 della legge n. 388...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5077 del 5 aprile 2001
«La denuncia dell'esistenza di un limite legale all'esercizio del diritto del creditore procedente di far espropriare i beni del debitore (nella specie, vincolo ex legge n. 230 del 1950) si configura come opposizione all'esecuzione, disciplinata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 30 maggio 1995
«Il provvedimento risolutivo dell'opposizione agli atti esecutivi, ancorché adottato in forma di ordinanza invece che con quella della sentenza, come previsto dall'art. 618 comma secondo, c.p.c., qualora sia stato emesso nel contraddittorio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1152 del 19 gennaio 2011
«A norma dell'art. 616 c.p.c. - nel testo sostituito dall'art. 14 della legge 24 febbraio 2006, n. 52 e sul punto rimasto immutato dopo la modifica operata dalla legge 18 luglio 2009, n. 69 -, l'introduzione del giudizio di merito nel termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4379 del 25 marzo 2003
«L'opposizione all'esecuzione in corso si propone (art. 615, secondo comma) con ricorso al giudice dell'esecuzione (qualora non sia proposta oralmente in una udienza del processo esecutivo) e va, in tal caso, notificata al creditore procedente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 475 del 13 gennaio 2009
«L'impugnazione di un provvedimento giurisdizionale deve essere proposta nelle forme ed entro i termini previsti dalla legge rispetto alla domanda così come qualificata dal giudice, anche nell'ipotesi in cui l'impugnante intenda allegare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2021 del 19 febbraio 1993
«In tema di esecuzione di obblighi di fare o non fare, e per il caso in cui il creditore, insorgendo contro l'ordinanza del pretore determinativa delle modalità di tale esecuzione, chieda al medesimo pretore la revoca di detta ordinanza, domandando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19605 del 16 settembre 2010
«Il provvedimento giudiziale assunto, in forma d'ordinanza ai sensi dell'art. 612 c.p.c.. al fine di determinare le modalità di esecuzione degli obblighi di fare, nel sistema delle opposizioni esecutive introdotto dalla legge 50 del 2006 ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4957 del 2 marzo 2007
«In tema di opposizione agli atti esecutivi, ove il giudice dell'esecuzione abbia fissato l'udienza di comparizione delle parti ai sensi dell'art. 618 c.p.c., la notificazione del ricorso e del relativo decreto avvenuta dopo la scadenza del termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8451 del 2 agosto 1995
«Qualora il ricorso in opposizione agli atti esecutivi con il pedissequo decreto che fissa l'udienza di comparizione non sia stato notificato nel termine perentorio fissato dal giudice ex art. 618 c.p.c. a tutti i legittimi contraddittori, il...»