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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4093 del 5 maggio 1981
«Il carattere sussidiario della figura criminosa prevista dall'art. 610 c.p. non implica che sia escluso in ogni caso il concorso della violenza privata con altri reati ma solo che il concorso non opera quando la violenza privata sia assorbita da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5657 del 6 giugno 1981
«Il delitto di danneggiamento può avere per oggetto cose mobili o immobili, anche nell'ipotesi aggravata di cui all'art. 635 comma secondo, n. 3 c.p. in riferimento all'art. 625 n. 7; tale riferimento, infatti, vuol solo significare che si tratta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 70 del 6 gennaio 1981
«Per la sussistenza del delitto di violenza privata non è necessario che la condotta dell'agente sia diretta a conseguire un fine illecito. Infatti, per tale reato il dolo consiste nella coscienza e volontà di costringere altri, mediante violenza o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9954 del 7 novembre 1981
«Il delitto di falso in autorizzazione amministrativa prescinde dall'uso del documento alterato o contraffatto, e si perfeziona non appena sia stata compiuta la falsificazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10625 del 11 novembre 1982
«Il delitto di sequestro di persona concorre con quello di violenza privata quando l'agente non solo privi il soggetto passivo della sua libertà personale, ma gli imponga di fare, tollerare od omettere qualcosa. Diversi infatti sono i beni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2516 del 8 marzo 1982
«Nel delitto di falso in scrittura privata il vantaggio o il danno perseguito dall'agente, che costituisce l'oggetto del dolo specifico, può essere di qualsiasi natura e può consistere in qualsiasi utilità patrimoniale o non patrimoniale, legittima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2964 del 18 marzo 1982
«L'aggravante delle più persone, di cui all'art. 629 ultima parte c.p., non si identifica in un qualsiasi concorso di più persone, la cui partecipazione al reato può svolgersi in tempi e luoghi diversi ed anche mediante concorso soltanto morale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5678 del 8 giugno 1982
«Ai fini della sussistenza del delitto di falso giuramento il giudice deve limitarsi ad accertare se il soggetto attivo abbia giurato il falso su uno o più punti della formula deferitagli poichè l'antigiuridicità di tale reato prescinde dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6202 del 24 giugno 1982
«Perché si configuri la minaccia che rappresenta l'elemento materiale costitutivo del delitto di cui all'art. 628 c.p., è sufficiente che il pregiudizio minacciato, con parole o con atti, in modo espresso o tacito, sia astrattamente idoneo a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8418 del 30 settembre 1982
«Nel delitto di violenza privata l'elemento della violenza è costituito dall'esplicarsi di una qualsiasi energia fisica da cui derivi una coazione personale. Non rileva, pertanto, né la qualità dei mezzi adoperati, né che essi siano diretti od...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8577 del 5 ottobre 1982
«Costituisce delitto consumato, e non semplicemente tentato, di violenza privata il fatto di impedire, nel corso di un'agitazione sindacale, ai lavoratori dissidenti l'entrata o l'uscita dai cancelli dello stabilimento, non importa se per poco...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10133 del 26 novembre 1983
«L'obiettività giuridica del delitto di violenza privata consiste nella tutela della libertà psichica e morale contro le costrizioni a fare, tollerare od omettere qualche cosa.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10978 del 17 dicembre 1983
«Nel delitto di furto il dolo specifico, che si identifica nel fine di trarre profitto dall'impossessamento della cosa rubata, non è necessariamente rivolto alla realizzazione di un vantaggio economico, ben potendo dirigersi soltanto ad una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2554 del 23 aprile 1983
«Per escludere la sussistenza del delitto di danneggiamento non basta che il danno cagionato sia di modesta entità, ma è necessario che esso sia talmente esiguo da non poter integrare una modificazione strutturale o funzionale della cosa, ovvero un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2827 del 2 aprile 1983
«Ai fini del delitto di violenza privata non occorre che la violenza sia usata direttamente sulla persona dell'offeso, ma può essere rivolta anche contro una terza persona o cadere sulle cose, quando sia idonea, seppure per via indiretta, a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3888 del 28 aprile 1983
«Per la sussistenza del delitto di omicidio preterintenzionale non è necessario che la serie causale che ha provocato la morte rappresenti lo sviluppo dello stesso evento di percosse o di lesioni volute dal colpevole, ma è sufficiente che esista un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 2 maggio 1983
«Il delitto di cui all'art. 371 c.p. si realizza integralmente nel momento in cui il soggetto ha giurato il falso, a nulla rilevando i vizi inerenti al contenuto privatistico del processo civile. Cosicché, se il giuramento è stato prestato ed è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4116 del 2 maggio 1983
«Il delitto di falso in scrittura privata, previsto dall'art. 485 c.p., richiede per la sua consumazione non soltanto l'attività di formazione di una falsa scrittura o di alterazione di una scrittura vera, ma anche il successivo uso della scrittura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4133 del 2 maggio 1983
«Il delitto di sequestro di persona è punibile a titolo di dolo, il quale, pur essendo generico, richiede pur sempre la coscienza e volontà di privare illegittimamente taluno della libertà personale; se la privazione dell'altrui libertà personale è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6573 del 14 luglio 1983
«La privazione della libertà personale della vittima, attuata da rapinatori dopo l'impossessamento violento non al fine dello stesso, ma per potersi allontanare più agevolmente dal luogo del delitto, integra gli estremi di un autonomo reato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 824 del 29 gennaio 1983
«Il delitto di frode in commercio concorre con la contravvenzione alle norme sulla produzione di pasta alimentare di grano duro, poiché la norma del codice penale è posta a tutela della buona fede degli acquirenti mentre le disposizioni della L. 4...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9075 del 31 ottobre 1983
«In tema di sequestro di persona, qualora la violenza fisica esercitata dall'agente sulla persona offesa rappresenti un elemento strumentalmente diretto ad attuare il fine che egli si sia prefisso (la privazione della libertà personale della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9437 del 11 novembre 1983
«Mentre nel delitto di violenza privata la costrizione viene esercitata sulla libertà di autodeterminazione del soggetto passivo in relazione ad un singolo atto, nel delitto di sequestro di persona viene lesa la libertà di locomozione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10327 del 19 novembre 1984
«In tema di delitto tentato le circostanze relative all'entità del danno (artt. 61 n. 7 e 62 n. 4 c.p.) sono applicabili soltanto quando con prova rigorosa ed univoca si possa dimostrare che, se l'azione penalmente illecita si fosse realizzata, il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1648 del 24 febbraio 1984
«Il contenuto costitutivo del reato descritto dall'art. 437 c.p. e quello del reato di lesioni colpose sono tra loro sostanzialmente diversi e l'uno non comprende l'altro; infatti nel reato di lesioni colpose l'elemento soggettivo è costituito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1770 del 1 marzo 1984
«Nel delitto punito dall'art. 610 c.p. la costrizione mediante violenza o minaccia a fare, tollerare od omettere qualcosa deve essere ingiusta, cioè non autorizzata da alcuna norma giuridica.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3232 del 11 aprile 1984
«In tema di delitto di estorsione sussistono gli estremi dell'idoneità della minaccia tutte le volte che, nell'apprezzamento dell'intera fattispecie e con riguardo alla volontà sopraffattrice dell'agente e alle particolari condizioni della vittima...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3269 del 11 aprile 1984
«Quando l'accordo sulla compravendita degli oggetti da trafugare sia avvenuto prima della sottrazione degli stessi non sussiste il delitto di ricettazione, ma quello di furto, in quanto con l'offerta di acquistare la refurtiva, quanto meno si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3464 del 16 aprile 1984
«Il reato di violenza privata concorre con quello di lesioni personali volontarie, soltanto quando la violenza superi i limiti della costrizione necessaria a subire l'azione dell'aggressore, la quale si traduce inevitabilmente nell'impedimento dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 9 maggio 1984
«Il sequestro di persona è reato permanente a consumazione anticipata, e quindi si deve ritenere commesso non già quando è cessata la permanenza, ma quando siano stati realizzati gli elementi costitutivi del reato stesso, cioè nel momento in cui la...»