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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6313 del 8 febbraio 2008
«È illegittima, in assenza di richiesta dell'imputato, la revoca di ufficio da parte del giudice di appello del beneficio della sospensione condizionale della pena, concesso dal primo giudice in sede di condanna a pena detentiva sostituita con la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2967 del 23 ottobre 1999
«In tema di esecuzione, mentre è possibile procedere alla revoca della sospensione condizionale della pena nella ipotesi disciplinata dall'art. 168 comma 1 c.p., a seguito della decadenza, operante automaticamente, non appena la sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30885 del 12 agosto 2005
«In tema di sospensione condizionale della pena, i limiti che, cumulando la pena irrogata a quella già inflitta, non devono essere superati per la concessione del beneficio sono quelli derivanti dalla nuova formulazione dell'art. 163 c.p. —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 713 del 15 gennaio 2004
«È manifestamente infondata, in relazione all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 165 c.p. nella parte in cui non esclude che l'esercizio da parte del giudice della facoltà di subordinare il beneficio della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2684 del 3 marzo 2000
«Agli effetti di quanto previsto dall'art. 165 c.p., in tema di sospensione condizionale della pena subordinata alla eliminazione delle conseguenze del reato, rientra tra le disposizioni atte ad eliminare le conseguenze dannose del reato di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36769 del 17 settembre 2004
«Nel concedere il beneficio della sospensione condizionale della pena subordinato al versamento di una provvisionale, ben può il giudice fissare un termine per il pagamento anteriore alla data di passaggio in giudicato della sentenza, giacché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1427 del 5 maggio 1997
«Nell'ipotesi in cui il giudice con la sentenza di condanna conceda la sospensione condizionale della pena, subordinandone l'efficacia all'eliminazione delle conseguenze dannose del reato entro un preciso termine, decorrente dal passaggio in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10219 del 11 ottobre 1991
«La mancata fissazione di un termine entro il quale l'imputato, cui sia stato accordato il beneficio della sospensione condizionale della pena, deve adempiere all'obbligo di pagare la somma a titolo di provvisionale non costituisce violazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 141 del 11 gennaio 1997
«In caso di condanna per reati in materia urbanistica il giudice penale può subordinare la concessione della sospensione condizionale della pena alla demolizione del manufatto abusivo, ma deve accertare che l'imputato sia giuridicamente nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7701 del 31 maggio 1990
«Il reato di favoreggiamento può commettersi anche prima di un procedimento penale, essendo sufficiente la possibilità di investigazioni e di ricerche. (Nella specie è stato rilevato che la condotta dell'imputato era parimenti censurabile in sede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16010 del 28 aprile 2005
«In tema di falsità ideologica, l'incompetenza relativa del pubblico ufficiale — ravvisabile allorché l'atto sia compiuto da un pubblico ufficiale facente parte dell'organo cui la norma attribuisce il relativo potere, ma privo di specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15150 del 16 aprile 2007
«Integra il reato di cui all'art. 481 c.p. la falsa attestazione, da parte di un esercente la professione legale, dell'autenticità della firma figurante in calce ad un atto di conferimento di procura speciale apparentemente proveniente dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22496 del 14 giugno 2005
«Il soggetto che esercita la professione forense, indipendentemente dagli atti specifici compiuti, svolge un servizio di pubblica utilità: ne consegue che risponde del reato di falsità ideologica ai sensi dell'art. 481 c.p. l'avvocato che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38349 del 24 ottobre 2011
«Integra il reato di falsità materiale commessa dal privato (art. 482 c.p.), la condotta di colui che esponga sul parabrezza della propria autovettura una fotocopia del permesso rilasciatogli per l'accesso a zona con traffico limitato, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12640 del 20 marzo 2001
«Nel delitto di uso di atto falso, la nozione di uso comprende qualsiasi modo di avvalersi del falso documento per uno scopo conforme alla natura dell'atto; ad integrare il reato basta, pertanto, la semplice esibizione del documento falso. (In...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43341 del 29 novembre 2005
«Ai fini dell'integrazione del reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.), è necessario che l'agente non abbia concorso nella falsità o che non si tratti di concorso punibile; ne deriva che sussiste il reato in questione quando la falsificazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4743 del 8 maggio 1982
«L'art. 490 c.p. punisce chiunque distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri. La scrittura predisposta dal pubblico ufficiale, anche se da lui non sottoscritta perché la dichiarazione inserita a verbale non è stata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2088 del 18 gennaio 2010
«Non integra gli estremi dell'elemento soggettivo della fattispecie incriminatrice di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta di colui che, avendo riportato due sentenze di applicazione della pena,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12877 del 18 novembre 1986
«Ai fini dell'art. 485 c.p. la nozione di scrittura privata, non definita né dalla legge civile, né da quella penale, va desunta dalla sua funzione specifica, che è quella di fissare in un documento redatto senza l'assistenza del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39432 del 21 ottobre 2008
«Non integra il falso innocuo ma il reato di falsità in scrittura privata la condotta di colui che falsifica alcune pagine di una memoria redatta dal proprio difensore, sostituendole a quelle originali, e quindi provvedendo al deposito dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27674 del 11 dicembre 2013
«La sentenza penale, con la quale è stata dichiarata la prescrizione dei reati in materia di evasione di accisa sul consumo di gas metano per uso domestico, destinato, invece, ad autotrazione (e soggetto, quindi, ad un'aliquota di imposta più...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2328 del 23 febbraio 1998
«In tema di abuso di ufficio, a seguito della nuova formulazione dell'art. 323 c.p. ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234, occorre verificare, in base all'art. 2 c.p., riguardante la successione delle leggi penali nel tempo, se le condotte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9163 del 18 ottobre 1996
«Quando la legge punisce condotte contrarie a prescrizioni poste con atto amministrativo, che influisce su singoli casi, l'emanazione di nuovi atti, o il mutamento del loro contenuto, non costituiscono novazione legislativa rilevante ex art. 2...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22334 del 21 maggio 2003
«Quando intervenga abolitio criminis dopo una sentenza assolutoria di primo grado, con la formula “perché il fatto non sussiste”, il giudice di appello, di fronte alla non evidenza dell'innocenza dell'imputato, legittimamente pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45562 del 21 dicembre 2001
«In caso di abolitio criminis intervenuta dopo la sentenza assolutoria di primo grado o per insussistenza del fatto, il giudice di appello prima di riformare la decisione e dichiarare non doversi procedere a carico dell'imputato perché il fatto non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46653 del 25 novembre 2015
«Il diritto dell'imputato, desumibile dall'art. 2, comma quarto, cod. pen., di essere giudicato in base al trattamento più favorevole tra quelli succedutisi nel tempo, comporta per il giudice della cognizione il dovere di applicare la "lex mitior"...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25035 del 22 giugno 2011
«Il principio di retroattività della legge più favorevole non trova applicazione in riferimento alla successione di leggi amministrative che abbiamo a regolare le procedure per lo svolgimento di attività, il cui carattere criminoso dipenda...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47291 del 29 dicembre 2005
«In tema di sospensione condizionale della pena nei confronti di persona che ne abbia già usufruito, la disposizione dell'art. 165, comma secondo, c.p.p., introdotta dall'art. 2, comma primo lett. a) L. 11 giugno 2004 n. 145, può, nonostante la sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32354 del 23 luglio 2004
«In tema di diffamazione addebitata al parlamentare, la previsione di cui all'art. 3, comma quarto, della legge n. 140 del 2003 (Disposizioni per l'attuazione dell'art. 68 Cost.) — attribuendo alle Camere la competenza a valutare se i comportamenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3881 del 10 ottobre 2000
«La disciplina della revoca della patente prevista dal nuovo codice della strada è più favorevole all'imputato di quella precedente in quanto, mentre nella vigenza del codice della strada abrogato spettava alla discrezionalità del giudicante...»