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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4393 del 3 settembre 2013
«Il provvedimento disciplinare di licenziamento (o destituzione) di un pubblico dipendente è da ritenere un atto ad efficacia retroattiva, quando siano intervenuti la sospensione cautelare dal servizio ed il procedimento penale si...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15268 del 5 giugno 2019
«...riferimento al giudice istruttore di un giudizio di divisione, il quale sia era in precedenza pronunziato in un giudizio penale a carico di una delle parti parte, peraltro in relazione al delitto di lesioni volontarie in danno dell'altra parte).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4733 del 19 febbraio 2019
«La responsabilità conseguente ad affermazioni offensive per il giudice contenute negli scritti difensivi di un giudizio civile non ha natura penale, ma deriva da un fatto illecito ex art. 2043 c.c. di cui risponde, oltre all'avvocato autore delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10468 del 8 marzo 2018
«L'art. 174 D.Lgs. n. 42 del 2004 (uscita o esportazione di beni culturali) si applica non solo al patrimonio culturale dichiarato, ma anche a quello reale. La tutela penale, altrimenti detto, prescinde da una dichiarazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10468 del 17 ottobre 2017
«Nel caso di illecito trasferimento all'estero di cose di interesse storico o artistico, il parere di rilevante interesse artistico dell'opera espresso dalla Sovrintendenza ai beni culturali ai fini della imposizione dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19521 del 19 luglio 2019
«Il giudice di merito, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, oltre che utilizzare prove raccolte in diverso giudizio fra le stesse o altre parti, può anche avvalersi delle risultanze derivanti da atti di indagini preliminari svolte in sede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16893 del 25 giugno 2019
«Il giudice civile investito della domanda di risarcimento del danno da reato ben può utilizzare, senza peraltro averne l'obbligo, come fonte del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale definito con sentenza passata in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16916 del 25 giugno 2019
«Nel giudizio civile di rinvio ex art. 622 c.p.p. si determina una piena "translatio" del giudizio sulla domanda, sicché la Corte di appello competente per valore, cui la Cassazione in sede penale abbia rimesso il procedimento ai soli effetti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42572 del 7 aprile 2017
«...3 dell'art. 29-quattuordecies, D.Lgs. n. 152/2006 reprime, attraverso la sanzione penale, le sole condotte di scarico non autorizzato che recapitino, direttamente, in un corpo idrico situato all'interno di un'area protetta.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26543 del 2 luglio 2008
«In tema di tutela penale delle acque dall'inquinamento, anche dopo le modifiche alla nozione di "scarico" apportate dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, gli scarichi provenienti dall'attività di autolavaggio devono essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37279 del 1 ottobre 2008
«In tema di tutela penale dall'inquinamento, è configurabile il reato di scarico con superamento dei limiti tabellari (prima previsto dall'art. 59, comma quinto, D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, oggi sostituito dall'art. 137, comma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33787 del 3 settembre 2007
«L'art. 137 del D.Lgs. 152/2006 non contiene alcun riferimento ai recapiti dei reflui (acque, suolo e sotto suolo), ma connette la sanzione penale allo scarico di acque reflue industriali effettuato senza autorizzazione, mentre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28360 del 5 luglio 2006
«...con il conseguente obbligo di munirsi dell'autorizzazione allo scarico, indipendentemente dalla eventuale richiesta di utilizzazione agronomica, configurandosi in difetto l'illecito penale di cui all'art. 137 del D.Lgs. n. 152/2006.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23464 del 11 marzo 2009
«Nella nozione di acque reflue industriali rientrano tutti i reflui derivanti da attività che non attengono al prevalente metabolismo umano ed alle attività domestiche e pertanto anche quelle derivanti dalla lavorazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41845 del 30 settembre 2008
«...definita dall'art. 74, lett. p), dello stesso testo normativo, utilizzazione, quest'ultima, che continua a mantenere rilevanza penale, ex art. 137, comma 14, nelle ipotesi in cui avvenga al di fuori dei casi e delle procedure previsti.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24239 del 27 aprile 2007
«...comporta il venir meno della tutela penale suddetta, giacché, al contrario, l'art. 115 del D.Lgs. n. 152/2006 ribadisce il divieto di copertura di qualunque corso d'acqua che non sia imposta da ragioni di pubblica incolumità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11518 del 23 gennaio 2019
«...la conseguenza che l'apertura o l'effettuazione di uno scarico in assenza dell'autorizzazione denota una effettiva offensività della condotta, in quanto determina una evidente lesione dell'interesse protetto dal precetto penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 48576 del 13 luglio 2016
«In tema di tutela penale delle acque dall'inquinamento, integra la contravvenzione di cui agli artt. 124 e 137, comma primo, del D.Lgs. n. 152 del 2006, l'effettuazione, in assenza di autorizzazione, di scarichi provenienti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11884 del 21 febbraio 2014
«L'art. 137, comma quinto, del D.Lgs. n. 152 del 2006, come modificato dalla legge n. 36 del 2010, prevede la sanzione penale esclusivamente nel caso in cui lo scarico avente ad oggetto acque reflue industriali riguarda una o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47229 del 6 novembre 2012
«Nel delitto contemplato dall'art. 53-bis, D.Lgs. n. 22/1997 (attualmente art. 260, D.Lgs. n. 152/2006 - Codice dell'ambiente), l'apprezzamento circa la soglia minima di rilevanza penale della condotta deve essere effettuato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37280 del 1 ottobre 2008
«L'unico strumento del quale il giudice penale dispone per perseguire lo scopo del ripristino ecologico delle aree inquinate è la possibilità di subordinare la sospensione condizionale della pena alla bonifica del sito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17823 del 17 gennaio 2012
«Integra il reato previsto dall'art. 256 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 l'abbandono incontrollato di residui da demolizione, che vanno qualificati come rifiuti speciali e non materie prime secondarie o sottoprodotti. (Nel caso di specie, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25429 del 1 luglio 2015
«In tema di tutela penale dell'ambiente, non è configurabile il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata in presenza di un'attività di frammentazione o macinatura di terre e rocce da scavo, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23908 del 19 aprile 2016
«In tema di rifiuti, il reato di cui all'art. 256 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 è configurabile anche in relazione alle condotte non autorizzate di raccolta e trasporto di rifiuti metallici esercitate in forma ambulante, pur se...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5714 del 7 gennaio 2016
«Il privato che intenda svolgere un'attività di gestione di rifiuti (nella specie, dopo la raccolta, i rifiuti prodotti da terzi venivano consegnati per fini di lucro ad un operatore professionale) deve assolvere, con il criterio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15410 del 11 febbraio 2016
«Resta fermo il potere-dovere del giudice penale di verificare la legittimità formale e sostanziale delle ordinanze contingibili ed urgenti, e, in caso di illegittimità, di procedere alla loro disapplicazione con la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2246 del 29 novembre 2007
«In tema di tutela penale delle acque, anche dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, la disciplina applicabile allo smaltimento dei rifiuti allo stato liquido derivanti da attività ospedaliera continua ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27990 del 9 luglio 2008
«Compete infatti ai soggetti interessati, al fine di evitare di rendersi responsabili dell'inottemperanza in questione, chiedere l'ottenimento dell'annullamento del provvedimento sindacale o la dimostrazione in sede penale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22006 del 9 giugno 2010
«Il sistema delineato dagli artt. 242 e 257 T.U.A., D.Lgs. n. 152/06 che, attraverso la sanzione penale, per un verso persegue l'obiettivo di indurre chi inquina ad attivarsi tempestivamente per rimuovere le conseguenze dannose...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39430 del 12 giugno 2018
«...hanno provveduto ad impugnare l'ordinanza sindacale per ottenerne l'annullamento o non forniscono al giudice penale dati significativi valutabili ai fini di una eventuale disapplicazione del provvedimento impositivo dell'obbligo.»