-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10336 del 8 marzo 2019
«...il reato di cui agli artt. 477 e 482 c.p.) ovvero non si tratti di concorso punibile, sicché sussiste il reato di uso di atto falso quando la falsificazione non è punibile per intervenuta prescrizione e l'agente abbia fatto uso dell'atto.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5251 del 1 febbraio 2019
«Nel caso di danneggiamento di parti di un'autovettura compiuto alla presenza del proprietario, che a bordo del veicolo ne esercita la custodia, non si configura l'aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen. e il fatto non è...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 58448 del 25 ottobre 2018
«Il reato di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti si consuma nel luogo in cui avviene la reiterazione delle condotte illecite e non in quello dove si verifica - come nella specie - l'interramento dei rifiuti che può...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14806 del 11 gennaio 2018
«Lo svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani e speciali prodotti da terzi (nella specie: rottami ferrosi) è sempre punibile, anche quando effettuata in forma ambulante, sia con riferimento al fatto che i rottami...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20308 del 4 ottobre 2011
«...violazione del comma 6 dell'art. 157, relativo ad un'autovettura parcheggiata in un’area di sosta senza adempiere al prescritto obbligo di pagamento, sul presupposto che tale condotta fosse punibile ex art. 7, comma 15).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8824 del 8 agosto 1994
«A seguito delle modifiche apportate all’art. 216 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 dall’art. 115 del Decreto Legislativo 10 settembre 1993, n. 360, il porsi alla guida di un veicolo dopo che la patente sia stata ritirata perché...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10366 del 29 aprile 2010
«In tema di sanzioni amministrative, ai fini dell’esclusione della responsabilità del trasgressore per l’erronea supposizione della sussistenza dello stato di necessità, di cui all'art. 4 della legge 24 novembre 1981, n. 689, è necessario...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11700 del 22 dicembre 1993
«L’inottemperanza all’ordine, impartito dall’autorità di polizia all’intestatario del veicolo, di presentarsi per fornire informazioni in merito alla disponibilità materiale del mezzo colto in circolazione irregolare non è punibile...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27483 del 1 giugno 2017
«In tema di mandato di arresto europeo, per soddisfare la condizione della doppia punibilità prevista dall’art. 7, comma primo, della L. 22 aprile 2005, n. 69, non è necessario che lo schema astratto della norma incriminatrice...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1348 del 9 settembre 1993
«...Polizia stradale anteriormente alla normativa introdotta dal nuovo codice, non è più punibile ai sensi dell’art. 650 c.p., dal momento che l’art. 180 cod. strad. sanziona detta inottemperanza con sanzione amministrativa pecuniaria.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 52539 del 17 novembre 2017
«...al suo comportamento, assume il valore di antefatto non punibile idoneo ad identificare il titolare di una posizione di garanzia al fine di proteggere gli altri utenti coinvolti dal pericolo derivante da un ritardato soccorso.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7975 del 22 gennaio 2020
«...incriminazione, per la cui sussistenza non è richiesto che il fatto risulti in concreto punibile in entrambi gli Stati, essendo sufficiente il controllo di compatibilità tra i due ordinamenti statali. (Rigetta, CORTE APPELLO VENEZIA, 15/05/2019).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13308 del 20 novembre 2003
«Sussiste il collegamento probatorio previsto dall'art. 371, comma secondo, lett. b) cod. proc. pen., che dà luogo all'incompatibilità con l'ufficio di testimone ai sensi dell'art. 197 lett. a) cod. proc. pen., allorché vi sia anche un semplice...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13446 del 1 aprile 2016
«In tema di mandato di arresto europeo, ai fini dell'applicazione del motivo di rifiuto della consegna di cui all'art. 18, comma primo, lett. p), L. 22 aprile 2005, n. 69, non è sufficiente che si proceda per reati commessi almeno in parte nel...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10091 del 16 gennaio 2020
«In tema di confisca facoltativa ai sensi dell'art. 240, comma primo, cod. pen., la motivazione del provvedimento non può essere basata sul solo rapporto di asservimento del bene rispetto al reato, ma deve anche riguardare la circostanza che il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31267 del 14 settembre 2020
«In tema di oltraggio a magistrato in udienza, la scriminante di cui all'art. 393-bis cod. pen. presuppone il compimento di un'attività arbitraria o ingiustamente persecutoria del magistrato che, eccedendo i limiti delle proprie attribuzioni...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11719 del 4 marzo 2021
«In tema di responsabilità medica relativa alle conseguenze di un intervento chirurgico, il giudice deve valutare, anche ai fini del giudizio sul rispetto o meno delle linee guida o delle buone pratiche, la complessiva condotta del medico correlata...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37438 del 15 luglio 2021
«È punibile la minaccia condizionata, salvo che con essa l'autore intenda non già restringere la libertà psichica del minacciato, bensì prevenire un'azione illecita dello stesso, rappresentandogli tempestivamente quale reazione legittima...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35878 del 23 settembre 2020
«Il delitto di usura si configura come reato a condotta frazionata o a consumazione prolungata, sicché i pagamenti o i comportamenti compiuti in esecuzione del patto usurario, non costituiscono un "post factum" non punibile ma segnano il momento...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22587 del 2 febbraio 2022
«Non è integra il delitto di rissa la condotta di colui che, aggredito da altre persone, reagisca difendendosi. (In motivazione, la Corte ha precisato che in tal caso l'aggredito non è punibile ai sensi dell'art. 52 cod. pen., mentre gli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30830 del 16 luglio 2013
«Non è punibile per i reati di falsa testimonianza, calunnia e autocalunnia, ai sensi dell'art.384 cod. pen., il testimone che ribadisca nel processo le dichiarazioni autoaccusatorie e accusatorie precedentemente rese, non essendo tenuto a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2941 del 8 novembre 2018
«...non è punibile, a norma dell'art. 393 bis cod. pen., la reazione strettamente proporzionata all'esigenza di esercitare un proprio diritto di rango primario indebitamente conculcato e negli stretti limiti in cui ciò sia necessario a tal fine.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30743 del 9 luglio 2021
«...468 cod. pen. si consuma nel momento e nel luogo in cui lo strumento contraffatto viene creato ad opera del suo autore, o di chi per lui, senza che sia necessario il successivo uso, anche continuato, che integra un mero "post factum" non punibile.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26492 del 20 gennaio 2015
«Il delitto di diffusione di una malattia delle piante o degli animali, di cui all'art. 500 cod. pen., è punibile anche a titolo di tentativo in quanto, trattandosi di reato di evento, è configurabile in presenza di atti idonei diretti in modo non...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49514 del 19 settembre 2018
«...non sussiste un rapporto di specialità ex art. 15 cod. pen. tra le due fattispecie, né le stesse contengono clausole di riserva che consentano l'applicazione delle figure dell'assorbimento, della consunzione o del "post-factum" non punibile.»
-
Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 27537 del 2 settembre 2020
«La fattispecie di furto punibile a querela dell'offeso, prevista dall'art. 626, comma primo, n. 3, cod. pen. - che consiste nel fatto di spigolare, rastrellare o raspollare nei fondi altrui, non ancora spogliati interamente del raccolto - è...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2887 del 12 dicembre 2013
«Il reato di divulgazione delle generalità o dell'immagine di persona offesa da atti di violenza sessuale, previsto dall'art. 734 bis cod. pen., prescinde alla volontarietà della condotta divulgativa ed è perciò punibile anche a titolo di colpa.»