-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22659 del 23 ottobre 2006
«In tema di società, la costituzione del rapporto societario e l'originario conferimento, pur rappresentando il presupposto giuridico del diritto del socio alla quota di liquidazione, non rilevano come fatto direttamente genetico di un contestuale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15302 del 29 novembre 2000
«Per l'elezione e la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, è legittimo avvalersi, in sede di votazione, di schede prestampate contenenti i nomi dei candidati proposti dal consiglio uscente a condizione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2715 del 27 marzo 1996
«Nel contratto di associazione di partecipazione l'autonomia che, di regola, si accompagna alla titolarità esclusiva dell'impresa e della gestione da parte dell'associazione trova limitazione sia nell'obbligo del rendiconto ad affare compiuto o del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19550 del 10 settembre 2009
«La trascrizione della domanda giudiziale di divisione non rende inefficace l'ipoteca iscritta successivamente sul bene dal creditore di uno dei comunisti, ma esime i comproprietari dall'onere di chiamare in giudizio il creditore, affinché lo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15219 del 5 luglio 2007
«La consulenza tecnica d'ufficio è mezzo istruttorio (e non una prova vera e propria) sottratta alla disponibilità delle parti ed affidata al prudente apprezzamento del giudice di merito, rientrando nel suo potere discrezionale la valutazione di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11673 del 5 settembre 2000
«Richiedendo un'annotazione in calce, in margine o a tergo di un documento rimasto in possesso del creditore la norma ex art. 2708 c.c. ha inteso attribuire valore di prova liberatoria ad una nota o appunto che non faccia parte integrante del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5346 del 13 giugno 1997
«La norma di cui all'art. 2719 c.c. (che esige l'espresso disconoscimento della conformità con l'originale delle copie fotografiche, cui legittimamente vengono assimilate quelle fotostatiche) è applicabile tanto alla ipotesi di disconoscimento...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3646 del 24 febbraio 2004
«L'esistenza di una presunzione sulla quale sia possibile fondare la decisione di una causa può validamente desumersi in presenza di una pluralità di elementi di valutazione gravi precisi e concordanti, nei quali il requisito della gravità è...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4847 del 14 aprile 2000
«Il giuramento decisorio può essere deferito dal procuratore della parte solo se sia munito di mandato speciale; tale potere non è compreso nella facoltà — conferita nella procura rilasciata a margine dell'atto di citazione — di deferire «i...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1611 del 3 aprile 1989
«La vendita con patto di riscatto o di retrovendita, stipulata fra il debitore ed il creditore, la quale risponda all'intento delle parti di costituire una garanzia, con l'attribuzione irrevocabile del bene al creditore solo in caso di inadempienza...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3462 del 18 maggio 1988
«Il divieto del patto commissorio ex art. 2744 c.c. opera, nel caso di coesistenza di una vendita con un mutuo, solo se risulti che i due negozi siano stati concepiti in una reciproca interdipendenza, tale da rendere manifesto l'intento delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 840 del 24 gennaio 1995
«La causa, intanto privilegia il credito, in quanto sussistano, in concreto, le ragioni per accordare il trattamento preferenziale che, per contro, non ha ragion d'essere non solo quando si è del tutto fuori dello schema tipico previsto dal...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2422 del 12 marzo 1994
«L'art. 2752 c.c., come novellato dall'art. 3, L. 29 luglio 1975, n. 426, nella parte in cui attribuisce privilegio generale sui mobili del debitore ai crediti dello Stato per tributi diretti posti in riscossione nell'anno in cui si procede...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18041 del 6 agosto 2009
«L'efficacia del giudicato esterno non può giungere fino al punto di far ritenere vincolante, nel giudizio avente ad oggetto le medesime questioni di fatto e di diritto, la sentenza definitiva di merito priva di una specifica "ratio decidendi",...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5968 del 27 maggio 1995
«Il giudicato sostanziale si forma non solo su punti oggetto di concreta controversia tra le parti, ma anche su tutto ciò che, anche se non controverso tra le parti, sia dichiarato certo da parte del giudice, nei limiti in cui i relativi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 937 del 20 gennaio 2010
«In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto ai sensi dell'art. 2932 c.c., posto che la sostanziale identità del bene oggetto del trasferimento costituisce elemento indispensabile di collegamento tra contratto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Agli effetti del risarcimento del danno da illecito permanente (quale deve ritenersi l'abusiva captazione di acque pubbliche). la permanenza va accertata non già in riferimento al danno, bensì al rapporto eziologico tra il comportamento contra ius...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15357 del 6 luglio 2006
«In tema di prescrizione, con riferimento all'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli, il regresso dell'impresa designata, previsto dall'articolo 29, primo comma. della legge 24 dicembre 1969 n. 990...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8057 del 8 aprile 2011
«L'azione promossa dal lavoratore subordinato ed avente ad oggetto il riconoscimento della qualifica superiore si prescrive nell'ordinario termine decennale di cui all'art. 2946 c.c., mentre le azioni dirette ad ottenere le differenze retributive...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3608 del 8 aprile 1998
«Le garanzie di difesa del lavoratore apprestate dalla norma dell'art. 7, comma 5, della legge n. 300 del 1970 possono essere arricchite e accentuate dalla contrattazione collettiva con la previsione di un termine finale per l'adozione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1367 del 31 gennaio 2012
«In tema di assegnazione della casa familiare, inizialmente disposta - come nella specie - con ordinanza del presidente del tribunale e poi oggetto di revoca, da parte del tribunale, con la sentenza che definisce il processo di separazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3894 del 12 marzo 2012
«In tema di c.d. cautela sociniana, la proposizione, da parte del legittimario al quale il "de cuius" abbia assegnato l'usufrutto sulla disponibile o su parte di essa, della domanda di divisione con attribuzione ad esso legittimario della quota di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8018 del 21 maggio 2012
«In tema di donazione, lo spirito di liberalità che connota il depauperamento del donante e l'arricchimento del donatario va ravvisato nella consapevolezza dell'uno di attribuire all'altro un vantaggio patrimoniale in assenza di qualsivoglia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6761 del 4 maggio 2012
«La revocazione della donazione per sopravvenienza di figli risponde all'esigenza di consentire al donante di riconsiderare l'opportunità dell'attribuzione liberale a fronte della sopravvenuta nascita di un figlio, o della sopravvenuta conoscenza...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23018 del 14 dicembre 2012
«L'art. 938 c.c., il quale, in deroga al principio generale sull'acquisto della proprietà per accessione, di cui ai precedenti artt. 934 e ss., prevede, in caso di occupazione di porzione del fondo contiguo con una costruzione, l'attribuzione al...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1291 del 5 giugno 1996
«Le norme speciali di cui all'art. 30 L. 6 agosto 1990, n. 223, in tema di trattamento sanzionatorio e di competenza territoriale per il reato di diffamazione con attribuzione di fatto determinato commesso attraverso trasmissioni televisive —...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 4 aprile 1995
«In tema di competenza per reati commessi all'estero, ai fini dell'applicazione dell'art. 10 comma 1 c.p.p., non sussiste equipollenza tra esecuzione dell'ordine di accompagnamento e arresto. La norma, così come, quanto ai concetti di residenza,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2211 del 11 luglio 1997
«In tema di connessione, quando, a seguito di sentenza di non luogo a procedere, riguardante alcune imputazioni per le quali è stata esercitata l'azione penale, i reati per i quali deve essere disposto il rinvio a giudizio, originariamente attratti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 22 dicembre 1994
«Il legislatore ha tenuto ben distinto il regime della competenza per connessione dal regime della competenza per materia. Ciò anche quando la connessione incida su quest'ultimo tipo di competenza per essere i procedimenti connessi attribuiti alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3516 del 20 giugno 1996
«L'attribuzione delle funzioni della pubblica accusa alla Procura distrettuale antimafia, e, conseguentemente, di quelle di Gip ad un magistrato del tribunale del capoluogo di distretto, ex art. 328, comma 2, c.p.p., non è necessariamente...»