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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1134 del 26 febbraio 2010
«La valutazione di impatto ambientale deve assicurare che "per ciascun progetto siano valutati gli effetti diretti ed indiretti della sua realizzazione sull'uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 163 del 20 gennaio 2015
«Sebbene la giurisprudenza (cfr. Cass. Civ., Sez. Un., 12 dicembre 1996, n. 11090, e Cass., Sez. Un., 4 agosto 1992, n. 9242) abbia affermato che rientrano nella giurisdizione esercitata dal Tribunale superiore delle acque...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19576 del 17 dicembre 2013
«In tema di inquinamento delle acque, il regime della autorizzazione integrata ambientale non assorbe né sostituisce la disciplina relativa alla autorizzazione allo scarico di cui all'art. 124 del D.Lgs. n. 152 del 2006 qualora...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 159 del 27 giugno 2012
«Deve essere dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 11 della L.R. n. 41 del 2011, Toscana, il quale, ai fini di cui all'art. 185, comma 3, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), fa ricadere nella nozione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4550 del 25 febbraio 2010
«...Stato al fine di fronteggiare, nell'interesse nazionale, tanto le situazioni di emergenza idrica eccezionali ed imprevedibili quanto quelle prevedibili e reiterabili nel tempo. (Cassa con rinvio, Trib. Sup. Acque Roma, 24 agosto 2007).»
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Corte costituzionale, sentenza n. 246 del 24 luglio 2009
«L'autorizzazione dell'Autorità di bacino (art. 166, D.Lgs. n. 152/2006) è connessa alla funzione di difesa del suolo svolta da tale ente, perché è diretta a verificare che gli usi delle acque d'irrigazione regolati dalla norma ne...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 251 del 24 luglio 2009
«Non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalle Regioni Emilia-Romagna, Liguria e Umbria avverso l'art. 96, comma 1, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, censurato, in riferimento all'art. 76 Cost., ove,...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 254 del 30 luglio 2009
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 121 del D.Lgs. n. 152 del 2006, censurato dalla Regione Piemonte, in riferimento agli artt. 3 e 118 Cost., per l'asserita collocazione del piano di tutela delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17783 del 30 luglio 2009
«...piano, abbia un carattere sostanzialmente acceleratorio, senza implicare in alcun modo il venir meno del potere, da parte dell'Amministrazione competente, di provvedervi successivamente. (Rigetta, Trib. Sup. Acque Roma, 15 giugno 2007).»
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Corte costituzionale, sentenza n. 233 del 23 luglio 2009
«È inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 73 del D.Lgs. n. 152 del 2006, proposta, in riferimento all'art. 117, terzo comma, della Costituzione, dalla Regione Calabria, avendo la ricorrente formulato una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 56094 del 8 novembre 2018
«Alla luce della definizione di "scarico" di cui all'art. 74, comma 1, lett. ff), D.Lgs. n. 152/2006, per configurare il reato di scarico abusivo di reflui è irrilevante la momentanea sospensione dell'attività produttiva,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6260 del 5 ottobre 2018
«Le acque meteoriche di dilavamento sono costituite dalle sole acque che, cadendo al suolo per effetto di precipitazioni atmosferiche, si depositano su un suolo impermeabilizzato, dilavando le superfici e attingendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49693 del 5 luglio 2018
«Premesso che le acque meteoriche da dilavamento sono costituite dalle sole acque piovane che, cadendo al suolo, non subiscono contaminazioni con sostanze o materiali inquinanti, perché, altrimenti, vanno qualificate come reflui industriali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 52133 del 19 giugno 2018
«Partendo dalla distinzione tra scarico di acque reflue e gestione dei rifiuti idrici e tenendo conto che l'art. 230, comma 5, D.Lgs. n. 152/2006 non è applicabile all'attività di spurgo quando il soggetto non effettui la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6998 del 22 novembre 2017
«L'assimilazione delle acque reflue di vegetazione dei frantoi oleari a quelle domestiche, a norma dell'art. 101 D.Lgs. n. 152/2006, come innovato dalla Legge n. 221/2015, a) opera soltanto ai fini dello scarico in pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 50629 del 4 ottobre 2017
«La disciplina delle acque è applicabile in tutti quei casi nei quali si è in presenza di uno scarico, anche se soltanto periodico, discontinuo o occasionale, di acque reflue in uno dei corpi recettori specificati dalla legge...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18880 del 29 settembre 2017
«Premesso che la disciplina in materia di scarichi idrici è applicabile in tutti i casi nei quali si è in presenza di uno scarico, anche soltanto periodico, discontinuo o occasionale, di acque reflue in uno dei corpi recettori...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38946 del 28 giugno 2017
«In tema di inquinamento idrico l'assimilazione, ai fini della disciplina degli scarichi e delle autorizzazioni, di determinate acque reflue industriali alle acque reflue domestiche è subordinata alla dimostrazione della esistenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26543 del 2 luglio 2008
«La modifica alla nozione di "scarico" dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 è strumentale unicamente a riaffermare la nozione di scarico "diretto", riproponendo in forma più chiara e netta la distinzione esistente tra la nozione di acque di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41850 del 7 novembre 2008
«Rientrano tra le acque reflue industriali quelle che possiedono qualità necessariamente legate alla composizione chimico fisica diverse da quelle proprie delle acque metaboliche domestiche, mentre rientrano nelle acque domestiche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12865 del 24 marzo 2009
«Nella nozione di acque reflue industriali, ex art. 74 lett. h) D.Lgs. 152/06 rientrano tutti i tipi di acqua derivante dallo svolgimento di attività produttive, poiché detti reflui non attengono prevalentemente al metabolismo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42529 del 14 novembre 2008
«Rientrano tra le acque reflue industriali quelle che possiedono qualità, necessariamente legate alla composizione chimica-fisica, diverse da quelle proprie delle acque metaboliche e domestiche.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35138 del 18 giugno 2009
«Sono da considerarsi rifiuti allo stato liquido, soggetti alla disciplina dell'art. 256 D.Lgs. n. 152 del 2006, i reflui stoccati in attesa di un successivo smaltimento, fuori del caso delle acque di scarico, ovvero di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 33538 del 27 dicembre 2018
«Il principio di precauzione sancito dall'ordinamento eurounitario in materia ambientale - del quale costituisce applicazione l'art. 12-bis del R.D. n. 1775 del 1933, come sostituito dall'art. 96, comma 3, del D.Lgs. n. 152 del 2006...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. IV, sentenza n. 148 del 14 giugno 2007
«Omettendo di designare tutte le acque relative alla molluschicoltura che richiedono una designazione, ai sensi dell'art. 4 della direttiva 79/923/CEE del Consiglio, del 30 ottobre 1979, relativa alla qualità richiesta delle acque...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. I, sentenza n. 26 del 15 dicembre 2005
«Dalla formulazione dell'art. 1 della direttiva 79/923, relativa alla qualità delle acque destinate alla molluschicoltura, nonché dal primo, terzo, settimo e decimo "considerando" di tale direttiva risulta che essa si applica a tutte le...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. VI, sentenza n. 396 del 25 aprile 2002
«La Repubblica Italiana (non avendo provveduto affinché, entro e non oltre il 31 dicembre 1998, gli scarichi delle acque reflue urbane della città di Milano all'interno di un bacino drenante pertinente alle aree "delta...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6337 del 10 dicembre 2007
«Le aree situate nella zona di rispetto delle risorse idriche non possono essere utilizzate a scopo edificatorio, in applicazione della normativa contenuta nel D.P.R. n. 236/1988 e successive modifiche (normativa oggi contenuta...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3785 del 5 giugno 2019
«La durata delle concessioni per lo sfruttamento delle acque termali di cui all'art. 96, comma 8 del D.Lgs. n. 152/2006 è temporanea e può durare al massimo trent'anni, eccezion fatta per alcuni casi specificamente individuati dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3789 del 5 giugno 2019
«Allo Stato è riconosciuta la potestà di stabilire un limite massimo di durata delle concessioni, la quale è correlata all'attività di tutela dell'ambiente, che in materia di concessioni delle acque termali e minerali è...»