-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13534 del 3 dicembre 1986
«L'elemento soggettivo del reato previsto dall'ultimo comma dell'art. 414 c.p. si identifica nel dolo generico e nella cosciente volontà di commettere il fatto in sé, con la intenzione di fare l'apologia di uno o più delitti, ed è irrilevante...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16022 del 17 novembre 1989
«Ai fini della sussistenza del delitto di istigazione alla disobbedienza a leggi di ordine pubblico, previsto dall'art. 415 c.p., per leggi di ordine pubblico devono intendersi quelle che tendono a garantire la pubblica tranquillità e la sicurezza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10107 del 20 dicembre 1974
«Nel reato previsto dall'art. 415 seconda ipotesi, c.p. il dolo — analogamente a quanto richiesto per gli altri reati d'istigazione — consiste nella cosciente volontà di porre in essere l'evento di pericolo considerato dalla norma, cioè,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46922 del 20 dicembre 2011
«Ai fini della configurabilità del reato di scambio elettorale politico-mafioso, previsto dall'art. 416 ter c.p., l'oggetto materiale della erogazione offerta in cambio della promessa di voti può essere rappresentato non solo dal denaro, ma da...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10785 del 9 marzo 2004
«La promessa di voti elettorali fatta, in cambio di somme di danaro o altra utilità, a un candidato da personaggio di spicco di un'associazione mafiosa mediante l'assicurazione dell'intervento di membri dell'associazione stessa integra il reato di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3859 del 30 gennaio 2004
«Per la sussistenza del reato di scambio elettorale politico-mafioso, previsto dall'art. 416 ter c.p., non è necessario che, nello svolgimento della campagna elettorale, vengano posti in essere singoli e individuabili atti di sopraffazione o di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4293 del 30 gennaio 2003
«Il reato di scambio elettorale politico-mafioso (previsto dall'art. 416 ter c.p.) si perfeziona nel momento della formulazione delle reciproche promesse, indipendentemente dalla loro realizzazione, essendo rilevante, per quanto riguarda la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4893 del 20 aprile 2000
«In tema di ricorso per cassazione, sussiste la ipotesi di manifesta illogicità della motivazione quando il giudice di merito, nel compiere l'esame degli elementi probatori sottoposti alla sua analisi e nell'esplicitare, in sentenza, l'iter logico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17704 del 16 aprile 2004
«Integra il delitto di cui all'art. 418 c.p., e non quello di favoreggiamento, chi fornisce rifugio o vitto agli associati, se non sono in corso investigazioni o ricerche da parte dell'autorità giudiziaria, per non essere stata ancora accertata...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20313 del 28 maggio 2010
«Integra il reato di devastazione e saccheggio previsto dall'art. 419 c.p., in quanto lede l'ordine pubblico inteso come forma di civile e corretta convivenza, la condotta tenuta da un gruppo di tifosi che, prima dell'inizio di una partita di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25104 del 3 giugno 2004
«Integra il reato di devastazione previsto dall'art. 419 c.p., e non quello di danneggiamento previsto dall'art. 635 stesso codice, in quanto lede l'ordine pubblico inteso come forma di civile e corretta convivenza, la condotta tenuta da un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21845 del 7 maggio 2004
«È configurabile il delitto di devastazione, previsto dall'art. 419 c.p., e non quello meno grave di danneggiamento, qualora gruppi di facinorosi, in occasione di un incontro di calcio, arrechino gravi danni allo stadio che ospita tale incontro,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26830 del 2 luglio 2001
«Il delitto di devastazione previsto dall'art. 419 c.p. è un reato contro l'ordine pubblico, per cui è indifferente che i fatti di devastazione abbiano interessato in tutto o in parte i beni oggetto di aggressione o che sia stato grave il danno in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11394 del 13 novembre 1991
«Il criterio distintivo tra il delitto di strage e quello di incendio e gli altri delitti contro la pubblica incolumità è costituito dal fine di uccidere: l'incendio, quando sia stato determinato dal fine di uccidere, integra sempre il delitto di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4017 del 24 maggio 1986
«Il dolo del delitto di strage consiste nella volontà di compiere atti diretti a mettere in pericolo la pubblica incolumità con la consapevolezza di tale pericolo, il quale è elemento essenziale del reato e non mera condizione di punibilità. Il...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6571 del 2 giugno 2000
«L'obbligo di provvedere al taglio di rami di alberi in vicinanza di una linea elettrica in modo da assicurare una distanza di sicurezza dai conduttori aerei ed evitare — così — corti circuiti, fa capo — come previsto dall'art. 121 della legge n....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2660 del 26 febbraio 1991
«Ai fini della sussistenza del delitto previsto dall'art. 423, comma secondo, c.p., il fuoco deve essere qualificato incendio ed il fatto configura il reato consumato di incendio della cosa propria se il fuoco è di tale intensità e di tale potere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5362 del 7 giugno 1997
«L'elemento di distinzione tra il delitto di cui all'art. 423 c.p. (incendio) e quello previsto dall'art. 424 c.p. (danneggiamento seguito da incendio) deve individuarsi nella volontà del soggetto attivo del reato che nella prima fattispecie agisce...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6638 del 7 giugno 1995
«Per la configurazione del reato di incendio di cui all'art. 423 c.p. è necessario che il soggetto agente abbia voluto cagionare l'incendio; mentre, quando il pericolo dell'incendio o addirittura l'incendio si siano verificate come conseguenza non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7332 del 15 febbraio 2008
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 423 bis c.p., per «incendio boschivo» si intende un fuoco suscettibile di espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi alle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11960 del 13 dicembre 1985
«Commette il reato di danneggiamento previsto e punito dall'art. 635 c.p. colui che, nell'appiccare il fuoco alla cosa altrui al solo scopo di danneggiarla, raggiunge l'intento senza cagionare un incendio od il pericolo d'incendio, mentre se tale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21833 del 22 giugno 2006
«Il delitto previsto dall'art. 432 c.p. è un reato a forma libera con evento di pericolo, posto a tutela della pubblica incolumità, con il limite applicativo determinato dalla necessità che la sicurezza messa in pericolo attenga ai trasporti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10023 del 23 settembre 2000
«Il reato previsto dall'art. 432, comma primo, c.p. (attentato alla sicurezza dei trasporti), è un reato a forma libera con evento di pericolo, la cui valutazione deve essere riferita alle circostanze del caso concreto e non effettuata in astratto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10560 del 25 luglio 1990
«Il reato previsto dall'art. 432 comma primo, c.p. è reato di condotta a forma libera che può essere costituito da qualsiasi comportamento, attivo o omissivo, idoneo a determinare un evento di pericolo concreto, non necessariamente un danno materiale.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41306 del 27 ottobre 2009
«Non integra il delitto di crollo di costruzione o altri disastri dolosi, previsto dall'art. 434 c.p., il fatto di chi abbia aperto la valvola di una bombola di gas nel suo appartamento condominiale al fine di far saturare l'ambiente per...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7629 del 2 marzo 2006
«L'art. 434 c.p. si configura come norma di chiusura nel quadro della categoria dei delitti di disastro, e pertanto l'espressione «fuori dei casi preveduti dagli articoli precedenti» rinvia solo a quelli che prevedono delitti di disastro e non...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7266 del 19 giugno 1998
«Il delitto di caduta di aeromobile previsto dall'art. 428 c.p. nella forma dolosa, e dall'art. 449 c.p. in quella colposa, è un reato di pericolo presunto per la pubblica incolumità e consiste nel cagionare la caduta di un velivolo, sia esso...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6651 del 29 giugno 1985
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 439 c.p. l'avvelenamento delle acque destinate all'alimentazione non deve avere necessariamente potenzialità letale, essendo sufficiente che abbia la potenzialità di nuocere alla salute....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2953 del 28 marzo 1997
«Il reato di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari — previsto dall'art. 440 c.p. — è di mero pericolo, di guisa che, perfezionandosi con la semplice adulterazione o contraffazione di una sostanza destinata alla alimentazione, da cui...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6204 del 25 giugno 1997
«Il reato di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari — previsto dall'art. 440 c.p. — non può ritenersi assorbito da leggi che sanzionino a titolo di contravvenzione la somministrazione ad animali di determinate sostanze, ogni qual...»