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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3067 del 14 dicembre 1999
«...lavorativa o non, dell'utente; con la conseguenza che la tutela della legge si estende anche agli aspetti economico-patrimoniali dei dati sia che titolare dello jus excludendi sia persona fisica, sia giuridica, privata o pubblica, o altro ente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 8 ottobre 1983
«Nel delitto di millantato credito, l'interesse protetto è il pregiudizio della pubblica amministrazione, il quale viene offeso ogniqualvolta si dia a credere che il pubblico ufficiale o pubblico impiegato addetto a pubblico servizio, anziché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 74 del 5 gennaio 1994
«...in difetto di notificazione, di un anno dalla pubblicazione della medesima, riguarda soltanto l'entità del termine applicabile ed il relativo dies a quo, non anche la forma dell'atto con cui l'impugnazione deve essere proposta, che è il ricorso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2787 del 16 marzo 1995
«In materia di concussione, nel concetto di induzione previsto dalla norma rientra sia l'attività di persuasione che quella che comporti un inganno del soggetto passivo, l'inganno infatti non è necessario, ma non è neanche in contrasto con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11446 del 17 novembre 1994
«I delitti di truffa e di millantato credito si differenziano oltre che per la diversità dell'oggetto della tutela penale, che nella truffa è il patrimonio e nel millantato credito è il prestigio della pubblica amministrazione, anche per il mezzo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 610 del 4 aprile 1995
«...realizza solo in via mediata siffatta tutela, mentre suo scopo primario è la tutela dell'interesse pubblico, al fine di evitare che il sistema finanziario sia utilizzato a scopo di riciclaggio e di salvaguardare ad un tempo la fede pubblica.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40343 del 23 ottobre 2003
«Ne consegue che, nell'ipotesi di tentata truffa ai danni della pubblica amministrazione, è irrilevante la circostanza che gli artifici e raggiri siano posti in essere all'interno di una fase procedimentale non conclusa, ad esempio perché ancora...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38333 del 24 ottobre 2001
«Non integra il reato di uso abusivo di sigilli o altri strumenti di pubblica autenticazione o certificazione la condotta del medico il quale utilizzi il timbro ad inchiostro recante il nominativo ed il codice regionale di altro medico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41480 del 31 ottobre 2003
«Il reato di cui all'art. 316 ter c.p. si configura nell'ipotesi di indebita percezione di erogazioni pubbliche conseguita dal mero utilizzatore o presentatore di documenti o dichiarazioni falsi o contenenti attestazioni contra verum circa la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«In relazione al delitto di concussione, l'abuso dei poteri da parte del soggetto agente e la conseguente costrizione od induzione del soggetto passivo a dare od a promettere denaro od altra utilità prescinde totalmente dalla legittimità o meno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41317 del 18 dicembre 2006
«...e della fede pubblica; ne consegue che esso confligge con la ratio della previsione di cui all'art. 649 c.p., la quale concerne esclusivamente i delitti contro il patrimonio e ha natura eccezionale che ne preclude l'applicazione in via analogica.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4319 del 30 gennaio 2014
«...le disposizioni contenute nell'art. 409, comma quarto e 5 cod.proc.pen., devono formare oggetto di rigorosa interpretazione, al fine di evitare qualsiasi ingerenza dell'organo giudicante nella sfera di autonomia della pubblica accusa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12620 del 10 novembre 1986
«...costitutivi della fattispecie delineata da quest'ultimo, possiede, come dato specifico e peculiare, quello relativo alla tipicità dell'ambiente (cantiere di lavoro) in cui le misure cautelari devono attuarsi, a tutela della incolumità pubblica.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1692 del 8 febbraio 1989
«Integra la contravvenzione prevista dall'art. 675 c.p. il fatto di sospendere incautamente un filo conduttore alla rete filoviaria al fine di portare la corrente elettrica in baracche abusivamente installate su una pubblica piazza. (In motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 652 del 19 gennaio 2000
«L'art. 30 del nuovo c.s., il quale prevede e sanziona in via amministrativa l'obbligo di conservazione dei fabbricati e dei muri di qualsiasi genere fronteggianti le strade «in modo da non compromettere l'incolumità pubblica e da non arrecare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 420 del 19 gennaio 1982
«Il delitto di rivelazione dei segreti di ufficio si risolve in una fattispecie plurisoggettiva anomala, essendo la condotta incriminata legata a chi riceve la notizia e alla previsione della punizione nei confronti del solo autore della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 683 del 24 gennaio 2001
«...dal D.L.vo 13 luglio 1994, n. 480), sono ora sanzionate in via amministrativa, quali violazioni dell'art. 86 del T.U. delle leggi di pubblica sicurezza, dall'art. 17 bis del medesimo T.U., introdotto dall'art. 3 del citato D.L.vo n. 480/1994.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9987 del 26 aprile 2007
«Ne consegue che ai fini dell'applicabilità della disciplina di cui all'art. 380 bis c.p.c., introdotto dall'art. 10 del D.L.vo n. 40 del 2006 di riforma del giudizio di cassazione e applicabile alle sentenze e agli altri provvedimenti pubblicati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2144 del 14 febbraio 2001
«In tema di legittimazione attiva e passiva nei giudizi in cui siano parti amministrazioni dello Stato, pur essendo indubbia l'unicità del soggetto al quale si riferisce l'azione di dette amministrazioni, al suo interno si distinguono i vari...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 446 del 14 gennaio 2003
«In materia di assistenza pubblica, la legge n. 448 del 1998 ha attribuito al Ministero del Tesoro la legittimazione processuale in tutte le controversie relative ai risultati della verifica della permanenza dei requisiti sanitari previsti nei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9685 del 13 novembre 1996
«Ai fini della determinazione delle categorie dell'osceno e degli atti contrari alla pubblica decenza, il giudice deve adottare, quali parametri di valutazione del modificarsi dei costumi sull'intero territorio nazionale, mode (costumi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7153 del 7 luglio 1986
«Sussiste il reato di porto illegale di arma comune da sparo in luogo pubblico quando l'arma sia trasportata in una vettura che percorre una pubblica via.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7477 del 31 marzo 2011
«È conforme al disposto dell'art. 132, secondo comma, n. 4, c.p.c., con riferimento al requisito dell'esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione, la sentenza di merito la cui motivazione, pur riportando ampi stralci del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26040 del 29 novembre 2005
«...affetto da omissioni od errori, ma ormai completo nel suo procedimento di formazione), né tantomeno con la rinnovazione della pubblicazione da parte dello stesso organo che - emessa la pronunzia - ha ormai esaurito la sua funzione giurisdizionale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21193 del 31 ottobre 2005
«L'omessa sottoscrizione della sentenza da parte del giudice (o, nell'ipotesi di sentenza emessa da un giudice collegiale, da parte di uno dei magistrati tenuti a sottoscriverla ai sensi dell'art. 132, terzo comma c.p.c.) determina, qualora non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1028 del 4 febbraio 1997
«La sottoscrizione della sentenza da parte del giudice anziano del collegio con la menzione da parte del medesimo dell'impedimento «cagionato da motivi di salute» del presidente estensore è rituale ai sensi dell'art. 132 c.p.c. (così come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 538 del 8 giugno 1998
«In ipotesi di ius superveniens dopo la deliberazione della sentenza ma prima della sua pubblicazione, solo l'originario collegio deliberante, riconvocato dal suo presidente, può provvedere ad una nuova deliberazione che tenga conto della normativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6161 del 5 luglio 1996
«Ad eccezione di particolari ipotesi (come nel rito del lavoro, ovvero nei riti ad esso legislativamente equiparati e specialmente disciplinati), l'esistenza della sentenza civile è determinata dalla sua pubblicazione mediante deposito nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1619 del 26 gennaio 2005
«Ne consegue che è suscettibile di provvisoria esecuzione una sentenza costitutiva di una servitù ex art. 1051 (o 1052) c.c., allorché contenga tutti gli elementi identificativi in concreto della servitù, sia pure con rinvio alla consulenza tecnica...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3759 del 20 aprile 1996
«Né tale soluzione comporta la sussistenza di profili di incostituzionalità, atteso che il diritto degli eredi della parte deceduta nel lasso di tempo intercorrente fra la chiusura della discussione e la pubblicazione della sentenza è pienamente...»