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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10428 del 21 ottobre 1998
«Presupposto essenziale per l'esercizio dell'azione surrogatoria è la qualità di creditore e, quindi, la sussistenza di un credito certo, pur se sottoposto a termine o condizione. Conseguentemente non è legittimato ad agire in surrogatoria chi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15400 del 28 giugno 2010
«Nel caso di acquisto di un immobile successivamente alla trascrizione sullo stesso del pignoramento - quindi con atto inopponibile ai creditori pignoranti ed intervenuti - l'acquirente non può intervenire neppure in via adesiva nell'espropriazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4612 del 4 settembre 1985
«Alle udienze fissate per la vendita del bene pignorato è indispensabile la presenza di un soggetto legittimato a promuovere gli atti del processo esecutivo, e, quindi, del creditore procedente o di un creditore intervenuto munito di titolo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2068 del 19 maggio 1977
«La norma di cui all'art. 2929 c.c., la quale stabilisce che le nullità degli atti esecutivi che hanno preceduto la vendita e l'assegnazione non hanno effetti riguardo all'acquirente o all'assegnatario, salvo il caso di collusione con il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3990 del 18 marzo 2003
«In materia di esecuzione di obblighi di fare, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione decide la controversia insorta tra le parti in ordine al contenuto della condanna ha natura di sentenza ed è, quindi, impugnabile con l'appello, ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17688 del 28 luglio 2010
«Le pronunce costitutive che tengono luogo dell'obbligo di concludere un contratto, essendo fonte autonoma di rapporti giuridici, spiegano i loro effetti solo dal momento del loro passaggio in giudicato; ne consegue che - dovendosi prendere in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 567 del 20 febbraio 1976
«L'art. 2939 c.c. configura due ipotesi di legittimazione all'azione di prescrizione da parte di persona diversa dal debitore: a) quella dei creditori della parte, i quali possono, surrogandosi alla parte medesima, opporre al terzo creditore la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 50 del 7 gennaio 2004
«Nell'assicurazione della responsabilità civile, dopo la comunicazione dell'assicurato all'assicuratore, della richiesta del terzo danneggiato o della proposizione da parte dello stesso dell'azione in giudizio, il decorso della prescrizione breve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4184 del 15 marzo 2012
«Il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, celebrato all'estero, non è inesistente per l'ordinamento italiano, ma soltanto inidoneo a produrre effetti giuridici; anche ai sensi dell'art. 12 della Convenzione europea dei diritti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 19 gennaio 2012
«In tema di rappresentanza processuale del minore, l'autorizzazione del giudice tutelare ex art. 320 c.c. è necessaria per promuovere giudizi relativi ad atti di amministrazione straordinaria, che possono cioè arrecare pregiudizio o diminuzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21129 del 28 novembre 2012
«Il conflitto tra il proprietario del fondo servente, cui è assicurata dall'art. 841 c.c. la facoltà di chiusura del fondo, e il titolare della servitù di passaggio è regolato dall'art. 1064, secondo comma, c.c., nel senso di garantire a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4340 del 21 febbraio 2013
«Nell'ipotesi di supercondominio, ciascun condomino, proprietario di alcuna delle unità immobiliari ubicate nei diversi edifici che lo compongono, è legittimato ad agire per la tutela delle parti comuni degli stessi ed a partecipare alla relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5897 del 7 dicembre 1995
«Il «luogo dell'accertamento del reato» che, ai sensi dell'art. 11, comma 2, D.L. 10 luglio 1982, n. 429, convertito in L. 7 agosto 1982, n. 516, determina la competenza per territorio in ordine ai reati previsti dal decreto medesimo in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1299 del 5 febbraio 1996
«In caso di declaratoria di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, ai sensi dell'art. 22, comma 3, c.p.p., con conseguente trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice ritenuto competente, il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1589 del 17 ottobre 2002
«In tema di capacità del giudice, non dà luogo alla nullità prevista dall'art. 178 lett. a) c.p.p. l'inosservanza delle norme riguardanti la procedura per la sostituzione del giudice astenuto, atteso che l'art. 33 comma secondo c.p.p. stabilisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1140 del 16 giugno 1993
«Il magistrato che sia stato oggetto di istanza di ricusazione non è legittimato a impugnare i provvedimenti del giudice della ricusazione emessi a norma degli artt. 41, secondo e terzo comma, e 39 c.p.p., essendo principio fondamentale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5189 del 4 maggio 1994
«Alla sostituzione del giudice, la cui dichiarazione di astensione sia stata accolta, può provvedersi delegando un vice pretore onorario della stessa sede giudiziaria il quale, in quanto legittimato alla supplenza, deve considerarsi magistrato del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6925 del 16 giugno 1995
«Il giudice al quale sia stata presentata richiesta di rimessione del processo, ai sensi degli artt. 45 e 46 c.p.p., non può, perché funzionalmente incompetente, adottare pronuncia alcuna in relazione alla richiesta medesima, ma deve limitarsi a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5148 del 9 novembre 1995
«Il difensore dell'imputato non è legittimato a proporre richiesta di rimessione ai sensi dell'art. 45 c.p.p., non essendo compreso fra i soggetti ai quali la norma espressamente attribuisce la detta facoltà.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7114 del 2 marzo 1999
«Poiché il P.M. «ripete» la sua competenza dal giudice presso il quale esercita le sue funzioni, in difetto di una espressa disposizione in senso contrario, l'organo dell'accusa può esercitare le sue funzioni consultive solo nei procedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 658 del 23 marzo 1994
«Ai fini della decisione sulla proroga della custodia cautelare il giudice deve tener conto della difficoltà delle indagini che il pubblico ministero deve ancora compiere in relazione alla gravità delle indagini cautelari. Tuttavia, mentre la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2245 del 25 settembre 1999
«Il divieto di testimonianza posto dall'art. 62 c.p.p. ha per oggetto le dichiarazioni rese dall'indagato o dall'imputato nel corso del procedimento; detto divieto non sussiste, invece, in ordine a dichiarazioni, aventi anche contenuto confessorio,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5613 del 12 maggio 2000
«In tema di risarcimento del danno, il soggetto legittimato all'azione civile è il danneggiato che non necessariamente si identifica con il soggetto passivo del reato in senso stretto, ma è chiunque abbia riportato un danno eziologicamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 59 del 10 gennaio 1990
«È affidato all'apprezzamento del giudice del merito accertare se l'interesse che l'ente o l'associazione pretende azionare rientri in un collegamento concreto e effettivo col circostanziato ambito d'incidenza del sodalizio, di tal che questo sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10540 del 10 ottobre 1994
«Poiché la pretesa risarcitoria del danno morale ha natura strettamente personale, legittimato attivo alla relativa richiesta, sia in sede giudiziale che stragiudiziale, è soltanto la vittima del reato, e pertanto tale legittimazione non viene...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3529 del 4 dicembre 1997
«Nel reato di abuso d'ufficio la parte offesa è solo la Pubblica Amministrazione in quanto titolare dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice che è costituito dal buon andamento, dalla imparzialità e dalla trasparenza (dell'azione) dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43454 del 3 dicembre 2001
«In tema di azione civile nel giudizio penale, il giudice di appello, in difetto di una specifica richiesta della parte interessata, non è legittimato a mutare il contenuto della pronuncia risarcitoria emessa in primo grado, atteso che egli non può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9058 del 8 marzo 2011
«L'amministratore delegato di una società per azioni è legittimato a costituirsi parte civile in nome della stessa anche in mancanza di una specifica delibera del consiglio di amministrazione, salve le eventuali espresse limitazioni presenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4161 del 22 aprile 1996
«Il difensore di parte civile munito di procura speciale ex art. 76 c.p.p. e di nomina a provvedere alla difesa ex art. 78 lett. c) e art. 100 c.p.p. è depositario sia della legitimatio ad causam, che si identifica con la normale titolarità in capo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30045 del 17 luglio 2003
«L'ordinanza dibattimentale di esclusione della parte civile, a differenza di quella di inammissibilità o di rigetto della richiesta di esclusione avanzata dall'imputato, è sempre e definitivamente inoppugnabile, perché il soggetto danneggiato, una...»