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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2713 del 23 gennaio 2012
«Per la sussistenza della circostanza aggravante di cui all'art 635, secondo comma, n. 5, c.p. occorre la concorrenza di due requisiti: la natura fruttifera delle piante danneggiate e la pluralità delle stesse, ricorrendo altrimenti la fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53139 del 15 dicembre 2016
«Il delitto di estorsione può concorrere con quello di illecita concorrenza con violenza o minaccia, trattandosi di fattispecie differenti, la cui diversità si misura valutando le modalità con cui si esprime l'azione violenta: integra il delitto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4035 del 19 giugno 2009
«Ai sensi dell'art. 1 L. 7 agosto 1990 n. 241, i principi generali di diritto comunitario direttamente ricavabili dal Trattato, o comunque dichiarati dalla Corte di giustizia dell'unione europea, di concorrenza, di parità di trattamento di non...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3944 del 14 agosto 2015
«Va deferita alla Corte di giustizia dell'Unione europea la questione pregiudiziale relativa al dubbio se il principio di proporzionalità che deve guidare il processo di quantificazione delle sanzioni - così come affermato dall’art. 49 della Carta...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 3 del 3 marzo 2008
«Il privato che aspira ad una risposta sollecita all'istanza presentata non ha interesse allo svolgimento corretto dell'azione amministrativa, ma desidera eliminare le incertezze in ordine alla realizzabilità o meno di una propria iniziativa.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6133 del 29 ottobre 2018
«I criteri di aggiudicazione nell'ambito di una gara pubblica sono finalizzati a garantire la possibilità di una concorrenza effettiva tra i partecipanti e sono accompagnati da specifiche finalizzate a consentire la verifica delle informazioni...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 2583 del 8 novembre 2018
«Non contrasta con il riparto delle competenze tra Stato e Regioni la legge della Regione Piemonte che prevede lo svolgimento di un servizio di interesse generale, ricadente nell'esercizio delle funzioni tipiche dell'ente regionale (inerenti...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 108 del 16 gennaio 2017
«La giurisprudenza della Corte di Giustizia ha chiarito che, se in linea generale i bisogni non aventi carattere industriale o commerciale si caratterizzano di norma per il fatto di non trovare una adeguata "risposta" nell'offerta degli operatori...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4014 del 28 settembre 2016
«E' nulla la clausola statutaria che ha previsto un indifferenziato diritto di prelazione (anche) in favore dei soci privati, in assenza del previo, necessario esperimento di una procedura ad evidenza pubblica, (nonché gli ulteriori atti che vi...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 435 del 17 gennaio 119
«Il principio di rotazione costituisce uno dei precipitati del principio di non discriminazione richiamato all'ultimo periodo del c. 1 della L. n. 281 del 1991 trova eco nella giurisprudenza. E' stato infatti affermato che "anche nell'art. 30, 1...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1525 del 5 marzo 2019
«L'obbligo di applicazione del principio di rotazione negli affidamenti sotto-soglia è volto a tutelare le esigenze della concorrenza in un settore nel quale è maggiore il rischio del consolidarsi, ancor più a livello locale, di posizioni di...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 751 del 30 gennaio 2019
«La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all'amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente,...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1491 del 4 marzo 2019
«La scelta della stazione appaltante circa la sud- divisione in lotti di un appalto pubblico, deve costituire una decisione che deve essere funzionalmente coerente con il complesso degli interessi pubblici e privati coinvolti dal procedimento di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3755 del 4 giugno 2019
«In materia di procedura negoziata ex art. 63 del D.Lgs. n. 50/2016, non necessita di specifica motivazione l'opzione di escludere l'affidatario uscente dal novero degli operatori invitati alla procedura, non trattandosi di una scelta di carattere...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3110 del 26 giugno 2017
«È illegittimo il bando di gara a procedura aperta per l'affidamento di servizi professionali a supporto delle attività della CONSIP di alcuni di servizi, individuati come: (i) advisory strategico; (ii) implementazione operativa delle iniziative...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3520 del 28 maggio 2019
«Al fine di assicurare la trasparenza delle procedure e la parità di trattamento degli offerenti, le modifiche sostanziali apportate alle disposizioni essenziali di un contratto di concessione di servizi costituiscono una nuova aggiudicazione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4125 del 31 agosto 2017
«L'art. 164, c. 2, del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, prevede l'applicabilità anche alle concessioni delle previsioni del titolo II del codice (e, quindi anche dell'art. 36), sulla base di una valutazione di compatibilità. Del resto, anche nell'art....»
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Corte costituzionale, sentenza n. 239 del 11 novembre 2016
«È dichiarato costituzionalmente illegittimo - per violazione dell'art. 117, secondo comma, lett. e) e m), Cost. - l'art. 17, commi 3 e 4, della legge della Regione Puglia 16 aprile 2015, n. 24 (Codice del Commercio), che prevede apposite...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1835 del 28 marzo 2013
«La sub concessione di aree all'interno dell'aeroporto, che costituisce un titolo legislativamente ammesso per attribuire la disponibilità e comunque l'utilizzo del sedime aeroportuale, svolta da una società con veste privatistica, è espressione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 189 del 19 gennaio 2010
«L'attività amministrativa, cui gli art. 22 e 23 L. n. 241 del 1990 correlano il diritto d'accesso, ricomprende non solo quella di diritto amministrativo, ma anche quella di diritto privato posta in essere dai soggetti gestori di pubblici servizi...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sentenza n. 202 del 19 marzo 1991
«La giurisprudenza comunitaria ha fatto leva proprio sul principio di proporzionalità onde giustificare una deroga alla concorrenza, legittimandone la previsione qualora, in rapporto alla fattispecie esaminata, il comportamento posto in essere...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, sentenza n. 360 del 14 giugno 2011
«Le disposizioni del diritto dell'Unione in materia di intese, e, in particolare, il regolamento (CE) dei Consiglio 16 dicembre 2002, n. 1/2003, concernente l'applicazione delle regole di concorrenza di cui agli articoli 101 TFUE e 102 TFUE, non...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5782 del 24 novembre 2014
«La competenza funzionale inderogabile attribuita al Tar Lombardia, sede di Milano, sugli atti emessi dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas, esercita vis attractiva in caso di connessione con l'impugnativa anche di provvedimenti di altro...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Piemonte, Sez. V, sentenza n. 1266 del 14 settembre 2017
«Come stabilito nelle Linee Guida del 2010 al paragrafo 4.8 “Poiché la fissazione di un prezzo di trasferimento non è una scienza esatta, non sarà sempre possibile determinare un unico prezzo di libera concorrenza corretto; invece, come è indicato...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1551 del 6 marzo 2019
«La controversia avente ad oggetto il provvedimento con il quale l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (c.d. AGCM) ha ravvisato nei comportamenti tenuti da un gruppo d'imprese gli estremi di un'intesa restrittiva della concorrenza è...»
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Consiglio di Stato, Sez. Comm. Spec., sentenza n. 988 del 29 maggio 1998
«È ammissibile il ricorso straordinario al capo dello Stato contro un provvedimento inibitorio di pubblicità ingannevole, emesso dall'autorità garante della concorrenza e del mercato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50094 del 6 novembre 2018
«Ai fini della configurazione del delitto previsto dall'art. 513-bis cod. pen., sono da qualificare atti di concorrenza illecita tutti quei comportamenti coercitivi connotati da violenza o minaccia, esplicati nell'esercizio di attività commerciali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50084 del 6 novembre 2018
«Ai fini della configurazione del delitto previsto dall'art. 513-bis cod. pen., sono da qualificare atti di concorrenza illecita tutti quei comportamenti coercitivi connotati da violenza o minaccia, esplicati nell'esercizio di attività commerciali,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38551 del 13 agosto 2018
«Integra il delitto di cui all'art. 513-bis cod. pen. qualunque comportamento violento o minatorio posto in essere nell'esercizio di attività imprenditoriale al fine di acquisire una posizione dominante non correlata alla capacità operativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37520 del 10 settembre 2019
«Ai fini dell'integrazione del reato di concorrenza illecita ex art. 513-bis cod. pen. non è necessario che i comportamenti ivi contemplati siano diretti nei confronti dell'imprenditore concorrente, non essendo tale caratteristica espressamente...»