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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11967 del 16 maggio 2013
«Qualora le parti, nello stipulare un contratto di affitto di azienda, abbiano espressamente disciplinato le sorti del contratto di locazione dell'immobile nel quale è esercitata l'azienda, trova applicazione la disciplina della locazione, che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7141 del 21 marzo 2013
«Sebbene la legge non imponga al lavoratore parasubordinato un dovere di fedeltà, tuttavia il dovere di correttezza della parte in un rapporto obbligatorio (art. 1175 c.c.) e il dovere di buona fede nell'esecuzione del contratto (art. 1375 c.c.)...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 555 del 12 gennaio 2012
«L'elemento oggettivo del reato di illecita influenza sull'assemblea - art. 2636 c.c. nel testo introdotto dalla L. n. 61 del 2000 - è integrato da qualsiasi operazione che artificiosamente consenta di alterare la formazione delle maggioranze...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33385 del 29 agosto 2012
«Il soggetto che assuma, in base alla disciplina prevista dall'art. 2639 cod. civ., la qualifica di amministratore "di fatto", essendo tenuto ad impedire ex art. 40, comma secondo, c.p. le condotte illecite riguardanti l'amministrazione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18664 del 30 ottobre 2012
«La scrittura privata, una volta intervenuto il riconoscimento o un equipollente legale di questo, è assistita da una presunzione di veridicità per quanto attiene alla riferibilità di essa al suo sottoscrittore, sicché la difformità tra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6501 del 26 aprile 2012
«I libri contabili che il datore di lavoro privato è obbligato a tenere, cioè il libro matricola e il libro paga, previsti dagli artt. 20 e 21 del d.p.r. n. 1124 del 1965 (sostituiti dal libro unico del lavoro ai sensi dell'art. 39 del d.l. n. 112...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7285 del 22 marzo 2013
«L'art. 2710 cod. civ., il quale dispone che i libri bollati e vidimati nelle forme di legge, quando sono regolarmente tenuti, possono fare prova tra gli imprenditori per i rapporti inerenti all'esercizio dell'impresa, trova applicazione anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 14836 del 4 settembre 2012
«La forma scritta dell'intimazione o richiesta di adempimento, necessaria per la costituzione in mora del debitore, e, quindi, per la interruzione della prescrizione, non osta, in difetto di espressa limitazione, all'ammissibilità della prova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10986 del 9 maggio 2013
«La vendita con patto di riscatto o di retrovendita stipulata fra il debitore ed il creditore, ove determini la definitiva acquisizione della proprietà del bene in mancanza di pagamento del debito garantito, è nulla per frode alla legge, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12462 del 21 maggio 2013
«Un contratto preliminare di compravendita può incorrere nel divieto del patto commissorio, sanzionato dall'art. 2744 cod. civ., ove risulti l'intento primario delle parti di costituire con il bene promesso in vendita una garanzia reale in funzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16084 del 21 settembre 2012
«In caso di fallimento del contribuente, il privilegio generale sui mobili del debitore, riconosciuto dall'art. 2752, terzo comma, c.c., ai crediti dello Stato per le imposte, le pene pecuniarie e le sopratasse dovute secondo le norme relative...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7433 del 14 maggio 2012
«L'art. 2751 bis n. 3 c.c., nel testo introdotto dall'art. 2 della legge n. 426 del 1975, nell'accordare il privilegio generale sui mobili alle provvigioni ed indennità derivanti dal rapporto di agenzia, trova applicazione anche se il creditore che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13301 del 26 luglio 2012
«Il privilegio generale mobiliare per i crediti tributari degli enti locali è volto ad assicurare agli enti medesimi la provvista dei mezzi economici necessari per l'adempimento dei loro compiti istituzionali, sicché l'espressione "legge per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7405 del 11 maggio 2012
«Il giudicato implicito su di una questione pregiudiziale rispetto ad altra, di carattere dipendente, su cui si sia formato il giudicato esplicito esterno, deve escludersi allorché la prima abbia ad oggetto un antecedente giuridico non necessitato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15249 del 12 luglio 2011
«Non hanno effetto nei confronti del curatore del fallimento, che subentri nella posizione del creditore pignorante ex art. 107 legge fall., gli atti di alienazione di beni sottoposti a pignoramento, applicandosi il disposto dell'art. 2913...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7409 del 11 maggio 2012
«L'accoglimento della domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, avente per oggetto il trasferimento della proprietà di cosa determinata, postula che l'attore esegua la sua prestazione, o ne faccia offerta nei modi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8686 del 10 aprile 2013
«In tema di contratto preliminare di compravendita ed in ipotesi di fallimento del promittente alienante, il diritto del curatore di sciogliersi dal contratto, sancito dall'art. 72 legge fall. (nel testo, vigente "ratione temporis", anteriore alle...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14230 del 5 giugno 2013
«Il reclamo ex art. 22 legge fall. può avere efficacia interruttiva della prescrizione, atteso che l'atto di costituzione in mora non è soggetto a forma solenne, essendo sufficiente che il creditore manifesti e porti a conoscenza legale del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8348 del 5 aprile 2013
«Il diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli e derivante da fatto illecito considerato dalla legge come reato, nel caso di costituzione di parte civile nel processo penale e di estinzione del reato per morte del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11941 del 13 luglio 2012
«Il diritto di credito dell'Amministrazione finanziaria in relazione a tributi e sanzioni, quando sia stato accertato con sentenza passata in giudicato, si prescrive nel termine ordinario di dieci anni, anche se per esso la legge preveda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2276 del 14 febbraio 2003
«In caso di notificazione a mezzo del servizio postale, la disposizione dell'art. 7, terzo comma, legge n. 890 del 1982, secondo cui, nell'assenza del destinatario e in mancanza delle altre persone indicate nel secondo comma, la consegna del piego...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1011 del 25 maggio 2000
«In virtù del principio tempus regit actum, ai procedimenti di riesame svoltisi prima dell'entrata in vigore della legge 8 agosto 1995, n. 332, non si applicano le disposizioni da questa introdotte modificative dei commi 5 e 10 dell'art. 309 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 335 del 8 maggio 1998
«Ai fini della qualificazione di un atto giuridico processuale deve aversi riguardo alla volontà che risulta espressa dall'atto e alla caratterizzazione sia formale che sostanziale del medesimo. (Nell'affermare il principio la Corte di cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 639 del 17 maggio 1993
«Il procedimento disciplinato dagli artt. 309, 310 e 311 c.p.p. introduce, nel corso delle indagini preliminari o nel processo di cognizione, una fase incidentale rivolta alla immediata tutela della sfera di libertà individuale. Consegue che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 978 del 26 aprile 1995
«In applicazione del principio costituzionale di riserva di legge in materia di libertà personale e di quelli di legalità e tassatività che presiedono all'istituto della decadenza in tema di esercizio del diritto di impugnazioni, deve escludersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11278 del 23 ottobre 1991
«Con riguardo alla sentenza del tribunale che rigetti l'opposizione alla dichiarazione di fallimento, previa affermazione della competenza, il ricorso per regolamento (facoltativo) di competenza deve essere proposto prima del decorso del termine...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39915 del 26 novembre 2002
«Anche dopo le modificazioni alla disciplina dell'udienza preliminare introdotte dalla legge 16 dicembre 1999, n. 479, al giudice investito della richiesta di riesame di una misura cautelare personale la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45246 del 24 novembre 2003
«La facoltà, riconosciuta al tribunale del riesame dall'art. 309, nono comma, c.p.p., di utilizzare ulteriori elementi per la decisione è subordinata alla duplice condizione che tali elementi, i quali se documentati, assumono la qualità di atti del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3910 del 29 settembre 1999
«In tema di misure cautelari personali, nel caso in cui l'indagato, internato o detenuto fuori dalla circoscrizione del giudice, abbia fatto richiesta di esser sentito, si verifica sospensione dei termini previsti dal comma decimo dell'art. 309...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 131 del 18 marzo 1997
«Il tribunale del riesame può confermare il provvedimento restrittivo anche per motivi diversi da quelli addotti dal giudice, ma tale potere confermativo non può essere esercitato nel caso in cui il provvedimento risulti radicalmente nullo. In...»