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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13803 del 7 novembre 2001
«In tema d'imposta sui redditi, l'art. 2, comma 2, D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917 individua, perché sussista la residenza fiscale nello Stato, tre presupposti, indicati in via alternativa: il primo, formale, rappresentato dall'iscrizione nelle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8049 del 22 luglio 1995
«...vivesse con i figli in altro comune, presso il cui ufficio di stato civile aveva presentato dichiarazione di trasferimento, e nel quale il ricorrente medesimo aveva indirizzato cartoline ai figli qualche tempo dopo la presentazione del ricorso).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9236 del 7 giugno 2012
«La disciplina dello scioglimento del matrimonio contratto a norma del codice civile e quella della cessazione degli effetti civili conseguenti alla trascrizione del matrimonio celebrato con rito religioso è identica nei presupposti e negli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9085 del 6 giugno 2003
«Pur essendo venuta meno, in via generale, l'obbligatorietà della presenza del pubblico ministero nelle cause di riconoscimento di sentenze straniere per effetto dell'abrogazione dell'art. 796, ultimo comma, c.p.c. ad opera dell'art. 73 della legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1590 del 3 febbraio 2012
«I provvedimenti emessi dal presidente del tribunale, in forza degli artt. 11 e 12 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile, nell'espletamento della sua funzione di nomina e di sorveglianza sull'attività compiuta dai liquidatori di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24867 del 21 novembre 2014
«L'art. 228 della legge 19 maggio 1975, n. 151, di riforma del diritto di famiglia, nel prevedere che, a partire dal 15 gennaio 1978, rimanessero esclusi dall'applicazione del regime legale della comunione i beni dei coniugi già uniti in matrimonio...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17175 del 14 agosto 2020
«La procura "ad nubendum" costituisce uno strumento sostitutivo della simultanea presenza degli sposi avanti all'Ufficiale dello stato civile e di manifestazione del consenso alle nozze, che interviene tramite la volontà manifestata dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24798 del 8 ottobre 2008
«...e non sopperisce al difetto di annotazione nei registri dello stato civile, che non ammette deroghe o equipollenti, restando irrilevante la conoscenza che i terzi abbiano acquisito altrimenti della costituzione del fondo. (Rigetta, App.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27854 del 12 dicembre 2013
«...e non sopperisce al difetto di annotazione nei registri dello stato civile, che non ammette deroghe o equipollenti, restando irrilevante la conoscenza che i terzi abbiano acquisito altrimenti della costituzione del fondo. (Rigetta, Trib.»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 12545 del 10 maggio 2019
«...di annotazione nei registri dello stato civile, che non ammette deroghe o equipollenti, restando irrilevante la conoscenza che i terzi abbiano acquisito altrimenti della costituzione del fondo. (Rigetta, CORTE D'APPELLO FIRENZE, 07/06/2013)»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3038 del 8 luglio 1977
«Tutti gli effetti della sentenza di divorzio - sia quelli personali che quelli patrimoniali - si producono tra le parti, i loro eredi o aventi causa, dal momento del suo passaggio in giudicato, secondo i principi generali contenuti negli artt 2908...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28277 del 6 novembre 2018
«Il procedimento camerale di rettificazione degli atti dello stato civile si conclude con una sentenza contro la quale sono esperibili gli ordinari mezzi di impugnazione ad opera esclusivamente della parte soccombente e non anche, pertanto, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5411 del 25 febbraio 2019
«L'indegnità a succedere prevista dall'art. 463 c.c., pur essendo operativa "ipso iure", non è rilevabile d'ufficio, ma deve essere dichiarata su domanda dell'interessato, atteso che essa non è uno "status" del soggetto, né un'ipotesi di incapacità...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22192 del 14 ottobre 2020
«In tema di successione legittima, il rapporto di parentela con il "de cuius", quale titolo che, a norma dell'art. 565 c.c., conferisce la qualità di erede, deve essere provato tramite gli atti dello stato civile. Tuttavia, ove essi manchino o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23630 del 6 novembre 2009
«Il Massimario della Corte Suprema di Cassazione non ha proceduto alla massimazione in quanto la presente sentenza ribadisce principi già espressi nella sentenza di Cassazione Civile n. 26575/2007, RV600958 (Cassa senza rinvio, App. Napoli,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4836 del 23 febbraio 2021
«Qualora sia in discussione la legittimità da parte della Chiesa e degli enti ecclesiastici dell'uso "iure privatorum" di beni soggetti, ex art. 831 c.c. alle norme del codice civile - in quanto non diversamente disposto dalle leggi speciali che li...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2149 del 28 gennaio 2009
«In tema di distanze fra le costruzioni, le prescrizioni del piano regolatore, atto complesso risultante dal concorso della volontà del Comune e della Regione, acquistano efficacia di norme giuridiche integrative del codice civile solo con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2563 del 2 febbraio 2009
«Le prescrizioni dei piani regolatori generali e degli annessi regolamenti comunali edilizi, che disciplinano le distanze nelle costruzioni anche con riguardo ai confini, sono integrative del codice civile, sicché il giudice, in applicazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13624 del 19 maggio 2021
«Le norme degli strumenti urbanistici che prescrivono le distanze nelle costruzioni o come spazio tra le medesime o come distacco dal confine o in rapporto con l'altezza delle stesse, ancorché inserite in un contesto normativo volto a tutelare il...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 26270 del 18 ottobre 2018
«In tema di distanze legali nelle costruzioni, le prescrizioni contenute nei piani regolatori e nei regolamenti edilizi comunali, essendo dettate, contrariamente a quelle del codice civile, a tutela dell'interesse generale a un prefigurato modello...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 2661 del 5 febbraio 2020
«Le prescrizioni dei piani regolatori generali e degli annessi regolamenti comunali edilizi che disciplinano le distanze nelle costruzioni, anche con riguardo ai confini, sono integrative del codice civile ed hanno, pertanto, valore di norme...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22589 del 16 ottobre 2020
«In tema di distanze fra le costruzioni, le prescrizioni del piano regolatore, atto complesso risultante dal concorso della volontà del Comune e della Regione, acquistano efficacia di norme giuridiche integrative del codice civile solo con...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 29644 del 28 dicembre 2020
«Le norme sulle distanze tra le costruzioni, integrative di quelle contenute nel codice civile, devono essere applicate indipendentemente dalla destinazione dello spazio intermedio che ne risulti e non trovano deroga con riguardo alle prescrizioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2877 del 9 febbraio 2007
«E siccome fonte primaria della disciplina di siffatti consorzi, specie per quel che riguarda l'ordinamento interno e l'amministrazione, è l'accordo delle parti sancito nell'atto costitutivo, nessun ostacolo giuridico è ravvisabile negli artt. 1105...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 598 del 31 maggio 1988
«...dell'art. 956 c. c., nella parte in cui non prevede il divieto di proprietà separata delle piantagioni anche in relazione a situazioni esistenti al momento dell'entrata in vigore dell'attuale codice civile, in riferimento agli art. 41 e 42 cost.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3727 del 12 novembre 1968
«Il procedimento previsto nell'art. 59 disp. att. cod.civ., pur essendo regolato da una norma contenuta tra le disposizioni per l'attuazione del libro terzo del codice civile, non riguarda tutti i casi di nomina di amministratore previsti nel...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23659 del 6 novembre 2006
«La presente massima esprime lo stesso principio di Cassazione civile - Sentenza n. 16462 del 2002, rv. 558649. (Cassa con rinvio, Comm. Trib. Reg. Trieste, 15 Maggio 2000)»
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Corte costituzionale, sentenza n. 373 del 14 novembre 2008
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 10, comma 1, lettera c ), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, sollevata in relazione all'art. [[n3cost]] Cost., nella parte in cui esclude la deducibilità dal reddito complessivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 587 del 14 gennaio 2019
«L'istituto dell'immemorabile, non più applicabile ai rapporti privatistici in quanto abrogato dal codice civile del 1865 e non richiamato in vigore dall'attuale codice civile, è invece operante nei rapporti di diritto pubblico e in particolare in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3487 del 6 febbraio 2019
«In tema di usucapione, l'assolvimento dell'onere probatorio gravante su chi invoca l'acquisto a titolo originario della proprietà, pur dovendo essere apprezzato con particolare rigore, è comunque soggetto alla regola della "preponderanza...»