-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4872 del 27 maggio 1996
«Nel contratto di agenzia, la clausola di esclusiva, in difetto di diverse, specifiche, pattuizioni, ha un ambito di efficacia coincidente con l'oggetto del mandato, con la conseguenza che gli affari non ricompresi tra quelli che l'agente deve...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6093 del 30 maggio 1991
«Il diritto di esclusiva costituisce un elemento naturale, non già essenziale, del contratto di agenzia, sicché esso può essere validamente oggetto di deroga ad opera della volontà delle parti, deroga che può desumersi anche in via indiretta,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5822 del 7 dicembre 1978
«Il concetto di «zona» nel cui ambito l'agente assume stabilmente l'incarico di promuovere, per conto del preponente, la conclusione di contratti (art. 1742 c.c.) ha unicamente un significato territoriale geografico, riferentesi all'ambito nel...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1442 del 16 aprile 1975
«I1 diritto di esclusiva, a qualunque negozio giuridico acceda (agenzia, somministrazione, vendita, ecc.), non implica necessariamente il divieto, a carico del preponente, del somministrante, comunque del concedente, di concludere affari...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10774 del 7 giugno 2004
«In tema di contratti di agenzia, la regola stabilita dall'Accordo economico collettivo del 19 dicembre 1979 per i contratti stipulati a partire dal gennaio 1980, in base alla quale le parti individuali sono obbligate, senza possibilità di deroga,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 469 del 15 gennaio 2003
«In tema di rappresentanza processuale dell'agente di assicurazione, si deve distinguere a seconda che vi sia o meno conferimento di poteri rappresentativi, nel senso che, se il conferimento vi è, la rappresentanza deriva dal relativo atto e, a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8110 del 25 luglio 1995
«Atteso che l'agente non ha la facoltà di riscuotere i crediti del preponente, salvo che questi gli abbia (espressamente) conferito tale incarico (art. 1744 c.c.), qualora l'originaria stipulazione del contratto di agenzia preveda la facoltà...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3309 del 27 marzo 1991
«Con riferimento alla disciplina legale del contratto di agenzia, ove l'incarico di riscuotere crediti del preponente sia previsto fin dall'inizio nella convenzione regolatrice del rapporto, il compenso per tale attività deve presumersi compreso...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10728 del 10 maggio 2006
«Ai sensi dell'art. 1746 c.c. è imposto all'agente di tutelare gli interessi del preponente e di agire con lealtà e buona fede nell'esecuzione dell'incarico. Tuttavia, tale norma non impedisce all'agente — così come al subagente — vincolato da un...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17254 del 28 agosto 2004
«In tema di rapporto di agenzia con una società di leasing, fra gli obblighi dell'agente vi è quello di promuovere la conclusione di un affare giuridicamente ed economicamente conforme allo schema contrattuale che, per il leasing , presuppone la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21445 del 12 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, il preponente, in forza dell'art. 1749 c.c., non soltanto nella sua vigente formulazione, ma anche in quella antecedente alla novella recata dall'art. 4 del D.L.vo n. 65 del 1999, è tenuto ad agire con correttezza e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5467 del 2 maggio 2000
«Anche in base alla normativa di attuazione della direttiva comunitaria 86/653 (del 18 dicembre 1986) sugli agenti di commercio indipendenti e, in particolare, alla disciplina dettata dall'art. 1748 c.c., nel testo di cui al D.L.vo 15 febbraio...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1153 del 4 febbraio 1998
«In tema di contratto di agenzia, l'indennità suppletiva di clientela ha origine e disciplina esclusivamente collettiva, essendo stata introdotta dall'AEC 18 dicembre 1974 e conservata dagli accordi successivi, tutti con natura ed efficacia...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 422 del 18 gennaio 1991
«Nel rapporto di agenzia il preponente non è obbligato a concludere e ad eseguire tutti i contratti proposti dall'agente, perché ciò comporterebbe un'eccessiva ed inammissibile limitazione dell'iniziativa economica e della libertà di organizzazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 925 del 9 febbraio 1990
«Il diritto dell'agente di commercio alla provvigione ed i limiti di tale diritto in caso di mancata esecuzione dei contratti da lui procurati trovano specifica e completa regolamentazione negli artt. 1748 e 1749 c.c., oltre che nelle...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 401 del 17 gennaio 1980
«Ai fini del diritto alla provvigione spettante all'agente non rileva il luogo in cui il contratto sia stato formalmente concluso od eseguito bensì quello in cui il contratto sia stato promosso o avrebbe potuto essere promosso per essere ivi la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14767 del 15 novembre 2000
«Qualora un contratto di agenzia contenga una clausola secondo cui il conto provvigionale si intende approvato se non contestato entro trenta giorni, l'approvazione dell'estratto conto preclude l'impugnabilità della validità e dell'efficacia dei...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3718 del 14 aprile 1987
«A norma dell'art. 1748 c.c., l'agente ha diritto alla percentuale contrattualmente stabilita sull'importo effettivamente versato dal cliente e percepito dal preponente, in relazione agli affari procurati dall'agente stesso comunque conclusi nella...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1175 del 5 maggio 1973
«L' art. 36 Costituzione vale ed opera in quei rapporti di lavoro che implicano un orario ed una prestazione continua ed esclusiva: esso non può dunque invocarsi nel rapporto di agenzia, da parte dell'agente per prospettare una situazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14968 del 7 luglio 2011
«Nel giudizio promosso dall'agente contro la ditta preponente per l'accertamento del suo diritto al pagamento di provvigioni sugli affari conclusi, egli ha l' onere di provare i fatti costitutivi della sua pretesa, ovvero gli affari da lui...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18586 del 5 settembre 2007
«L'art. 1748 c.c., nel testo modificato dall'art. 2 del D.L.vo n. 303 del 1991, ha riconosciuto il diritto dell'agente di esigere che gli siano fornite tutte le informazioni, in particolare un estratto dei libri contabili, necessarie per verificare...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10063 del 9 ottobre 1998
«Nel giudizio promosso dall'agente contro la ditta preponente per l'accertamento del suo diritto al pagamento di provvigioni dirette ed indirette sugli affari conclusi, è legittimo l'ordine di esibizione delle scritture contabili impartito dal...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4887 del 14 maggio 1998
«In materia di contratto di agenzia, in caso di conclusione da parte del mandante, a seguito di iniziative dell'agente e con l'assistenza del medesimo nel momento della stipulazione, di un contratto di concessione di vendita in esclusiva nella zona...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4504 del 20 maggio 1997
«È nulla ai sensi dell'art. 1356 c.c., risolvendosi in una condizione meramente potestativa, tale da far venir meno l'efficacia vincolante dell'intero contratto, la clausola del contratto di agenzia con la quale il proponente si riservi in ogni...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 600 del 26 gennaio 1996
«In tema di contratto di agenzia, il preponente che, essendosi contrattualmente riservata la facoltà di concludere affari diretti anche nella zona assegnata all'agente, suggerisca alla clientela di preferire l'acquisto diretto invece che per il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3056 del 11 aprile 1990
«In tema di contratto di agenzia, la disposizione dell'art. 1748, secondo comma c.c. - a norma della quale la provvigione è dovuta anche in caso di affari conclusi direttamente dal preponente e destinati ad avere esecuzione nella zona riservata...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2749 del 27 marzo 1996
«Al rapporto di agenzia compiutamente regolato dalla disciplina contrattuale efficace erga omnes (D.P.R. 16 gennaio 1961, n. 145, di recepimento dell'accordo 20 giugno 1956), non può farsi applicazione analogica dell'art. 1736 c.c. secondo il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6741 del 14 giugno 1991
«Ove nel contratto di agenzia sia stata pattuita la garanzia dello «star del credere» senza la previsione a tale titolo di un supplemento di provvigione, l'agente ha comunque diritto per l'assunzione di detta garanzia ad un corrispettivo che il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3466 del 8 aprile 1987
«Nel rapporto di agenzia, il patto cosiddetto dello «star del credere» non consente di trasferire sull'agente il rischio di impresa oltre la misura del 20%, prevista dall'art. 6 dell'accordo collettivo 20 giugno 1956, reso efficace erga omnes con...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 842 del 5 febbraio 1985
«L'agente che impegna la società preponente, di cui ha la rappresentanza, in atti di vendita con acquirenti fittiziamente indicati, trattenendo per sé le merci costituenti oggetto di dette vendite, resta debitore del relativo prezzo nei confronti...»