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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 312 del 30 gennaio 1976
«L'art. 699 c.p.c., prescrivendo che nel caso di richiesta di accertamento tecnico preventivo avanzata in corso di giudizio, il giudice provveda con ordinanza, esclude che in tal caso si possa provvedere anche con decreto, che è previsto, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 240 del 17 gennaio 1966
«Deve ritenersi conforme al rito il provvedimento reso dalla corte di appello sull'istanza di istruzione preventiva, proposta anteriormente alla impugnazione del lodo arbitrale, qualora, nelle more, tale impugnazione sia stata proposta. Per tal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23693 del 9 novembre 2009
«L'acquisizione della relazione di accertamento tecnico preventivo tra le fonti che il giudice di merito utilizza per l'accertamento dei fatti di causa non deve necessariamente avvenire a mezzo di un provvedimento formale, bastando anche la sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1134 del 29 gennaio 1993
«Il giudice di merito, davanti al quale sia invocato un precedente accertamento tecnico preventivo, ha il potere-dovere, ai sensi dell'art. 698, ultimo comma, c.p.c., di esercitare il controllo sull'esistenza o meno delle condizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9836 del 8 ottobre 1990
«L'art. 698 c.p.c., non prescrive, ai fini della produzione in giudizio delle prove assunte in sede di istruzione preventiva, un formale provvedimento che ne dichiari l'ammissibilità, onde tali prove devono ritenersi ammesse per il fatto stesso che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 852 del 6 febbraio 1985
«Ai fini dell'assunzione e della efficacia delle prove assunte in sede di istruzione preventiva non occorre che intervenga un formale provvedimento che dichiari l'ammissibilità delle prove stesse, potendo questa risultare indirettamente dal fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14187 del 29 maggio 2008
«Il provvedimento col quale il giudice affermi o neghi la propria competenza per territorio a provvedere sull'istanza di accertamento tecnico preventivo a fini conciliativi, proposta ai sensi dell'art. 696 bis c.p.c., non ha alcuna efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19254 del 14 settembre 2007
«Il provvedimento emesso dal presidente del tribunale col quale viene ammessa la consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite (art. 696 bis c.p.c.) non è suscettibile di ricorso per cassazione per violazione delle norme sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14301 del 20 giugno 2007
«Il provvedimento di ammissione della consulenza tecnica preventiva di cui all'art. 696 bis c.p.c. ha carattere provvisorio e strumentale e non natura decisoria e definitiva. Tale, carattere, pertanto, non viene meno in considerazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2145 del 11 maggio 1989
«Ai sensi dell'art. 26 della L. n. 11 del 1971, alla sezione specializzata agraria, sono riservati i provvedimenti di istruzione preventiva, in riferimento ai giudizi ad essa devoluti, anche nel caso dell'eccezionale urgenza di cui all'art. 693,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 950 del 16 gennaio 2013
«L'art. 691 c.p.c., in tema di inosservanza del provvedimento del giudice, riguarda la sola disciplina dei procedimenti di denuncia di nuova opera e di danno temuto, e non è pertanto applicabile in ipotesi di mancata esecuzione di un'ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1779 del 12 febbraio 1993
«Nel procedimento di denuncia di nuova opera, il provvedimento reso dal pretore, ai sensi dell'art. 691 c.p.c., ove venga dedotta l'inosservanza di ordine cautelare in precedenza impartito, non ha carattere decisorio, e non è quindi impugnabile con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6410 del 12 dicembre 1980
«Qualora, dopo che il pretore abbia emesso l'ordinanza sospensiva della nuova opera, il giudizio di merito sia stato instaurato dinanzi al tribunale competente, il potere di emettere l'ordinanza di riduzione in pristino ex art. 691 c.p.c., spetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3552 del 7 dicembre 1972
«Con l'opposizione al decreto ingiuntivo, che emette il pretore al termine o nel corso dell'esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare (o dell'esecuzione dei provvedimenti immediati emessi nelle procedure nunciatorie e possessorie, o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3193 del 21 ottobre 1972
«Nei procedimenti di denunzia di nuova opera e di danno temuto, contro il provvedimento del pretore che ordina la rimessione al pristino stato, per inadempienza all'ordine di sospensione dei lavori in corso, e non contiene una pronuncia implicita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1036 del 17 maggio 1967
«L'ordinanza con la quale il giudice, ai sensi dell'art. 691 c.p.c., dispone, nei procedimenti di denuncia di nuova opera e di danno temuto, l'immediata riduzione in pristino a spese della parte che ha contravvenuto all'ordine di sospensione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5078 del 11 giugno 1987
«Il sequestro (c.d. liberatorio) delle somme o delle cose che il debitore mette a disposizione del creditore per la propria liberazione può essere disposto ai sensi dell'art. 687 c.p.c. quando sia controverso l'obbligo o il modo di pagamento o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7218 del 5 agosto 1997
«Gli artt. 2901 c.c. e 671 c.p.c. non prescrivono che il provvedimento di sequestro conservativo debba contenere, tra l'altro, l'indicazione dell'ammontare del credito per il quale la misura cautelare viene autorizzata (anche se un eccesso nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4536 del 21 maggio 1997
«L'istanza di revoca del sequestro conservativo dietro cauzione, di cui all'art. 684 c.p.c., pur ricollegandosi alla misura cautelare in precedenza concessa, apre un autonomo procedimento, di modo che resta soggetta, ove presentata nel vigore della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10254 del 1 dicembre 1994
«La revoca del sequestro conservativo dietro prestazione di idonea cauzione (nella specie il giudice istruttore, nel revocare il sequestro, ha imposto la prestazione di fidejussione assicurativa), costituendo un provvedimento di mera...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4574 del 8 agosto 1979
«Il provvedimento con il quale il giudice istruttore «revochi» il sequestro conservativo, richiamando l'art. 684 c.p.c., e disponga la prosecuzione dell'istruzione e del giudizio «anche per la convalida» del sequestro medesimo, non ha natura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2440 del 3 luglio 1979
«Il provvedimento di cui all'art. 684 c.p.c., — costituendo essenzialmente una conversione e non una revoca vera e propria del sequestro e non implicando il riconoscimento della legittimità di quest'ultimo, ma rappresentando soltanto una misura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9687 del 14 settembre 1995
«Il provvedimento col quale il giudice, in caso di deterioramento delle cose sequestrate, ne ordina, ai sensi dell'art. 685 c.p.c., la vendita nei modi stabiliti per le cose pignorate, — non essendo definitivo e non avendo carattere decisorio — non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 321 del 18 gennaio 1982
«Seppure il ricorso per cassazione di cui all'art. 111 della Costituzione è ammesso contro le sentenze — ancorché dichiarate non impugnabili — le quali decidono sull'opposizione agli atti esecutivi, un siffatto rimedio non è estensibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17471 del 28 luglio 2009
«In tema di esecuzione di sequestro conservativo dei crediti, ove il provvedimento sia stato autorizzato dal Presidente della Sezione regionale della Corte dei conti, sussiste la giurisdizione del tribunale ordinario a ricevere la dichiarazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8391 del 27 maggio 2003
«In tema di esecuzione del sequestro conservativo dei crediti, la previsione di cui all'art. 678 c.p.c. — secondo la quale il giudizio relativo all'accertamento dell'obbligo del terzo resta sospeso sino all'esito di quello sulla convalida del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22860 del 30 ottobre 2007
«Nel caso in cui i beni pignorati detenuti dal creditore terzo costituiscono oggetto di sequestro giudiziario va applicata, ai fini della sua esecuzione, la disciplina di cui agli artt. 677, 605 e 211 c.p.c. Ne consegue che, laddove il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9729 del 27 settembre 1993
«Ai fini dell'autorizzazione (e della convalida) del sequestro giudiziario, la necessità di provvedere alla conservazione e alla custodia dei beni sui quali deve eseguirsi la misura cautelare, sussiste quando lo stato di fatto esistente in pendenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8679 del 24 agosto 1990
«Il divieto di esecuzione nei giorni festivi, previsto per il sequestro conservativo sui mobili dall'art. 678 c.p.c. che dichiara applicabile le norme del pignoramento (art. 519, contenente il divieto), non è previsto dall'art. 677 per l'esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9692 del 17 luglio 2001
«Nel sequestro giudiziario, il custode — anche se non è legittimato a chiedere l'accertamento della titolarità di un diritto reale sul bene sequestrato, essendo la sua legittimazione correlata a situazioni sorte nel corso della sua amministrazione...»