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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34427 del 20 luglio 2018
«In tema di esecuzione di pene detentive brevi, a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale (v. C. Cost. n. 41 del 2018) dell'art. 656, comma 5, cod. proc. pen., il giudice dell'esecuzione ha il dovere di esaminare la domanda del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40151 del 7 settembre 2018
«In tema di esecuzione, è rilevabile anche di ufficio dalla Corte di cassazione la preclusione processuale che, ai sensi dell'art. 606, comma secondo, cod. pen., determina la inammissibilità dell'istanza meramente reiterativa di una domanda già...»
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Cassazione civile, sentenza n. 530 del 14 marzo 1949
«Le sentenze che pronunciano sulle opposizioni agli atti esecutivi sono sottratte ad ogni impugnativa diversa del regolamento di competenza, e pertanto non possono essere impugnate nemmeno con l'istanza per revocazione.»
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Cassazione civile, sentenza n. 2319 del 31 luglio 1951
«Se il tribunale abbia con unica sentenza deciso due cause riunite, una attinente ad appello contro sentenza del pretore, ed altra ad istanza di revocazione contro precedente sentenza dello stesso tribunale emessa in primo grado, la sentenza...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1318 del 29 aprile 1954
«Quando il giudice, anche senza che sia proposta l'eccezione, rileva o nega l'esistenza di un giudicato, si ha una situazione strettamente analoga a quella nella quale egli si pronunzi sulla eccezione. I vizi eventuali della sentenza, compreso...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1067 del 16 aprile 1955
«Quando sono state emesse in grado diverso più sentenze, l'istanza di revocazione deve essere proposta contro quella emessa nel grado superiore.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2422 del 5 luglio 1958
«Il carattere sanzionatorio e, nel contempo, di mezzo di prevenzione e di riparazione patrimoniale, insito nella norma di cui all'art. 120 c.p.c. — secondo la quale il giudice, ad istanza di parte, può ordinare l'inserzione nei giornali di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2158 del 14 ottobre 1961
«I giudizi sui rendiconti in sede cautelare ed esecutiva, a differenza dei rendiconti come oggetto di domanda autonoma, sono sottratti alla decisione del collegio, essendo il giudice istruttore (cioè l'organo singolo che ha disposto il sequestro) a...»
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Cassazione civile, sentenza n. 517 del 14 febbraio 1968
«Il principio in base al quale il giudice del merito, quando riconosce esatte le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, non è tenuto ad esprimere le particolari ragioni del suo convincimento non può valere quando lo stesso consulente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1187 del 24 aprile 1974
«Le spese di custodia delle cose oggetto di sequestro giudiziario ed il compenso al custode rientrano fra quelle concernenti gli atti necessari del processo – che, a norma dell'art. 90 c.p.c., devono essere anticipate dalla parte a carico della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1335 del 17 marzo 1978
«La circostanza che uno o più componenti il collegio giudicante, ancorché costituenti la maggioranza, abbiano già in precedenza conosciuto della causa come magistrati, non può determinare nullità della sentenza per vizio attinente alla costituzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1733 del 12 aprile 1978
«Il provvedimento di conversione del pignoramento — pur essendo un atto esecutivo, suscettibile, in quanto tale, di opposizione ex art. 617 c.p.c. — è pur sempre revocabile e modificabile dal giudice dell'esecuzione sino a che non abbia avuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2355 del 14 maggio 1978
«La prelazione del creditore ipotecario, ritualmente ammesso al passivo fallimentare, si estende automaticamente, e, quindi, anche in difetto di un'espressa istanza in tal senso del creditore medesimo, ai frutti civili prodotti dall'immobile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5096 del 8 novembre 1978
«L'ordinanza con la quale il pretore, giudice dell'esecuzione, dichiari «non luogo a provvedere» su un'istanza di assegnazione di credito pignorato, integra un atto del procedimento esecutivo, ancorché anomalo importando un rinvio sine die del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6067 del 18 dicembre 1978
«Il deposito dei documenti che, a norma del capoverso dell'art. 567 c.p.c., debbono accompagnare l'istanza di vendita, costituisce un onere del creditore per l'ulteriore svolgimento del processo esecutivo, e, pertanto, la mancanza di tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1464 del 9 marzo 1979
«Le somme di denaro, appartenenti ad un ente pubblico territoriale, fanno parte del patrimonio indisponibile dell'ente medesimo e, conseguentemente, non possono essere assoggettate ad esecuzione forzata su istanza del privato creditore, solo quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2541 del 3 maggio 1979
«In tema di vendita di beni del fallimento, poiché le disposizioni del codice di rito, relative al processo di esecuzione, trovano applicazione solo in quanto compatibili con le specifiche norme che regolano il procedimento concorsuale (art. 105...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2701 del 11 maggio 1979
«Il giudice dell'impugnazione non può provvedere d'ufficio alla correzione degli errori materiali esistenti nella sentenza di primo grado — gravata di appello — in quanto il procedimento di correzione al pari di ogni altro procedimento, richiede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 34 del 5 gennaio 1979
«A norma del combinato disposto degli artt. 395 e 398 c.p.c. nel giudizio di revocazione il giudice è soggetto all'iniziativa delle parti solo per quel che attiene all'indicazione dei motivi dedotti, intesi, questi, come fatti posti a fondamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 374 del 18 gennaio 1979
«La domanda di correzione dell'errore materiale, non essendo diretta alla riforma della sentenza, non deve necessariamente formare oggetto di uno specifico motivo di gravame, o di appello incidentale, ma può essere proposta al giudice d'appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5167 del 8 settembre 1980
«Nella querela di falso proposta in via principale l'istruzione della causa va condotta nei modi ordinari ai sensi degli artt. 187 e 188 c.p.c. e pertanto l'ordine di esibizione in giudizio di un documento, di cui il giudice ritenga necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6495 del 15 dicembre 1980
«La tardività del deposito dell'istanza di trasmissione del fascicolo d'ufficio del procedimento di merito, in quanto non effettuato, unitamente a quello del ricorso per cassazione, nel termine perentorio di venti giorni dalla notificazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 843 del 6 febbraio 1980
«In caso di rinvenimento di documenti decisivi, è inammissibile, a norma del secondo comma dell'art. 398 c.p.c., l'istanza di revocazione ove manchi l'indicazione del giorno del rinvenimento dei documenti che si esibiscono; né tale data può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3421 del 25 maggio 1981
«La disposizione dell'art. 905 c.c., secondo cui per l'apertura di vedute dirette verso il fondo del vicino occorre osservare la distanza di un metro e mezzo, va posta in relazione con l'art. 873 dello stesso codice, che prescrive una distanza non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5231 del 12 ottobre 1982
«L'ammissibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, che sia diretto a contestare la giurisdizione del giudice adito limitatamente a domanda cautelare inserita nel processo di merito (nella specie, istanza di sospensione dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5405 del 18 ottobre 1982
«Il giudice d'appello può provvedere alla correzione degli errori materiali presenti nella sentenza impugnata su istanza della parte interessata, senza che occorra all'uopo la proposizione di appello incidentale.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6363 del 25 novembre 1982
«Il ricorso al giudice ordinario, per ottenere, anche con azione di nunciazione, o con altra istanza rivolta a conseguire provvedimenti cautelari ed urgenti, una pronuncia che imponga alla P.A. un determinato comportamento, attivo o passivo, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6637 del 4 dicembre 1982
«La possibilità di spostamento del dies a quo del termine di cinque giorni dal compimento del singolo atto, entro il quale va proposta l'opposizione agli atti esecutivi, e del suo differimento al momento in cui viene compiuto un atto esecutivo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6653 del 6 dicembre 1982
«Qualora la causa, relativamente alla quale sia stata presentata istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, anziché essere sospesa, venga decisa nel merito con sentenza passata in giudicato, il regolamento medesimo deve essere dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 848 del 12 febbraio 1982
«Poiché nella domanda di convalida di sfratto per morosità — ed in quella conseguente di risoluzione del rapporto di locazione per inadempimento del conduttore — deve ritenersi implicita l'istanza di rilascio dell'immobile oggetto del contratto,...»