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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6994 del 24 marzo 2010
«Il giudice di legittimità provvede d'ufficio sulla cassazione della sentenza impugnata con o senza rinvio o decidendo nel merito, secondo che il vizio riscontrato rientri nelle ipotesi previste dagli artt. 382, 383 o 384, secondo comma, ult....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16577 del 5 agosto 2005
«La mancata segnalazione, da parte del giudice, di una questione sollevata d'ufficio che comporti nuovi sviluppi della lite non presi in considerazione dalle parti, modificando il quadro fattuale, determina nullità della sentenza per violazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21542 del 12 agosto 2008
«La designazione del giudice di rinvio, operata dalla Corte di Cassazione a seguito dell'annullamento della sentenza impugnata, attribuisce al detto giudice una competenza funzionale ratione materiae che non può essere modificata dal giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5087 del 27 febbraio 2008
«La sentenza che dispone il rinvio a norma dell'art. 383, primo comma, c.p.c. (cosiddetto rinvio proprio o prosecutorio ), contiene una statuizione di competenza funzionale nella parte in cui individua l'ufficio giudiziario davanti al quale dovrà...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 731 del 15 ottobre 1999
«Il principio dell'alterità del giudice di rinvio, sancito dall'art. 383 c.p.c. ed inteso a tutela dell'imparzialità del giudice e della funzionalità del giudizio, deve ritenersi rispettato non solo quando la causa venga rinviata dopo la cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1462 del 30 gennaio 2003
«...c.p.c., resta viziato l'intero procedimento e si impone, in sede di giudizio per cassazione, l'annullamento, anche di ufficio, delle pronunce emesse e il rinvio della causa al giudice di prime cure a norma dell'art. 383, ultimo comma, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7243 del 29 marzo 2006
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, l'omesso avviso dell'inizio delle operazioni del consulente, da effettuarsi ai sensi dell'art. 91 disp. att. c.p.c., configura un caso di nullità relativa, che la parte interessata è onerata a far valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9690 del 18 giugno 2003
«Il giudice del giudizio di rinvio deve provvedere, anche d'ufficio, alla regolamentazione delle spese relative a tutte le fasi del giudizio di merito, secondo il principio della soccombenza da rapportare unitariamente all'esito finale della causa;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 88 del 8 gennaio 2004
«In tema di procedimento civile, la consulenza tecnica d'ufficio — che può costituire fonte oggettiva di prova tutte le volte che opera come strumento di accertamento di situazioni di fatto rilevabili esclusivamente attraverso il ricorso a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1093 del 19 gennaio 2005
«...invio. Il ricorso e il decreto di fissazione della udienza di prima comparizione delle parti sono notificati di ufficio alle parti (art. 23, commi secondo e nono, legge n. 689 del 1981). Pertanto, nel caso in cui sia notificato il solo avviso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2581 del 9 marzo 1998
«...alcuni soltanto degli eredi della parte defunta, il giudice di rinvio deve ordinare anche d'ufficio, a pena di nullità, l'integrazione del contraddittorio, in applicazione degli stessi principi sopra richiamati, nei confronti dei coeredi restanti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7536 del 27 marzo 2009
«Nel caso in cui l'atto di citazione in riassunzione in sede di rinvio contenga l'indicazione di un termine a comparire più breve rispetto a quello legale, il giudice del rinvio è tenuto, in assenza di costituzione del convenuto, a rilevare...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2435 del 5 settembre 1963
«Nel giudizio di rinvio la estinzione del processo non può essere dichiarata di ufficio dal giudice ma deve essere eccepita dalla parte nella comparsa di risposta che è il primo scritto difensivo.»
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Cassazione civile, sentenza n. 2308 del 2 settembre 1966
«Il giudice è tenuto ad accertare d'ufficio se le domande di revocazione per dolo, o per rinvenimento di documenti decisivi, siano state proposte nel termine stabilito dalla legge a pena di inammissibilità, a meno che l'indagine si appalesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1975 del 27 aprile 1978
«...sentenza impugnata con ricorso per cassazione elide l'interesse delle parti a conseguire una pronuncia sul ricorso medesimo, e, pertanto, comporta cessazione della materia del contendere, rilevabile, anche d'ufficio, dalla Corte di cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14087 del 19 giugno 2006
«...di conciliazione e divenendo irrilevante, in quanto estraneo alla sfera di controllo del lavoratore, il momento in cui l'ufficio provinciale del lavoro provveda a comunicare al datore di lavoro la convocazione per il tentativo di conciliazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 15 maggio 2006
«...lavoro prima del termine di sessanta giorni previsto dalla legge, ovvero che il lavoratore provveda autonomamente a notificargli tale richiesta, senza attendere la comunicazione dell'ufficio, onde evitare il rischio del maturarsi della decadenza.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5311 del 10 marzo 2006
«...dall'assicurato per conseguire prestazioni previdenziali o assistenziali), opera lo specifico istituto dell'improcedibilità di cui all'art. 443 c.p.c., improcedibilità rilevabile d'ufficio, peraltro, solo nella prima udienza di discussione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20153 del 18 ottobre 2005
«Il quarto comma dell'art. 7 della legge n. 604 del 1966 - che disponeva la sospensione del termine di sessanta giorni, di cui all'art. 6, dal giorno della richiesta del tentativo di conciliazione all'ufficio provinciale del lavoro e della massima...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12858 del 3 settembre 2003
«La conciliazione in sede sindacale prevista dall'art. 411, terzo comma c.p.c, presuppone che l'accordo sia raggiunto con un'ffettiva assistenza del lavoratore da parte di esponenti della propria organizzazione sindacale cioè di quella alla quale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 44 del 7 gennaio 2003
«...rituale ed il lodo era impugnabile, ai sensi dell'art. 828, c.p.c., innanzi al tribunale quale giudice d'appello per le controversie di lavoro e, dopo l'istituzione dell'ufficio del giudice unico di primo grado, innanzi alla Corte d'Appello.»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3111 del 29 febbraio 2012
«...del Consorzio autostrade siciliane svolgevano la propria attività di esazione, ritenuto decisivo a radicare la competenza, con conseguente irrilevanza della sede centralizzata dell'ufficio di gestione amministrativa dei rapporti di lavoro).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11831 del 6 agosto 2002
«...del giudice nella cui circoscrizione ha sede l'ufficio al quale il dipendente è addetto, deve essere inteso nel senso che la individuazione del foro speciale per le controversie dei dipendenti pubblici ha carattere esclusivo e non concorrente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1480 del 13 febbraio 1991
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 117 del 1990, che ha dichiarato la parziale illegittimità dell'art. 23 della L. 17 maggio 1985, n. 210, istitutiva dell'Ente Ferrovie dello Stato, la competenza territoriale in ordine alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 811 del 8 febbraio 1986
«Nel rito del lavoro la competenza per territorio ha carattere inderogabile, comminando l'art. 413 c.p.c. la nullità delle clausole derogative della competenza stessa e l'art. 428 c.p.c. consentendo al giudice di rilevare l'incompetenza per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9344 del 26 aprile 2011
«Nel rito del lavoro, l'erronea indicazione nel ricorso introduttivo dell'ufficio giudiziario adìto non è causa di nullità, poiché il deposito dell'atto nella cancelleria ed il decreto di fissazione dell'udienza di discussione escludono che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13467 del 13 settembre 2003
«Nel rito del lavoro, l'atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dall'opponente, che ha la veste sostanziale di convenuto, deve avere il contenuto della memoria difensiva ai sensi dell'art. 416 c.p.c. e, quindi, l'opponente deve compiere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 30 del 3 gennaio 1986
«L'omessa indicazione dell'organo rappresentativo di una società nel ricorso al pretore secondo il rito del lavoro (art. 414 c.p.c.), non è causa di nullità dell'atto a meno che non renda assolutamente dubbia l'individuazione del soggetto evocato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 871 del 6 febbraio 1985
«...domicilio nel luogo ove ha sede l'autorità giudiziaria presso la quale il giudizio è in corso al caso in cui il professionista eserciti il suo ufficio in un giudizio che si svolge fuori della circoscrizione del tribunale cui egli è assegnato.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1115 del 14 febbraio 1983
«Qualora la parte, a norma dell'art. 414 c.p.c., abbia eletto domicilio presso la cancelleria del giudice adito, la ricezione degli atti che devono essere alla stessa notificati, non è compito esclusivo del cancelliere, ma ben può essere effettuata...»