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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20829 del 21 agosto 2018
«I rilievi delle parti alla consulenza tecnica di ufficio, ove non integrino eccezioni di nullità relative al suo procedimento, come tali disciplinate dagli artt. 156 e 157 c.p.c., costituiscono argomentazioni difensive, sebbene non di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 735 del 6 marzo 1969
«...completa soddisfazione in una di esse, sicché ove sia accertato che il credito sia stato effettivamente soddisfatto in sede di distribuzione, in una delle procedure, viene meno senz'altro l'effetto di tutte le altre parallele collocazioni.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1834 del 30 marzo 1979
«...alla società nella sede effettiva, attesa la sua equiparazione a quella legale. (Nella specie l'atto era stato consegnato ad un dipendente della società, addetto alla sala macchine, il quale si trovava provvisoriamente negli uffici della società).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5397 del 18 agosto 1983
«...di cui all'art. 697 c.p.c., ma è necessaria l'effettiva partecipazione delle parti per un reale e concreto contraddittorio ovvero allorché la relazione del consulente sia stata ritualmente acquisita agli atti senza opposizione delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 239 del 11 gennaio 1994
«In tema di notificazione a società di capitali, la circostanza che la sede legale non risulti coincidere con la sede effettiva comporta — ove quest'ultima sia ignota e non sia possibile procedere nei confronti del legale rappresentante, come...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5689 del 24 maggio 1995
«...quella di cui all'art. 362 c.p.c. – decorre dalla notificazione della decisione fatta nel domicilio eletto per il giudizio, con la conseguente inidoneità a fare decorrere tale termine dalla notifica effettuata presso la sede effettiva dell'ente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6520 del 9 giugno 1995
«...risulti in corso di causa (anche a seguito dei chiarimenti forniti dalla parte in sede di libero interrogatorio, integrati da idonea prova documentale) che essa è stata effettivamente apposta dalla persona investita del potere di rappresentanza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10660 del 29 novembre 1996
«Il Presidente del tribunale adito a norma dell'art. 814 c.p.c. per la liquidazione degli onorari degli arbitri, ne deve adeguare la misura all'importanza dell'opera da essi effettivamente prestata, rimanendogli preclusa ogni indagine, ancorché in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10972 del 10 dicembre 1996
«Il carattere «chiuso» del giudizio di rinvio, come delineato dall'art. 394 c.p.c., preclude di sollevare in esso le questioni effettivamente rilevabili, e non rilevate, in sede di cassazione, non anche quelle la cui rilevabilità sia rimasta su un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5985 del 3 luglio 1997
«...invece inidonea a tal fine una notifica eseguita presso lo studio del medesimo legale (salvo che questa, in quanto effettuata a mani proprie del professionista, non raggiunga lo scopo di una conoscenza effettiva dell'atto da parte del medesimo).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6248 del 23 giugno 1998
«Il permanere del dubbio interpretativo circa la effettiva volontà dei contraenti impone, come corretta opzione interpretativa, la dichiarazione della irritualità dell'arbitrato, tenuto conto del carattere del tutto eccezionale dell'arbitrato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13426 del 2 dicembre 1999
«In sede di decisione – successivamente al 2 giugno 1999 – sull'istanza di regolamento di competenza d'ufficio sollevata da un pretore del lavoro, adito in riassunzione, relativamente ad una controversia, sulla quale il tribunale, originariamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15001 del 21 novembre 2000
«...dalle parti nella iniziale stipulazione del contratto non è determinante, stante la idoneità, nei rapporti di durata, del comportamento delle parti ad esprimere sia una diversa effettiva volontà contrattuale, sia una nuova diversa volontà.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2048 del 23 febbraio 2000
«...doglianze, ciò che, tra l'altro, rende possibile in sede di legittimità valutare la rilevanza e decisività delle stesse, ed accertare se nella decisione impugnata il giudice abbia effettivamente omesso di motivare anche implicitamente sul punto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 431 del 15 gennaio 2000
«Ai fini dell'attribuzione della qualifica di dirigente per l'espletamento di fatto delle relative mansioni ex art. 2103 c.c., spetta al lavoratore che rivendichi tale qualifica l'onere di dimostrare le mansioni effettivamente svolte, nonché la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11289 del 28 agosto 2001
«...la effettiva conoscenza, da parte del creditore dello stato di insolvenza del debitore, in quanto elemento positivo dell'azione revocatoria, non può essere ravvisata per il fatto che la ignoranza di tale insolvenza sia colpevole. (Omissis).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12259 del 20 agosto 2002
«Nel caso in cui venga invece in contestazione l'interpretazione del contenuto o dell'ampiezza della domanda, tali attività integrano un tipico accertamento in fatto, insindacabile in cassazione salvo che sotto il profilo della correttezza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13607 del 17 settembre 2002
«Il diritto dell'arbitro di ricevere il pagamento dell'onorario sorge per il fatto di avere effettivamente espletato l'incarico, senza che, nella sommaria procedura di liquidazione apprestata dall'art. 814 c.p.c., esperibile allorché il lodo sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14680 del 16 ottobre 2002
«La legittimazione a proporre il ricorso per cassazione o a resistervi spetta per il solo fatto di avere assunto la qualità di parte nel giudizio di merito conclusosi con la decisione impugnata, indipendentemente dall'effettiva titolarità del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16445 del 3 novembre 2003
«Il principio secondo cui è consentito al giudice di appello, ai sensi dell'art. 437 c.p.c., ammettere prove precostituite, come quelle documentali, trova un contemperamento e un limite nel carattere effettivamente nuovo che la documentazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6390 del 1 aprile 2004
«In sede di accertamento tecnico preventivo l'individuazione delle cause e dell'entità del danno lamentato, disposta contra legem dal giudice o effettuata d'iniziativa del consulente, deve considerarsi tamquam non esset poiché, pure in mancanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11962 del 8 giugno 2005
«...tale cessazione non è deducibile nel giudizio di rinvio in quanto avrebbe dovuto dedursi avanti alla Corte di cassazione, sia perché la suddetta contestazione del conduttore esclude che ricorra un'effettiva cessazione della materia del contendere.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1489 del 25 gennaio 2005
«...o formale della sede legale, restando irrilevanti in ogni caso i trasferimenti della sede legale non accompagnati dal reale trasferimento del centro propulsore dell'impresa o contestuali alla effettiva cessazione dell'attività dell'impresa stessa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21350 del 4 novembre 2005
«Nel caso in cui tra due o più parti sussista conflitto di interessi – attuale, ovvero anche virtuale, nel senso che appaia potenzialmente insisto nel rapporto tra le medesime, i cui interessi risultino, in astratto, suscettibili di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18661 del 29 agosto 2006
«Qualora con il ricorso per cassazione si sollevino censure che comportino l'esame di un regolamento comunale, è necessario – in virtù del principio di autosufficienza del ricorso stesso – che le norme del regolamento invocate siano interamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2817 del 8 febbraio 2006
«L'art. 68 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, nel prevedere che l'art. 17, commi 132 e 133 della legge 15 maggio 1997, n. 127 s'interpreta nel senso che il conferimento ai cosiddetti «ausiliari del traffico» delle funzioni di prevenzione ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3368 del 16 febbraio 2006
«...25, comma 1, della legge n. 218 del 1995, spetta al giudice del luogo in cui si è perfezionato il procedimento di costituzione della società stabilire, in conformità al proprio ordinamento, quale sia in concreto la sede effettiva della società.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7079 del 28 marzo 2006
«...di più parti e non che tale situazione sia effettivamente esistente, poiché l'integrità del contraddittorio è imposta proprio in funzione del legittimo svolgimento del processo ai fini dell'accertamento dell'esistenza o meno di detta situazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6721 del 12 marzo 2008
«In tema di dichiarazione di fallimento, il termine da assegnare al debitore perché compaia in camera di consiglio in sede di istruttoria non è rigidamente predeterminato e la sua congruità è affidata all'equo apprezzamento del giudice, dovendosi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1805 del 8 febbraio 2012
«L'art. 6, comma 2, della tariffa forense allegata al d.m. 5 ottobre 1994, n. 585, secondo cui, in sede di liquidazione degli onorari professionali a carico del cliente, "può aversi riguardo al valore effettivo della controversia, quando esso...»