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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5150 del 23 maggio 1998
«...Cost., atteso che la perentorietà del termine non determina alcuna compressione del diritto di difesa dell'appellante incidentale, trovando una sua giustificazione nella necessità di salvaguardia dei diritti di difesa dell'appellante principale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10686 del 14 dicembre 1994
«...autonomamente dedotta come motivo di gravame e che assume rilievo, ai fini dell'impugnazione solamente se abbia arrecato alla parte un pregiudizio processuale che abbia inciso sulla competenza, sul regime delle prove o sui diritti di difesa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3747 del 29 marzo 1995
«...non comporta alcuna nullità, sempreché detto deposito avvenga almeno dieci giorni prima della nuova udienza di discussione, conformemente al disposto del terzo comma dell'articolo citato e senza pregiudizio, quindi, del diritto di difesa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2746 del 17 aprile 1986
«...che, in sede d'appello, la sua inosservanza può incidere sulla validità della consulenza solo quando, non essendo il deposito avvenuto almeno dieci giorni prima della nuova udienza di discussione, vi sia stata violazione del diritto di difesa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4620 del 10 maggio 1999
«...in qualunque stato del procedimento rimanendo validi gli atti compiuti salvo che la mancata adozione del rito speciale non abbia causato un concreto pregiudizio alle parti riguardo al regime delle prove ed all'esercizio del diritto di difesa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6706 del 15 maggio 2001
«...in particolare, per le nullità delle notificazioni l'art. 160 c.p.c. prevede la loro sanatoria con il raggiungimento dello scopo o se non sono dedotte dalla parte interessata in prima istanza o difesa successiva all'atto o alla notifica di esso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18366 del 6 agosto 2010
«...cui ha ricevuto l'avviso di fissazione di udienza, ex art. 569, primo comma, c.p.c., ma deve proporre istanza di estinzione nella sua prima difesa successiva al verificarsi del fatto estintivo, ovvero nell'udienza per la fissazione della vendita.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3969 del 27 novembre 1975
«...tra quelle regolate dall'art. 14 c.p.c., il quale fa riferimento, ai fini della competenza per valore, alla somma indicata o al valore dichiarato dall'attore, salve le contestazioni che, al riguardo, il convenuto faccia nella sua prima difesa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13080 del 14 luglio 2004
«...della causa ma, come per il rito ordinario, deve essere fissata una successiva, apposita udienza di trattazione ex art. 183 c.p.c., la cui fissazione è posta a tutela del diritto di difesa delle parti ed ha natura tendenzialmente inderogabile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18203 del 3 luglio 2008
«...tale circostanza basta ad escludere qualsiasi contrasto sia col diritto di difesa di cui all'art. 24 Cost., sia col principio di parità dei litiganti sancito dall'art. 111 Cost. e dall'art. 6 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17371 del 17 novembre 2003
«Pertanto, nel caso di opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto il pagamento di forniture, spetta a chi fa valere tale diritto fornire la prova del fatto costitutivo, non potendo la fattura e l'estratto delle scritture contabili, già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12880 del 4 giugno 2009
«...dei provvedimenti di rilascio, si rivela funzionale - nel caso dell'opposizione tardiva - proprio alle esigenze di difesa della parte intimata, consentendole di ottenere, anche nel corso del periodo feriale, la sospensione dell'esecuzione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 986 del 7 febbraio 1996
«...(peraltro relativa e quindi sanabile se non dedotta nella prima difesa o udienza successiva), ma solo se quella inosservanza abbia effettivamente comportato, con riguardo alle circostanze del caso concreto, un pregiudizio del diritto di difesa.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16908 del 9 aprile 2004
«I presupposti essenziali della legittima difesa — scriminante ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima; mentre la prima deve concretarsi in un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9695 del 29 luglio 1999
«La legittima difesa presuppone un'aggressione ingiusta ed una reazione legittima; la prima deve concretarsi nel pericolo attuale di un'offesa che, se non neutralizzata tempestivamente, sfocerebbe nella lesione del diritto, la seconda comporta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8509 del 29 luglio 1992
«L'esimente della legittima difesa non può essere negata in base al rilievo che il soggetto non si sia avvalso della possibilità di evitare, mediante l'allontanamento, un'aggressione ancora solo ipotetica, che aveva il semplice timore di subire,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 672 del 18 gennaio 1990
«In tema di legittima difesa, sebbene la norma di cui all'art. 52, c.p. non richieda esplicitamente che l'agente non debba essersi posto volontariamente nella situazione di pericolo, solo una situazione di pericolo non volontariamente causato e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3200 del 15 marzo 2000
«L'esimente della legittima difesa non è applicabile allorché il soggetto non agisce nella convinzione, sia pure erronea, di dover reagire a solo scopo difensivo, ma per risentimento o ritorsione contro chi ritenga essere portatore di una qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3257 del 22 marzo 1991
«La legittima difesa putativa postula i medesimi presupposti di quella reale, con la sola differenza che nella prima la situazione di pericolo non sussiste obiettivamente, ma è supposta dall'agente a causa di un erroneo apprezzamento dei fatti....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8999 del 3 ottobre 1997
«I presupposti essenziali della legittima difesa — scriminante ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima; mentre la prima deve concretarsi in un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45425 del 15 dicembre 2005
«I presupposti essenziali della legittima difesa sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima: mentre la prima deve concretarsi nel pericolo attuale di un'offesa che, se non neutralizzata tempestivamente, sfocia nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13309 del 18 marzo 2004
«...di omicidio. La Corte ha rigettato il ricorso dell'imputato diretto ad ottenere l'applicazione dell'esimente prevista dall'art. 51 c.p. confermando che le dichiarazioni dell'imputato non avevano alcuna rilevanza ai fini del diritto di difesa).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5574 del 13 maggio 1998
«...modo, a suo carico, la falsa accusa di omicidio. La Cassazione, ha riformato la sentenza dei giudici di merito, che avevano ritenuto le dichiarazioni non esorbitanti dal diritto di difesa, affermando, invece, la sussistenza del reato di calunnia).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7000 del 21 febbraio 2002
«...e, quindi, prima della instaurazione del procedimento; ciò in quanto tutti gli atti funzionali all'esercizio del diritto di difesa, anche se precedenti l'apertura del procedimento, devono esser ricondotti al principio della immunità giudiziale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6989 del 4 luglio 1986
«Il diritto di difesa — anche in relazione al profilo specifico concernente il suo esercizio da parte del patrocinante — è tra quelli al quale l'ordinamento giuridico riconosce il più alto ambito di espansione onde consentire la effettiva...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 17794 del 22 luglio 2013
«...diritto di difesa non esiga, secondo quanto prevede l'art. 38, ultimo comma, c.p.c., un'eventuale istruzione di natura sommaria "in limine litis", se del caso anche non documentale, diretta a chiarire il contenuto di quanto già risulta dagli atti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14792 del 30 giugno 2014
«...con il suo intervento non investe la regolarità del contraddittorio, ma solo le modalità di audizione dello straniero, per cui deve essere eccepita dalla parte interessata non oltre la prima istanza o difesa successiva alla stessa audizione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14376 del 8 luglio 2005
«Nel caso di riunione di un procedimento civile ordinario soggetto al rito previsto per i giudizi iniziati dopo il 30 aprile 1995 ad altro procedimento introdotto prima di tale data, anche ammettendo, in via di ipotesi, che tale riunione abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17023 del 12 novembre 2003
«...comunque, un'agevole individuazione di quanto l'attore richiede e delle ragioni per cui lo fa, o se, viceversa, tale da rendere effettivamente difficile, in difetto di maggiori specificazioni, l'approntamento di una precisa linea di difesa).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 890 del 29 gennaio 1992
«...di nullità della sentenza se non abbia in concreto pregiudicato il diritto di difesa della parte assente, privandola della possibilità concreta di ampliare il thema decidendum o di opporre eccezioni in senso proprio o in ordine alla competenza.»