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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10785 del 28 giugno 2012
«Siccome l'acquiescenza alla sentenza costituisce atto dispositivo del diritto di impugnazione e quindi, indirettamente, del diritto fatto valere in giudizio, la relativa manifestazione di volontà, oltre ad essere inequivoca, deve necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15538 del 20 giugno 2013
«Ai sensi dell'art. 2731 c.c., l'efficacia probatoria della confessione postula che essa sia resa da persona capace di disporre del diritto cui i fatti confessati si riferiscono, ossia da persona che abbia la capacità e la legittimazione ad agire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10955 del 19 maggio 2014
«Ne consegue che, ove la prescrizione sia maturata in favore di un ente pubblico che l'abbia ritualmente eccepita, il creditore che, a sua volta, ne controeccepisca la rinuncia deve provare anche che il comportamento esplicitante la volontà...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18676 del 4 settembre 2014
«La corte d'appello deve disporre, anche d'ufficio, le restituzioni ex art. 669 novies cod. proc. civ. ove non abbia provveduto il tribunale all'esito dell'accertamento nel merito dell'insussistenza del diritto oggetto di cautela, dovendosi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12758 del 19 giugno 2015
«E manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 295 e 301 cod. proc. civ., per violazione dell'art. 24 Cost., nella parte in cui non prevedono l'ipotesi della cancellazione volontaria del procuratore dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14705 del 29 dicembre 1999
«È configurabile il reato di furto, sussistendo anche il requisito dell'altruità della cosa, qualora un soggetto al quale sia stato fiduciariamente intestato un libretto di deposito bancario, rimasto però in possesso dell'effettivo titolare del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10463 del 14 marzo 2001
«Nell'estorsione c.d. contrattuale o negoziale (nella quale il soggetto passivo viene costretto ad assumere un rapporto negoziale di tipo patrimoniale con lo stesso agente o con terzi) l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è in re ipsa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28153 del 23 giugno 2004
«Il fondo e il sottofondo marini, costituenti la cosiddetta «piattaforma continentale», rientrano tra le cose destinate a pubblica utilità, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 625, n. 7 c.p. in quanto, pur qualificabili come res communis...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7235 del 19 febbraio 2004
«Il momento consumativo del reato, in tal caso, è ravvisabile nel momento dell'apprensione della merce, che si realizza certamente quando l'agente abbia superato la barriera delle casse senza pagare il prezzo, ma anche prima, allorché la merce...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2596 del 22 maggio 2007
«...momento di ricevimento del preavviso di rigetto dell'istanza. Gli interessati, infatti, devono disporre di uno spazio temporale congruo per esercitare in pieno il proprio diritto a contraddire in ordine alla posizione assunta dall'amministrazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6804 del 18 giugno 1993
«L’art. 6 della L. 27 luglio 1978 n. 392, nel disporre che «in caso di separazione personale... nel contratto di locazione succede al conduttore l’altro coniuge, se il diritto di abitare nella casa familiare sia stato attribuito dal giudice a...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6812 del 31 dicembre 2007
«L'art. 6 comma 2, L. 21 luglio 2000 n. 205, nel disporre che le controversie concernenti diritti soggettivi devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo possono essere risolte mediante arbitrato rituale di diritto, ha modificato in senso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3252 del 31 maggio 2011
«Il nuovo codice ha allungato i termini di deposito di documenti e memorie, per meglio garantire lo studio degli atti processuali ad opera del giudice e delle parti ed ha aggiunto l'istituto delle repliche (ammesso dalla precedente prassi);...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 196 del 20 gennaio 2016
«Nel giudizio amministrativo, ove il deposito dei documenti comporti una lesione del diritto di difesa del ricorrente, il giudice può disporre il rinvio dell'udienza a data fissa, nel termine che riterrà congruo rispetto alla rilevazioni sollevate...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1640 del 22 marzo 2010
«Ai sensi dell'art. 36 del R.D. n. 642 del 1907, la facoltà del presidente dell'organo giudicante di disporre l'abbreviazione del termine per la presentazione delle memorie non incontra limiti espliciti. L'abbreviazione del termine a un giorno,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1033 del 19 febbraio 2018
«...accesso e non quello della legittimità dell'atto con cui l'ostensione viene negata. Infatti, il giudice può disporre l'esibizione dei documenti richiesti, ordinando all'amministrazione un tacere pubblicistico, solo se ne sussistono i presupposti.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4050 del 21 agosto 2017
«In tema di diritto dei contratti pubblici la scelta se disporre l'inefficacia del contratto stipulato all'esito di un procedimento illegittimo è in generale rimessa al Giudice, il quale, in particolare: deve valutare il complesso delle circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5798 del 11 giugno 1998
«Il provvedimento con il quale il giudice, nel disporre il rilascio dell’immobile locato, fissa la data dell’esecuzione, ai sensi dell’art. 56 della legge sull’equo canone, non incide sulla data di cessazione del rapporto, che rimane quella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51360 del 26 ottobre 2018
«La competenza territoriale in relazione al reato di cui all'art. 642 cod. pen. si determina nel luogo in cui la richiesta di risarcimento, quale atto unilaterale recettizio, giunge a conoscenza dell'effettivo titolare del diritto patrimoniale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42363 del 15 ottobre 2019
«Competente a disporre la revoca facoltativa della sospensione condizionale della pena ai sensi dell'art. 168, comma secondo, cod, pen. è unicamente il giudice della cognizione e non anche quello dell'esecuzione, trattandosi di provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11700 del 4 novembre 1991
«La mancata rimozione di tali ostacoli, per inerzia dell'obbligato, violando il corrispondente diritto dell'amministrazione di disporre della cosa, costituisce fatto illecito, per l'omissione di un comportamento dovuto, fonte di responsabilità...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 897 del 27 febbraio 2017
«In sede di risarcimento dei danni derivati dall'occupazione di un terreno da parte della P.A., non è richiesta la prova rigorosa della proprietà (c.d. "probatio diabolica"), atteso che oggetto della pretesa azionata è non già il...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4318 del 29 agosto 2013
«L'art. 42-bis T.U. 8 giugno 2001 n. 327, emanato a seguito della declaratoria di illegittimità dell'art. 43 avvenuta con sentenza Corte costituzionale 8 ottobre 2010 n. 293, non elimina il potere discrezionale dell'Amministrazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 6351 del 1 dicembre 2011
«Nell'ipotesi in cui sia realizzata l'opera pubblica ed il giudice amministrativo successivamente annulli gli atti ablatori, l'Amministrazione ai sensi dell'art. 42-bis del D.L. n. 98 del 2011, convertito nella L. n. 2011, valutate le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2689 del 7 febbraio 2007
«La lesione del diritto soggettivo di proprietà è, infatti, rapportabile ad un comportamento materiale dell'amministrazione, tuttavia riconducibile all'avvenuta adozione ed esecuzione della dichiarazione di p.u. e divenuto tale in...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3027 del 8 giugno 2007
«La disciplina contenuta nell'art. 11 comma 1, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, richiede per edificare la "disponibilità" dell'area e implica una relazione qualificata a contenuto reale con il bene (come proprietario, superficiario,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4047 del 17 giugno 2019
«Le circostanze che possono dar luogo alla decadenza dal ruolo elettivo devono essere lette con rigore in ragione del carattere restrittivo della funzione rappresentativa che è proprio della severa misura: a tal fine va dato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 19009 del 17 luglio 2018
«Nel rito del lavoro, la nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione delle ragioni, di fatto e di diritto, sulle quali essa si fonda ricorre allorché...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3071 del 23 maggio 2011
«La domanda del dipendente pubblico volta ad ottenere una retribuzione superiore a quella riconosciuta dalla normativa applicabile non può fondarsi sull'art. 36 Cost., che afferma il principio di corrispondenza della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5588 del 6 marzo 2009
«La devoluzione della controversia alla giurisdizione ordinaria, per effetto della preclusione derivante dalla formazione del giudicato interno sulla relativa questione processuale, non incide in alcun modo sulle altre norme,...»