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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 167 del 20 gennaio 1976
«Il contratto di vendita con riserva di usufrutto è, per sua natura, commutativo e non aleatorio, in quanto le parti possono determinare, sin dal momento della conclusione del negozio, il valore della nuda proprietà, calcolando quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9144 del 28 agosto 1993
«Il prezzo della compravendita deve ritenersi inesistente, con conseguente nullità del contratto per mancanza di un elemento essenziale (artt. 1418 e 1470 c.c.), non nell'ipotesi di pattuizione di prezzo tenue, vile ed irrisorio, ma quando risulti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4786 del 28 febbraio 2007
«In ipotesi di compravendita di costruzione realizzata in difformità della licenza edilizia, non è ravvisabile un vizio della cosa, non vertendosi in tema di anomalie strutturali del bene, ma trova applicazione l'art. 1489 c.c., in materia di oneri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2349 del 23 giugno 1976
«Per l'applicabilità dell'art. 1489 c.c., non è sufficiente rilevare che la cosa compravenduta sia, in conseguenza di oneri o diritti non apparenti, insuscettibile di tutte le possibili forme di utilizzazione che la sua consistenza materiale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2694 del 9 luglio 1975
«Con l' actio minoris , il compratore tende a conseguire una riduzione del prezzo pattuito per l'acquisto della cosa. L'indagine del giudice deve essere, perciò, diretta a determinare il minor prezzo che il compratore avrebbe pagato se avesse...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7385 del 12 dicembre 1986
«La vendita con patto di riscatto o de retrovendendo , ex art. 1500 c.c.; anche se stipulata a scopo di garanzia, sempreché sia vera e reale, non incorre nella sanzione di nullità stabilita per il patto commissorio vietato dagli artt. 1963, 2744...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2041 del 26 giugno 1971
«Nella vendita a prova il contratto non si perfeziona che in caso di esito positivo della prova stessa, con la conseguenza che se l'esito è negativo il compratore può chiedere la dichiarazione di inefficacia del contratto e non già la risoluzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 827 del 29 gennaio 1983
«Nell'ipotesi di vendita «a corpo» si può far luogo alla revisione del prezzo, ai sensi dell'art. 1538 c.c., solo quando la considerazione dell'estensione dell'immobile così come enunciata in contratto abbia concorso a determinare il regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8118 del 20 luglio 1991
«Il contratto con il quale il proprietario di un'area fabbricabile trasferisce questa ad un costruttore in cambio di parti dell'edificio che l'acquirente si impegna a realizzare sull'area medesima, deve qualificarsi come permuta di cosa presente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9926 del 28 luglio 2000
«In tema di appalto, il giudice, in deroga alla disposizione di carattere generale di cui all'art. 1346 c.c., può determinare la misura del corrispettivo nell'ipotesi in cui le parti, pur avendolo pattuito, non ne hanno provato la differente misura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14737 del 13 luglio 2005
«Allorquando in un contratto di locazione le parti si siano date atto dell'esistenza di vizi del bene locato ed il locatore si sia impegnato ad eliminarli e frattanto si sia fatto luogo comunque alla consegna del bene ed al suo godimento nelle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3590 del 23 marzo 1992
«Il mancato godimento del bene locato durante l'esecuzione di riparazioni da parte del locatore, che di per sé non implica il diritto del conduttore al risarcimento del danno, bensì, ai sensi dell'art. 1584 c.c., la facoltà di chiedere una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9863 del 5 ottobre 1998
«In tema di locazione di immobili, il pagamento del canone di locazione costituisce la principale e fondamentale obbligazione dei conduttore, al quale non è consentito astenersi dal versare il corrispettivo o di determinare unilateralmente il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2076 del 4 maggio 1989
«La disdetta ha la funzione di impedire la prosecuzione del contratto di locazione, non di determinare la cessazione del rapporto prima della scadenza, sicché essa, quando sia stata intimata per un termine di scadenza anteriore, vale per il termine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9048 del 19 aprile 2006
«Qualora gli ausiliari dell'appaltatore si rivolgano, anche in via stragiudiziale, al committente per ottenere il pagamento di quanto ad essi dovuto, per l'attività lavorativa svolta nell'esecuzione dell'opera appaltata o per la prestazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12125 del 19 agosto 2003
«Mentre nel contratto di trasporto il soggetto che riceve l'incarico si obbliga a trasferire persone o cose da un luogo ad un altro assumendo su di sé i rischi dell'esecuzione, in quello di spedizione egli si obbliga soltanto a concludere con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1994 del 6 marzo 1997
«Per determinare se le parti abbiano inteso concludere un contratto di spedizione ovvero un contratto di trasporto, nel caso di dubbio, e in particolare quando il soggetto incaricato dal committente ai fini del trasporto di determinate merci a sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16938 del 11 novembre 2003
«In caso di smarrimento del bagaglio trasportato non a mano dal viaggiatore a bordo di autobus destinato a pubblico servizio, il vettore è responsabile ove non provi che la perdita del bagaglio è derivata da causa a lui non imputabile ed il danno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5262 del 28 maggio 1998
«L'omessa indicazione dell'elevato valore della merce trasportata, può determinare l'esclusione dell'obbligo del vettore di adottare una cautela particolare nel custodirla, perché il suo comportamento va valutato in concreto, e quindi esonerarlo da...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5981 del 23 aprile 2001
«Il mandato a vendere, pur se accompagnato dal conferimento del potere rappresentativo, non determina il trasferimento, in capo al mandatario, della proprietà del bene da alienare, ma ha contenuto meramente obbligatorio, impegnando il mandatario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 24 febbraio 1987
«Le circostanze che il mandatario, ai sensi dell'art. 1710 c.c., è tenuto a rendere note al mandante e che possono determinare la revoca o la modificazione del mandato sono non solo le sopravvenute — intendendosi tali anche quelle preesistenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1025 del 19 febbraio 1981
«Nel contratto di commissione avente ad oggetto cose mobili, l'eventuale consegna di queste al commissionario per il compimento della sua attività fa nascere in capo allo stesso un obbligo di custodia, strumentale rispetto a quello di compiere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 873 del 1 febbraio 1983
«Il contratto di lavoro subordinato si distingue dal contratto di agenzia per l'assenza in quest'ultimo rispetto al primo degli elementi della subordinazione e dell'inserimento del prestatore dell'attività di lavoro nell'organizzazione produttiva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10774 del 7 giugno 2004
«In tema di contratti di agenzia, la regola stabilita dall'Accordo economico collettivo del 19 dicembre 1979 per i contratti stipulati a partire dal gennaio 1980, in base alla quale le parti individuali sono obbligate, senza possibilità di deroga,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3056 del 11 aprile 1990
«In tema di contratto di agenzia, la disposizione dell'art. 1748, secondo comma c.c. - a norma della quale la provvigione è dovuta anche in caso di affari conclusi direttamente dal preponente e destinati ad avere esecuzione nella zona riservata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6741 del 14 giugno 1991
«Ove nel contratto di agenzia sia stata pattuita la garanzia dello «star del credere» senza la previsione a tale titolo di un supplemento di provvigione, l'agente ha comunque diritto per l'assunzione di detta garanzia ad un corrispettivo che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14771 del 4 giugno 2008
«In tema di rapporto di agenzia, il collegamento economico-funzionale fra imprese (nel caso di specie, società di assicurazione) facenti parte dello stesso gruppo pur non realizzando un'unitaria soggettività giuridica, né essendo sufficiente a far...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16772 del 17 luglio 2009
«In tema di rapporto di agenzia, non integra gli estremi del vizio di motivazione la decisione del giudice di merito che, nel valutare la gravità dell'inadempimento contestato all'agente, ai sensi dell'art. 1751, secondo comma, c.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11189 del 29 luglio 2002
«La disciplina legale dell'indennità dovuta all'agente, in caso di. cessazione del rapporto, a norma dell'art. 1751 c.c. (nel testo introdotto dal D.L.vo n. 303 del 1991 e dal D.L.vo n. 65 del 1999, per dare attuazione alle direttive comunitarie in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28812 del 5 dicembre 2008
«In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, il cliente non ha l'obbligo di affidare gli oggetti di valore di sua proprietà in custodia all'albergatore, mancando una specifica previsione normativa in tale senso; tuttavia, se non si...»