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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 23 novembre 1992
«In materia di indulto il disposto del secondo comma dell'art. 174 c.p. secondo il quale «nel concorso di più reati, l'indulto si applica una sola volta, dopo cumulate le pene», ha lo scopo di impedire il superamento dei limiti di legge mediante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47380 del 19 dicembre 2008
«Il reato di omicidio colposo plurimo non è configurabile come reato unico ma come concorso formale di più reati, unificati soltanto "quoad poenam", sicché il termine di prescrizione del reato va computato con riferimento a ciascun evento di morte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13850 del 3 dicembre 1999
«...la somma corrispondente alla terza parte. Nell'ipotesi, invece, in cui non sia ravvisato il vincolo della continuazione oppure il concorso dei reati, occorrerà riferirsi a ciascuna violazione e richiedere distinti versamenti per ciascuna di essi.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36911 del 13 ottobre 2011
«Vi è concorso formale tra il reato di falsità in titoli di credito e quello di ricettazione degli stessi, non solo perché non vi è alcun rapporto di continenza e quindi non si pone un problema di alternatività o specialità tra i due reati, ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41093 del 3 ottobre 2014
«In relazione a reati commessi in parte anche all'estero, ai fini dell'affermazione della giurisdizione italiana, è sufficiente che nel territorio dello Stato si sia verificato l'evento o sia stata compiuta, in tutto o in parte, l'azione, con la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6597 del 12 febbraio 2014
«Il delitto di sostituzione di persona non è assorbito in altra figura criminosa, in presenza di un unico fatto, contemporaneamente riconducibile sia alla previsione di cui all'art. 494 cod. pen. sia a quella di altra norma a tutela della fede...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24551 del 10 giugno 2015
«Nei reati di danno a forma libera la desistenza può aver luogo solo nella fase del tentativo incompiuto e non è configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento, rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37635 del 12 settembre 2014
«La previsione dell'art. 78, comma primo, n. 1, c.p., secondo la quale la pena da applicare nel caso di concorso di reati che importano pene detentive temporanee non può superare il limite massimo di trent'anni di reclusione, funge da criterio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9636 del 9 marzo 2011
«In tema di reato continuato, il limite di aumento, ex art. 81 c.p., non inferiore ad un terzo della pena stabilita per il reato più grave, previsto dalla legge nei confronti dei soggetti ai quali sia stata applicata la recidiva reiterata, non è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39567 del 25 settembre 2014
«In relazione al delitto di trasferimento fraudolento di valori, colui che si rende fittiziamente titolare di denaro, beni o altre utilità, al fine di eludere le norme in materia di prevenzione patrimoniale o di contrabbando, o di agevolare la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7442 del 24 giugno 1998
«In tema di concorso di persone nel reato, stante la struttura unitaria del reato concorsuale, allorché si viene a realizzare quell'associazione di diverse volontà finalizzate alla produzione dello stesso evento, ciascun compartecipe è chiamato a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6489 del 3 giugno 1998
«Infine, nel caso di più reati posti in essere nell'ambito di un unico programma, il concorrente che abbia svolto il compito assegnatogli risponde non solo del reato o dei reati alla cui commissione abbia materialmente partecipato, ma anche di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9490 del 8 settembre 1995
«La mancanza del previo concerto non condiziona la configurabilità del concorso di persona nel reato, essendo sufficiente l'intesa anche spontanea intervenuta nel corso dell'esecuzione del fatto criminoso. (Fattispecie relativa a riconoscimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36941 del 14 settembre 2015
«In tema di concorso di persone nel reato, il principio della pari responsabilità dei concorrenti previsto dall'art. 110 cod. pen. non esonera dall'individuazione dell'autore o dei coautori della condotta descritta dalla fattispecie incriminatrice,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2805 del 21 gennaio 2014
«In tema di concorso di persone, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato commesso da altro soggetto va individuata nel fatto che la prima postula che l'agente mantenga un comportamento meramente passivo, inidoneo ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 949 del 1 aprile 1999
«Il criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere rispetto al concorso di persone nel reato (e in specie nel reato continuato) consiste essenzialmente nel carattere dello stesso accordo criminoso; infatti, nel concorso, esso si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5649 del 13 giugno 1997
«In tema di reato associativo, l'elemento che discrimina le fattispecie di cui agli articoli 416 e 416 bis c.p. dalla semplice compartecipazione criminosa di cui all'art. 110 c.p. è costituito dalla natura dell'accordo criminoso; nel concorso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8291 del 22 luglio 1995
«Il criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere rispetto al concorso di persona, è nel vincolo associativo, tendenzialmente stabile o permanente nel primo, col quale tre o più persone si organizzano per commettere più delitti; e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7063 del 20 giugno 1995
«Ne consegue che, tenuto presente il paradigma normativo degli istituti del concorso di persone nel reato e del reato continuato, criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone nel reato continuato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6684 del 7 giugno 1995
«La differenza tra il concorso di più persone nel reato ed il reato di associazione per delinquere consiste nel fatto che nel primo caso l'accordo criminoso è circoscritto alla commissione di uno o più reati singolarmente individuati e si esaurisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1801 del 10 febbraio 1990
«I delitti associativi si distinguono dal concorso di persone per il fatto che, mentre in quest'ultimo gli accordi tra gli imputati sono diretti alla commissione di uno o più reati determinati con la cui consumazione l'intesa si esaurisce,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4820 del 30 aprile 1991
«La differenza tra il concorso di persone nel reato continuato e l'associazione per delinquere risiede, indipendentemente dalla natura e dalla specie dei reati voluti, nelle connotazioni dell'accordo partecipativo che, se delimitato nel tempo e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46286 del 2 dicembre 2003
«Il concorso di persone nel porto o nella detenzione di una arma non può essere escluso dalla semplice appartenenza dell'arma a uno solo dei concorrenti, se con questo gli altri abbiano programmato dei reati prevedendo la necessità della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12725 del 22 dicembre 1994
«In materia di detenzione di stupefacenti, non può ravvisarsi il concorso ex art. 110 c.p. in caso di semplice comportamento negativo di chi assiste passivamente alla perpetrazione di un reato e non ne impedisce od ostacola in vario modo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 27 luglio 1993
«Qualora più persone, una delle quali armata di fucile, prendano parte a una spedizione punitiva nei confronti di terzi, tutti i partecipanti all'azione rispondono di concorso nell'illegale detenzione e nel porto dell'arma, stante la consapevolezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39923 del 26 settembre 2014
«L' aggravante del numero delle persone prevista dall'art. 112 n. 1 cod. pen., benché compatibile con i reati a concorso necessario, non si applica all'ipotesi specifica prevista dall'art. 416 bis cod. pen., in quanto l'associazione per delinquere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25938 del 27 giugno 2008
«In caso di concorso anomalo nel reato, il riconoscimento della diminuente a chi volle quello meno grave esclude la contestuale applicazione, in suo favore, del regime della continuazione tra i più reati commessi, in quanto esso è preclusivo della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7482 del 28 luglio 1982
«Il concorso atipico, previsto dall'art. 116 c.p., richiede: a) l'adesione di tutti i correi ad un reato concorsualmente voluto; b) la realizzazione di un evento diverso (che costituisce un altro reato da quello voluto, cagionato soltanto da taluno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3634 del 6 aprile 1982
«Il concorso anomalo di persone nel reato, previsto dell'art. 116 c.p., trova il suo fondamento nel previo concerto criminoso relativo al reato meno grave e si realizza quando l'azione di chi volle il concordato reato meno grave e l'azione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1948 del 9 marzo 1981
«In base ai principi della teoria monistica, accolti nel nostro ordinamento giuridico, nel caso di concorso di più persone in una impresa criminosa, tutti i compartecipi debbono rispondere dei reati che obiettivamente dipendono dalla concordata...»