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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27378 del 12 dicembre 2005
«In tema di assegno bancario, la limitazione della responsabilità del trattario, secondo quanto prevede il secondo comma dell'art. 1992 c.c., ai casi di mala fede o colpa grave, non opera ove la banca sia chiamata a rispondere in via...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10579 del 3 giugno 2004
«L'art. 35 legge assegno, secondo il quale l'ordine di non pagare la somma portata dal titolo non ha effetto che dopo spirato il termine di presentazione, si interpreta nel senso che prima della detta scadenza la banca non deve tener conto della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1607 del 14 febbraio 2000
«Il pagamento del titolo di credito in favore del possessore non legittimato sortisce effetto liberatorio solo in assenza di dolo o colpa grave, senza che si possa attribuire diversa portata alla negoziazione del titolo stesso attraverso collegate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8392 del 2 settembre 1997
«L'assegno bancario rilasciato senza indicazione del nome del prenditore non è invalido, ma vale come assegno bancario al portatore, esso può essere convertito dal possessore in titolo all'ordine o riempiendolo con il proprio nome e trasferendolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3033 del 28 marzo 1987
«In virtù dei principi di astrattezza e letteralità dei titoli di credito, l'accordo, esplicito o implicito, intercorso tra girante e giratario per cui tra loro si convenga che, pur in presenza di una girata piena, il giratario assume solo la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5641 del 5 maggio 2000
«Ai fini della continuità della Serie delle girate di un assegno bancario non rileva che una o più delle stesse siano invalide per falsità della firma o per difetto di rappresentanza del girante in nome altrui, poiché agli effetti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 542 del 23 gennaio 1984
«La colpa idonea a fondare una responsabilità contrattuale del trattario per illegittimo pagamento di un assegno bancario è riscontrabile nell'inadempimento dell'obbligo di accertare la regolare continuità di girate e l'autenticità della firma del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3027 del 15 marzo 1995
«In caso di smarrimento di un assegno bancario dopo la girata per l'incasso fatta ad una banca dall'intestatario dell'assegno, grava su quest'ultimo, e non sul traente, l'onere di richiedere l'ammortamento del titolo, che costituisce l'unico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9686 del 20 agosto 1992
«Nel caso di smarrimento di assegno di conto corrente, denunciato dal titolare del conto, l'istituto di credito che, nella sua qualità di trattario e mandatario, ha pagato l'assegno bancario al possessore, è liberato sinché non viene data la prova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5744 del 20 maggio 1993
«La legittimazione all'opposizione al decreto di ammortamento compete unicamente al detentore del titolo, non già a tutti gli obbligati risultanti dallo stesso, i quali, dopo la pronunzia del decreto, possono proporre le ordinarie azioni di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20469 del 25 luglio 2008
«In tema di ammortamento di un assegno bancario, l'opposizione al relativo decreto pronunciato dal pretore (competente ratione temporis ) va proposta nel termine di quindici giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale , ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1115 del 23 aprile 1952
«Il termine di quindici giorni — indicato nell'art. 69 (secondo capoverso) del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736 per l'opposizione del detentore dell'assegno bancario alla richiesta di ammortamento — è perentorio e, come tale, non è suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2462 del 19 giugno 1975
«Dagli articoli 2019 codice civile e 74 (richiamato dall'articolo 86) del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736, può desumersi che il decreto di ammortamento dell'assegno circolare, divenuto definitivo per mancanza di opposizione, attribuisce a chi lo ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22872 del 10 novembre 2010
«In tema di ripetizione di indebito oggettivo, la prova dell'inesistenza della "causa debendi" (nella specie, relativa al pagamento al lavoratore di compensi non pattuiti) incombe sulla parte che propone la domanda, trattandosi di elemento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13673 del 13 giugno 2006
«Poiché anche la lesione da parte di un terzo di un diritto di credito, come quella di un diritto assoluto, può cagionare un danno ingiusto, questo è risarcibile ai sensi dell'art. 2043 c.c. (Nella specie la S.C. ha cassato con rinvio la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 871 del 18 gennaio 2006
«In tema di illecito aquiliano, affinché rilevi il nesso di causalità tra un antecedente e l'evento lesivo, deve ricorrere la duplice condizione che si tratti di un antecedente necessario dell'evento, nel senso che questo rientri tra le conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15889 del 14 agosto 2004
«L'istituto della trasferta presuppone che lo spostamento del lavoratore sia determinato da fatti occasionali e contingenti, implicanti di volta in volta singole decisioni del datore di lavoro, mentre la prolungata permanenza in varie sedi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1108 del 5 febbraio 1997
«In tema di pignoramento di crediti, qualora prima dell'intimazione il terzo pignorato abbia girato al debitore diretto un assegno bancario in adempimento dell'obbligazione corrispondente al credito poi pignorato, l'estinzione dell'obbligazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7697 del 13 luglio 1993
«La mancata comunicazione al mittente da parte del vettore della riscossione del prezzo della merce per effetto della clausola cosiddetta di assegno, integra soltanto un comportamento omissivo concretante un inadempimento contrattuale, ma non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6107 del 1 giugno 1993
«I rapporti sociali ai quali si applica la prescrizione breve di cui all'art. 2949 c.c. si riferiscono a quei diritti che derivano dalle relazioni che si istituiscono fra i soggetti dell'organizzazione sociale in dipendenza diretta con il contratto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1272 del 29 gennaio 2003
«In tema di trasporto internazionale di merci su strada, la prescrizione annuale del credito dello spedizioniere nei confronti del vettore, conseguente all'inserimento nel contratto di trasporto della clausola di assegno e alla mancata riscossione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2137 del 10 maggio 1989
«Qualora il contratto di trasporto di cose sia accompagnato dalla cosiddetta clausola di assegno, per la quale incaricato di riscuotere il prezzo della merce è il vettore, detta clausola non ha rilevanza autonoma ma inerisce al contratto medesimo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6979 del 22 marzo 2007
«Il previgente art. 155 c.c. ed il vigente art. 155 quater c.c. in tema di separazione e l'art. 6 della legge sul divorzio subordinano il provvedimento di assegnazione della casa coniugale alla presenza di figli, minori o maggiorenni non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3502 del 13 febbraio 2013
«In tema di separazione personale dei coniugi, l'attitudine al lavoro proficuo dei medesimi, quale potenziale capacità di guadagno, costituisce elemento valutabile ai fini della determinazione della misura dell'assegno di mantenimento da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10380 del 21 giugno 2012
«In tema di determinazione dell'assegno di mantenimento, sono irrilevanti le elargizioni a titolo di liberalità ricevute dal coniuge obbligato dai propri genitori o, comunque, da terzi, ancorché regolari e continuate dopo la separazione, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 785 del 20 gennaio 2012
«Nella determinazione dell'assegno di mantenimento, occorre tenere conto degli eventuali miglioramenti della situazione economica del coniuge nei cui confronti si chieda l'assegno, qualora costituiscano sviluppi naturali e prevedibili dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1779 del 8 febbraio 2012
«In materia di assegno di mantenimento, i mutamenti reddituali verificatisi in pendenza del giudizio di divorzio restano oggetto di valutazione del giudice investito della domanda di modifica delle condizioni di separazione, essendo queste ultime...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5972 del 16 aprile 2012
«In tema di regime patrimoniale della famiglia, lo scioglimento della comunione legale dei beni fra i coniugi si verifica "ex nunc" con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione, il quale non è impedito dalla proposizione dell'appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9308 del 10 settembre 1990
«Qualora il figlio naturale non riconoscibile secondo la normativa anteriore alla riforma del diritto di famiglia, abbia visto respingere la domanda rivolta al conseguimento dell'assegno di cui agli artt. 580 e 594 (vecchio testo) c.c., il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9950 del 5 agosto 1999
«In tema di assegno bancario, la prova che l'emittente aveva avuto conoscenza della revoca dell'autorizzazione da parte dell'istituto di credito non può essere desunta dal verbale di protesto, che, di per sé, è idoneo a dimostrare soltanto che...»