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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2568 del 4 maggio 1979
«Il procedimento monitorio per il recupero dei crediti derivanti da omesso versamento agli enti di previdenza ed assistenza dei contributi dovuti per ogni forma di previdenza ed assistenza obbligatorie è ammissibile anche a seguito del nuovo rito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4233 del 13 aprile 1995
«Il decreto ingiuntivo erroneamente emesso dal pretore in funzione di giudice del lavoro, anziché in sede ordinaria, non è inesistente, né nullo, perché la distinzione fra giudice ordinario e giudice del lavoro non involge una questione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8014 del 2 aprile 2009
«L'opposizione a decreto ingiuntivo concesso in materia di locazione e quindi soggetta al rito del lavoro deve essere proposta con ricorso e, ove proposta erroneamente con citazione, questa può produrre gli effetti del ricorso solo se sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 156 del 18 marzo 1999
«La sottrazione delle controversie di lavoro e di previdenza e assistenza obbligatoria alle norme sulla sospensione dei termini processuali nel periodo feriale — che, prevista dall'art. 3 della legge n. 742 del 1969, opera in ogni fase concernente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17494 del 28 luglio 2009
«La L. n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16199 del 25 luglio 2011
«La legge n. 533 del 1973 non ha fatto venir meno l'ammissibilità del procedimento d'ingiunzione per i crediti di lavoro e previdenziali, ma si è limitata a prevedere l'applicabilità del rito del lavoro nel giudizio di opposizione. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2637 del 2 aprile 1990
«Nel rito del lavoro, qualora il ricorso in opposizione contro decreto ingiuntivo non osservi il termine di comparizione, si verifica nullità della notificazione dell'atto (non dell'atto stesso), la quale rende applicabili le disposizioni dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 845 del 7 febbraio 1990
«Nel rito del lavoro — al quale è applicabile, con i necessari adattamenti, il regime ordinario di sanatoria delle nullità formali afferenti all'atto introduttivo del giudizio e alla sua notificazione — l'omissione della notificazione del ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4291 del 24 marzo 2001
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il principio secondo il quale la proposizione dell'appello si perfeziona, ai sensi dell'art. 435 c.p.c., con il deposito del ricorso, nei termini previsti dalla legge, nella cancelleria del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18081 del 8 settembre 2004
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro e proposte in opposizione a decreto ingiuntivo, il giudice d'appello che rilevi l'inesistenza della notificazione del ricorso in opposizione e sia già stata perfezionata la fase dell'editio actionis...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 929 del 16 febbraio 1989
«Nel caso di decreto ingiuntivo per crediti basati su uno dei rapporti indicati dall'art. 409, c.p.c., emesso, ancorché dopo l'entrata in vigore della L. n. 533 del 1973, dal presidente del tribunale (anziché dal pretore in funzione di giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 15 aprile 1985
«L'opposizione a decreto ingiuntivo emesso dal giudice del lavoro per un credito basato su uno dei rapporti previsti dagli artt. 409 e 442 c.p.c. è regolato dalle norme sul nuovo rito del lavoro e pertanto deve essere proposto nella forma del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6128 del 19 ottobre 1983
«Qualora l'opposizione a decreto ingiuntivo sia soggetta al rito delle controversie di lavoro, e debba quindi essere proposta con ricorso, a norma dell'art. 415 c.p.c., il tempestivo deposito del ricorso in opposizione nel termine di venti giorni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14552 del 12 luglio 2005
«Il pretore del lavoro giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo che, dichiarando la propria incompetenza territoriale ad emettere il decreto, revoca detto provvedimento e dichiara funzionalmente e territorialmente competente altro giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6523 del 7 maggio 2002
«Per effetto della sopravvenuta soppressione del pretore e della conseguente istituzione del giudice unico di primo grado (art. 1, D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51), alla Corte d'appello (adita in sede di gravame avverso la sentenza del tribunale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5999 del 29 maggio 1993
«Il pretore che, in funzione di giudice del lavoro, abbia emesso decreto ingiuntivo, ove rilevi, in sede di opposizione, che la controversia è estranea al novero di quella enunciata dall'art. 409 c.p.c. ed appartenga alla competenza per valore di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 797 del 15 gennaio 2013
«L'opposizione a decreto ingiuntivo nelle materie soggette al rito del lavoro si propone con ricorso; tuttavia, ove sia, per errore, proposta con citazione, essa può impedire comunque che il decreto divenga definitivo, non già se notificata alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23908 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro la disciplina della fase introduttiva del giudizio risponde ad esigenze di ordine pubblico attinenti al funzionamento stesso del processo, in aderenza ai principi di immediatezza, oralità e concentrazione che lo informano,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16851 del 1 agosto 2011
«È valida, pur non essendo espressamente prevista dalla legge, la contestuale proposizione, nell'atto di ricorso al Tribunale per ottenere un provvedimento cautelare, della domanda di merito concernente una controversia di lavoro, senza che assuma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 37 del 11 gennaio 1990
«Nell'ipotesi in cui il lavoratore subordinato — trovatosi in stato di malattia fuori della sede di lavoro e giudicato idoneo, dalla struttura medica di controllo del luogo ove era in malattia, a riprendere servizio in una certa data — abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16091 del 9 luglio 2009
«In materia di procedimenti cautelari, è inammissibile la proposizione del regolamento di competenza, anche nell'ipotesi di duplice declaratoria d'incompetenza formulata in sede di giudizio di reclamo, sia in ragione della natura giuridica dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14819 del 24 giugno 2009
«La corte d'appello divisa in più sezioni è competente a decidere il reclamo avverso il provvedimento cautelare emesso da una sezione della medesima corte, a nulla rilevando la circostanza che vi sia una sola sezione per le controversie di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17299 del 25 giugno 2008
«In materia di procedimenti cautelari non è ammissibile il regolamento di competenza attesa l'inidoneità dei provvedimenti emessi sia in prima istanza che dal collegio adito ex art. 669 terdecies c.p.c., la cui decisione è sostitutiva dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3124 del 8 febbraio 2011
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso l'ordinanza con cui il tribunale, a norma dell'art. 669 terdecies c.p.c., abbia rigettato il reclamo proposto contro il rigetto ex art. 700 c.p.c. del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10322 del 24 ottobre 1990
«Con riguardo a nave di armatore straniero ormeggiata in porto italiano, l'istanza di sequestro conservativo, a tutela dei crediti di lavoro dei marittimi alle dipendenze di detto armatore, ed altresì la domanda di convalida di tale sequestro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4686 del 30 marzo 2001
«Se la stessa causa di separazione personale dei coniugi viene introdotta davanti a giudici diversi, per individuare, ai fini della litispendenza, il giudice preventivamente adito occorre avere riguardo non già alla data di notifica degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6784 del 6 giugno 1992
«Gli associati per delinquere non possono ritenersi, per ciò solo, autori o concorrenti nei delitti commessi in esecuzione del comune programma di delinquenza, richiedendo la riferibilità del reato-fine dell'associato, anche a titolo di concorso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35773 del 3 ottobre 2001
«Sussiste concorso materiale tra i reati previsti dalle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro ed i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose, atteso che la diversa natura dei reati medesimi (i primi di pericolo e di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41943 del 21 dicembre 2006
«Nel caso di lesioni personali (nella specie, provocate da infortunio sul lavoro) cui sia seguito il decesso della vittima, la colpa dei medici, anche se grave, non può ritenersi causa autonoma ed indipendente — tale da interrompere il nesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1214 del 13 gennaio 2006
«Ai fini dell'apprezzamento dell'eventuale interruzione del nesso causale tra la condotta e l'evento (articolo 41, comma secondo, c.p.), il concetto di causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare l'evento non si riferisce solo al caso di...»