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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5352 del 13 ottobre 1981
«La competenza territoriale, con riguardo ai provvedimenti relativi a minore previsti dagli artt. 330 e 336 c.c., va individuata in base all'effettiva residenza del minore stesso, secondo la situazione di fatto al momento della domanda ed a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3730 del 28 marzo 2000
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, qualora a seguito della domanda riconvenzionale dell'opponente il Giudice adito abbia dichiarato la propria incompetenza per valore e rimesso l'intera causa al giudice superiore, questi può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 896 del 2 febbraio 1996
«La sentenza con la quale il giudice della opposizione a decreto ingiuntivo dichiara la propria incompetenza perché la domanda proposta con il ricorso eccede il limite per valore della sua competenza, rimettendo la causa al giudice ritenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10586 del 11 ottobre 1995
«Il giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo ove riconosca che la domanda di condanna al pagamento di somme di danaro o alla consegna di cose mobili era stata rivolta ad un giudice incompetente per ragioni di valore o di territorio, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9310 del 4 settembre 1995
«La disposizione di cui all'art. 45 c.p.c., che limita le ipotesi di conflitto all'incompetenza per materia ed a quella inderogabile per territorio, escludendolo quindi in relazione alla competenza per valore ed alla competenza per territorio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3118 del 21 maggio 1984
«Qualora il tribunale, adito dal proprietario del fondo occupato con azione di risarcimento del danno per l'illegittimo protrarsi dell'occupazione d'urgenza e l'irreversibile acquisizione del bene nella realizzazione dell'opera pubblica, ravvisi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5083 del 26 maggio 1999
«L'ammissibilità, avverso un'ordinanza di sospensione del giudizio di merito ai sensi dell'art. 295 c.p.c., di un ricorso ex art. 42 c.p.c., con il quale si sia chiesto che “si accerti e dichiari la non sussistenza nella specie di un rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19754 del 27 settembre 2011
«Ai fini della decorrenza del termine per la proposizione del regolamento di competenza, ove la sentenza di incompetenza contenga un dispositivo di mero rigetto della domanda, l'istanza di regolamento necessario va proposta non già nel termine di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2203 del 28 marzo 1986
«Nei procedimenti di convalida di licenza per finita locazione o di sfratto, il principio, secondo il quale l'inapplicabilità della sospensione dei termini durante il periodo feriale riguarda la sola fase di tipo sommario (art. 3 della L. 7 ottobre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2237 del 2 aprile 1986
«Il termine per la proposizione del ricorso per regolamento, avverso il provvedimento con il quale il giudice adito abbia affermato la propria competenza, non resta coinvolto nella successiva sospensione del procedimento, conseguente alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16047 del 13 giugno 2008
«Ai fini della corretta individuazione del soggetto legittimato a stare in giudizio in relazione alla domanda proposta, occorre aver riguardo alla situazione di diritto vigente al momento della introduzione della lite, restando irrilevante la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14468 del 30 maggio 2008
«La legitimatio ad causam attiva e passiva, consiste nella titolarità del potere e del dovere di promuovere o subire un giudizio in ordine al rapporto sostanziale dedotto in causa, mediante la deduzione di fatti in astratto idonei a fondare il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28141 del 17 dicembre 2013
«In tema di condominio negli edifici, la legittimazione passiva dell'amministratore, prevista dall'art. 1131, secondo comma, cod. civ., ha portata generale, in quanto estesa ad ogni interesse condominiale, e sussiste, pertanto, anche con riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1665 del 12 marzo 1986
«L'assoggettamento di una società cooperativa a fallimento, e quindi la giurisdizione del giudice ordinario sulla relativa domanda, vanno affermati, a norma dell'art. 2540 secondo comma c.c., quando la cooperativa medesima risulti in concreto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8590 del 25 agosto 1990
«In relazione a procedimento promosso per la dichiarazione di fallimento davanti al tribunale, il regolamento preventivo di giurisdizione, con il quale il debitore contesti la sua assoggettabilità a detta procedura concorsuale, per la qualità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 924 del 7 febbraio 1985
«Il procedimento prefallimentare, che si apre con la richiesta di fallimento del debitore proposta a norma dell'art. 6 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, pur se soggetto al rito camerale, e presentante peculiari caratteristiche rispetto al processo...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3472 del 11 febbraio 2011
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, la nuova formulazione dell'art. 6 legge fall. esclude l'iniziativa d'ufficio del tribunale ed implica, pertanto, che il giudice possa pronunciarsi nel merito solo in presenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4209 del 16 marzo 2012
«Il P.M. è legittimato a formulare la richiesta di fallimento a seguito della comunicazione del decreto con il quale il tribunale abbia revocato l'ammissione al concordato preventivo, essendo egli, nel sistema della legge, informato sia della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25860 del 2 dicembre 2011
«Nei giudizi instaurati nei confronti di una società di persone, ai fini della rituale instaurazione del contraddittorio, è sufficiente, dal punto di vista sia sostanziale che processuale, la presenza in giudizio di tutti i soci, nei quali si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7886 del 5 aprile 2006
«Nelle società di persone, l'unificazione della collettività dei soci (che si manifesta con l'attribuzione alla società di un nome, di una sede, di un'amministrazione e di una rappresentanza) e l'autonomia patrimoniale del complesso dei beni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7107 del 20 luglio 1998
«La preventiva autorizzazione ad agire o resistere in giudizio o a proporre impugnazione, rilasciata dall'organo deliberativo al presidente, è richiesta, in via generale, solamente per gli enti pubblici territoriali; e l'autorizzazione a resistere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6062 del 16 giugno 1990
«Quando il competente organo dell'ente pubblico sia stato debitamente autorizzato a resistere in giudizio per opporsi, senza limitazione alcuna, ad una domanda proposta contro l'ente medesimo, non è necessaria un'ulteriore autorizzazione per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16104 del 26 giugno 2013
«Nell'ipotesi di "vocatio in ius" di un Ministero diverso da quello istituzionalmente competente, allorché l'Avvocatura dello Stato - pur ricorrendo i presupposti per l'applicazione dell'art. 4 della legge 25 marzo 1958, n. 260 - non si avvalga,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2210 del 16 febbraio 2012
«L'autorizzazione della giunta municipale al sindaco di un comune a proporre una domanda o a resistere in giudizio, non contenente alcuna limitazione al primo grado, abilita implicitamente il sindaco anche alla proposizione dell'appello, ove il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12109 del 23 maggio 2006
«L'autorizzazione della giunta municipale al sindaco di un comune a proporre una domanda o a resistere in giudizio, senza alcuna limitazione al giudizio di primo grado, abilita il sindaco implicitamente anche alla proposizione dell'appello ove il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16069 del 18 agosto 2004
«Ai sensi dell'art. 3 D.L.vo n. 502 del 1992, come modificato dall'art. 4 D.L.vo n. 517 del 1993, l'unità sanitaria locale è azienda dotata di personalità giuridica pubblica, autonomia amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4432 del 27 marzo 2001
«Per il disposto dell'art. 2 del D.L.vo del Capo provvisorio dello Stato 13 maggio 1947, n. 438 (che regola la composizione e la competenza degli organi amministrativi dell'INAIL) la rappresentanza legale di detto ente spetta al suo presidente, il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20596 del 1 ottobre 2007
«In tema di rappresentanza processuale delle persone giuridiche, la persona fisica che ha conferito il mandato al difensore non ha l'onere di dimostrare tale sua qualità, neppure nel caso in cui l'ente si sia costituito in giudizio per mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8327 del 11 giugno 2002
«In relazione alla rappresentanza in giudizio delle persone giuridiche, il principio che il giudice ha l'obbligo di accertare, anche d'ufficio e in sede di impugnazione, la legittimazione processuale, comporta che egli deve verificare se il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21811 del 11 ottobre 2006
«Qualora la società in liquidazione promuova il giudizio per mezzo del precedente amministratore, ormai privo di poteri rappresentativi, il vizio che ne consegue concerne la capacità processuale della medesima società, in quanto relativo alla...»