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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 284 del 10 gennaio 2007
«In tema di giudizio di equità, i principi informatori della materia — vincolanti per il giudice di pace a seguito della sentenza n. 206 del 2004 della Corte costituzionale — rappresentano non tanto una regola di giudizio quanto piuttosto una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19864 del 15 settembre 2009
«L'obbligo, imposto al datore di lavoro dalla L. 5 gennaio 1953, n. 4, di effettuare i pagamenti delle retribuzioni tramite cedolini paga, non interferisce in alcun modo con la disposizione di cui all'art. 2955, comma primo, n. 2, c.c., né con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19183 del 15 dicembre 2003
«La prescrizione presuntiva annuale prevista dall'art. 2955 c.c. dei crediti dei commercianti per il prezzo delle merci vendute a chi non ne fa commercio, né deve destinarle ad impieghi produttivi, non può essere esclusa qualora abbia comportato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5535 del 9 aprile 2003
«La prescrizione presuntiva annuale dei crediti dei commercianti di cui all'art. 2955 n. 5 c.c., non opera quando siano stati pattuiti dalle parti il differimento del saldo previo versamento di uno o più acconti o il frazionamento del pagamento in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6940 del 23 marzo 2010
«La dichiarazione dell'erede, convenuto in giudizio per il pagamento di un debito del defunto soggetto a prescrizione presuntiva, di non essere informato se il debito sia stato o meno estinto dal suo dante causa, implica ammissione dell'avvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8014 del 26 agosto 1997
«Pur sussistendo la tendenziale corrispondenza tra i «diritti indisponibili», cui fa riferimento la rubrica dell'art. 2968 c.c., e la «materia sottratta alla disponibilità delle parti», menzionata nel testo della citata disposizione, non v'è tra le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 5 marzo 1987
«Ai sensi dell'art. 2969 cod. civ., la decadenza, di regola, non è rilevabile di ufficio, per cui, in tanto la questione della tempestività dell'azione può sorgere, in quanto l'interessato sollevi la relativa eccezione, la quale deve consistere non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3407 del 12 febbraio 2013
«In tema di azione di nullità del matrimonio, è rilevante l'errore riguardo al comportamento sessuale dell'altro coniuge solo qualora questo si manifesti come anomalia o deviazione sessuale che, per la sua imprevedibilità, costituisce un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14197 del 5 giugno 2013
«In tema di comunione legale dei coniugi, la donazione indiretta rientra nell'esclusione di cui all'art. 179, primo comma, lett. b) , c.c. senza che sia necessaria l'espressa dichiarazione da parte del coniuge acquirente prevista dall'art. 179,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19513 del 9 novembre 2012
«La dichiarazione di assenso ex art. 179, secondo comma, c.c. del coniuge formalmente non acquirente, ma partecipante alla stipula dell'atto di acquisto, relativa all'intestazione personale del bene immobile o mobile registrato all'altro coniuge,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19454 del 9 novembre 2012
«Allo scioglimento della comunione legale tra i coniugi, ai sensi dell'art. 192, terzo comma, c.c., devono essere restituiti solo gli importi impiegati in spese ed investimenti per il patrimonio comune già costituito, ma non il denaro personale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9308 del 10 settembre 1990
«Qualora il figlio naturale non riconoscibile secondo la normativa anteriore alla riforma del diritto di famiglia, abbia visto respingere la domanda rivolta al conseguimento dell'assegno di cui agli artt. 580 e 594 (vecchio testo) c.c., il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 576 del 30 gennaio 1985
«In tema di dichiarazione giudiziale della paternità naturale, la maggiore affidabilità delle cosiddette prove ematologiche o genetiche, alla stregua dei più recenti metodi scientifici, nel senso della loro idoneità ad evidenziare non soltanto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12198 del 17 luglio 2012
«In tema di dichiarazione giudiziale della paternità naturale, nell'ipotesi di maggior età di colui che richiede l'accertamento non può configurarsi un interesse principale ad agire della madre naturale ai sensi dell'art. 276, ultimo comma, c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10265 del 10 maggio 2011
«In tema di adozione in casi particolari, ha efficacia preclusiva, ai sensi dell'art. 46 della legge 4 maggio 1983, n. 184, il dissenso manifestato dal genitore naturale non convivente all'adozione del figlio minore a norma dell'art. 44, lettera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4274 del 20 febbraio 2013
«Ai sensi dell'art. 519 c.c., la rinunzia all'eredità deve essere fatta in forma solenne, con dichiarazione resa davanti al notaio o al cancelliere, che non può essere sostituita dalla scrittura privata autenticata ed è a pena di nullità, in quanto...»
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Cassazione civile, sentenza n. 8021 del 21 maggio 2012
«I fatti costitutivi del diritto di accrescimento - rinunzia di un erede, con acquisto "ipso iure" della sua quota da parte dei coeredi - prescindono dall'esistenza di un altrui diritto di rappresentazione, che, ai sensi dell'art. 522 c.c. ("salvo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12919 del 24 luglio 2012
«In tema di successione necessaria, per accertare la lesione della quota di riserva va determinato il valore della massa ereditaria, quello della quota disponibile e della quota di legittima. A tal fine, occorre procedere alla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8490 del 28 maggio 2012
«Ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento olografo non è sufficiente il riscontro dei requisiti di forma individuati dall'art. 602 c.c., occorrendo, altresì, l'accertamento dell'oggettiva riconoscibilità nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2743 del 23 febbraio 2012
«L'obbligo del notaio di menzionare, prima della lettura del testamento pubblico, ai sensi dell'art. 603, terzo comma, c.c. e delle connesse disposizioni della legge 16 febbraio 1913, n. 89, la dichiarazione del testatore che si trovi in grave...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9466 del 11 giugno 2012
«Il termine di prescrizione di cinque anni, che l'art 606, secondo comma, c.c. stabilisce per impugnare il testamento olografo per difetti di forma diversi dalla mancanza di autografia o di sottoscrizione, decorre dal giorno in cui è stata data,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14577 del 21 agosto 2012
«In materia di divisione giudiziale, la non comoda divisibilità di un immobile, integrando un'eccezione al diritto potestativo di ciascun partecipante alla comunione di conseguire i beni in natura, può ritenersi legittimamente praticabile solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12830 del 23 maggio 2013
«L'istituto della collazione, limitato al conferimento nella massa ereditaria delle donazioni non contenenti espressa dispensa, è incompatibile con la divisione con la quale il testatore abbia ritenuto effettuato, ai sensi dell'art. 734 cod. civ.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6296 del 13 marzo 2013
«La responsabilità del proprietario di un fondo per i danni derivanti da attività di escavazione, ex art. 840 c.c., non opera in senso oggettivo, ma richiede una condotta colposa, sicché, nell'ipotesi in cui i lavori di escavazione siano affidati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11190 del 4 luglio 2012
«La costituzione di un comparto edificatorio, ai sensi dell'art. 23 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 e dell'art. 870 c.c., non ha alcuna incidenza sul regime giuridico dei beni che ne fanno parte, i quali rimangono in proprietà dei singoli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 705 del 14 gennaio 2013
«La domanda con cui l'attore chieda di dichiarare abusiva ed illegittima l'occupazione di un immobile di sua proprietà da parte del convenuto, con conseguente condanna dello stesso al rilascio del bene ed al risarcimento dei danni da essa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 739 del 19 gennaio 2012
«In tema di servitù prediali, per l'ampliamento coattivo di un passaggio pedonale e per la sua trasformazione in via di transito per veicoli a trazione meccanica, l'art. 1051, comma terzo, cod. civ., richiede le seguenti condizioni: 1) che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12929 del 24 luglio 2012
«Nella controversia tra i proprietari dei fondi servente e dominante, relativa al trasferimento della servitù di passaggio in luogo diverso, la valutazione del giudice di merito, in base ai criteri di cui al secondo comma dell'art 1068 cod. civ.,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2500 del 4 febbraio 2013
«Il condomino, proprietario del piano sottostante al tetto comune dell'edificio, può effettuarne la parziale trasformazione in terrazza di proprio uso esclusivo, purché risulti - da un giudizio di fatto, sindacabile in sede di legittimità solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9633 del 19 aprile 2013
«Il coerede che, dopo la morte del "de cuius", sia rimasto nel possesso del bene ereditario, può usucapire la quota degli altri eredi, purché il tempo necessario al verificarsi di detto acquisto risulti già decorso prima del momento in cui sia...»