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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10631 del 10 marzo 2009
«In tema di diritto di critica giudiziaria, non è scriminante la condotta di attribuzione di parzialità per ragioni politiche ad un soggetto che esercita la funzione giudiziaria in quanto intrinsecamente offensiva. (Fattispecie nella quale un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13880 del 2 aprile 2008
«...soggetti avevano ricoperto la carica di sindaco. (In applicazione di questo principio la S.C. ha censurato la decisione con cui il giudice di merito aveva affermato la responsabilità penale del predetto consigliere a titolo di diffamazione ).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4558 del 8 febbraio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente dell'esercizio del diritto di cronaca (nella specie giudiziaria) qualora il titolo dell'articolo attribuisca alla persona offesa - nei cui confronti penda un procedimento penale - una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38096 del 26 ottobre 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non costituisce reato la riproduzione, nell'ambito di un'inchiesta giornalistica, di affermazioni e ricostruzioni, in passato già diffuse da altri, che rechino frasi offensive della reputazione dei soggetti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15986 del 28 aprile 2005
«Pertanto, non sussiste l'esimente del diritto di cronaca, sotto il profilo putativo, allorché sia impossibile per il giornalista attualizzare la verifica della notizia risalente in ragione della inaccessibilità delle nuove fonti informative,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47452 del 7 dicembre 2004
«...dei consociati. (Fattispecie nella quale, alla notizia, vera, della sottoposizione di una maestra elementare a procedimento penale per reati di pedofilia, era stata aggiunta quella, falsa, che la stessa era stata sottoposta a perizia psichiatrica.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46193 del 29 novembre 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, quando il comportamento di una persona, essendo contrassegnato da ambiguità, sia suscettibile di più interpretazioni, tutte connotate in negativo sotto il profilo etico-sociale e giuridico, ricorre la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3121 del 2 aprile 1997
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il significato delle parole dipende dall'uso che se ne fa e dal contesto comunicativo in cui si inseriscono — e ciò soprattutto se esse vanno a comporre espressioni, come «fedina penale», che, pur alludendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2210 del 29 febbraio 1996
«...penale, indicando anche gli atti attraverso i quali si sarebbe concretizzato il detto contributo, ed omettendo di riferire che tali circostanze non erano state ritenute certe all'esito del procedimento conclusosi con sentenza passata in giudicato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8021 del 7 luglio 1998
«Affinché il presentatore di un filmato televisivo diffamatorio possa andare esente da responsabilità penale (art. 595, comma terzo, c.p.) connessa ai suoi contenuti è necessario che il filmato venga presentato come un documento, oggetto di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11928 del 17 novembre 1998
«Le critiche rivolte ad un magistrato, cui si addebiti un atteggiamento di parzialità e di «reggenza o supplenza politica», nonché una concezione del procedimento penale come strumento di difesa sociale possono avere una diversa valenza a seconda...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32256 del 22 luglio 2015
«In tema di diffamazione, la cd. prova liberatoria di cui all'art. 596 cod.pen. postula non soltanto la condizione che, nei confronti della persona la cui reputazione è stata offesa, sia pendente un procedimento penale - di per sè sola...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17060 del 27 aprile 2001
«...la conseguenza che è giuridicamente irrilevante che il comportamento di colui che ha provocato la reazione non sia assoggettabile a sanzione penale. (Fattispecie in cui le offese provenienti da un soggetto erano contenute in un atto giudiziario).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21455 del 22 maggio 2009
«In tema di ingiuria, la causa di non punibilità della provocazione sussiste non solo quando il fatto ingiusto altrui integra gli estremi dell'illecito civile o penale, ma anche quando esso sia lesivo di regole comunemente accettate nella civile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5111 del 19 maggio 1993
«In tal nozione rientra, pertanto, la condotta di colui che prosegua la costruzione di un muro, nonostante sia stato sottoposto a procedimento penale per il reato di usurpazione di suolo altrui e sia stato emesso provvedimento di sequestro del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3090 del 20 marzo 1990
«...e l'acquisto di schiavi sono ben riconoscibili, ossia tali da essere percepite come norme di civiltà vigenti nell'ambiente sociale. Perciò non può configurarsi nei confronti di tali norme una inconsapevole ignoranza delle legge penale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7198 del 19 giugno 2000
«In tema di induzione, agevolazione e sfruttamento della prostituzione, per effetto della novella di cui alla legge 3 agosto 1998, n. 269 — che ha inserito nel codice penale l'art. 600 bis — si è verificato un fenomeno di successione di leggi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 18189 del 29 luglio 2013
«La questione relativa all'attribuzione al giudice ordinario penale o civile della "potestas iudicandi" su di una determinata controversia non pone un problema di riparto di giurisdizione, cioè di delimitazione della giurisdizione ordinaria nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16078 del 20 dicembre 2001
«In tema di reati commessi con il mezzo della stampa, la sentenza di condanna del giornalista in sede penale per il reato di diffamazione è sempre passibile di pubblicazione, a prescindere dal maggiore o minore tasso di tempo trascorso rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6333 del 18 luglio 1987
«...della lite con il quale una delle parti aveva assunto come obbligazione principale quella contra legem consistente nell'impegno di facilitare l'archiviazione dell'azione penale promossa a seguito di propria denuncia contro l'altra parte).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28855 del 5 dicembre 2008
«Il giudice di merito può legittimamente tenere conto, ai fini della sua decisione, delle risultanze di una consulenza tecnica acquisita in un diverso processo, anche di natura penale ed anche se celebrato tra altre parti, atteso che, se la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22516 del 21 maggio 2003
«L'obbligo di non ingerenza dello Stato nelle attività degli “enti centrali della Chiesa”, sancito dall'art. 11 del Trattato fra l'Italia e la Santa Sede stipulato l'11 febbraio 1929 e reso esecutivo in Italia con legge 27 maggio 1929, n. 810, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5308 del 5 maggio 1992
«Nel vigente sistema processuale penale non è previsto alcun mezzo preventivo per regolare la competenza mediante l'intervento immediato della Corte di cassazione che può essere chiamata a pronunciare sulla competenza solo in esito a conflitto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18710 del 26 aprile 2013
«In tema di dichiarazione d'incompetenza per materia, la trasmissione degli atti direttamente al giudice competente anziché al pubblico ministero presso quest'ultimo è illegittima soltanto ove si tratti di un pubblico ministero e di un giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22710 del 27 maggio 2013
«Costituisce caso analogo di conflitto, a norma del secondo comma dell'art. 28 cod. proc. pen., il contrasto che insorge tra il Tribunale in composizione monocratica che ha dichiarato la nullità del decreto penale di condanna e disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16555 del 29 aprile 2010
«In tema di conflitti di competenza, la regola della prevalenza della decisione del giudice del dibattimento su quella del giudice dell'udienza preliminare opera esclusivamente per l'ipotesi in cui ricorra un "caso analogo" e pertanto non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12636 del 1 aprile 2010
«...al reato di cui all'art. 11, D.L.vo n. 313 del 1991 in materia di sicurezza dei giocattoli in cui il giudice, in ulteriore violazione della disciplina dettata dal D.L.vo n. 274 del 2000, aveva erroneamente emesso un decreto penale di condanna).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1735 del 15 gennaio 2015
«In tema di capacità del giudice, la trattazione in dibattimento, da parte del giudice onorario, di un procedimento penale diverso da quelli relativi ai reati previsti dall'art. 550 c.p.p., non è causa di nullità, in quanto la disposizione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36847 del 3 settembre 2014
«L'ipotesi di incompatibilità del giudice derivante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 371 del 1996 - che ha dichiarato la incostituzionalità dell'art. 34, comma secondo, cod. proc. pen., "nella parte in cui non prevede che non possa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6805 del 16 febbraio 2015
«Non costituisce causa di ricusazione del perito, ai sensi dell'art. 36, lett. a) e d), cod. proc. pen., il fatto che questi sia stato oggetto di denunzia penale da parte del ricusante, poiché il sentimento di grave inimicizia, per risultare...»