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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2013 del 1 marzo 1994
«Il decreto presidenziale, da adottarsi su proposta del Ministro per l'industria, ai sensi dell'art. 9, L. n. 990 del 1969, per adeguare progressivamente ai valori monetari correnti i limiti di massimale fissati dalla tabella A allegata alla stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1872 del 26 febbraio 1993
«Perché il possesso di valori possa ritenersi giustificato e non ricorra, quindi, la contravvenzione di cui all'art. 708 c.p. non occorre che l'imputato fornisca la piena prova della liceità del possesso delle cose di sospetta provenienza, ma si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2313 del 10 marzo 1994
«In tema di risarcimento dei danni da sinistro stradale, la chiamata in garanzia formulata dal proprietario del veicolo e dal suo assicuratore, convenuti dal danneggiato, nei confronti dell'impresa designata alla gestione del Fondo per le vittime...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10356 del 7 agosto 2000
«In caso di opposizione all'esecuzione, la domanda diretta all'accertamento dell'importo del credito ulteriore rispetto a quello contenuto nella sentenza fatta valere come titolo esecutivo è idonea a determinare lo spostamento della competenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 4284 del 21 febbraio 2013
«Non sussiste la giurisdizione italiana in relazione alla domanda risarcitoria promossa nei confronti della Repubblica federale di Germania con riguardo ad attività "iure imperii" lesive dei valori fondamentali della persona o integranti crimini...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14201 del 29 maggio 2008
«Il rispetto dei diritti inviolabili della persona umana ha assunto, anche nell'ordinamento internazionale, il valore di principio fondamentale, riducendo la portata e l'ambito di altri principi ai quali tale ordinamento si è tradizionalmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9439 del 18 luglio 2000
«L'art. 38, primo comma, c.p.c., ove prevede che l'incompetenza per valore è rilevata anche d'ufficio non oltre la prima udienza, non può trovare applicazione nell'ipotesi in cui la causa sia relativa a somme di denaro e la somma richiesta rientri,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16355 del 13 luglio 2010
«Qualora nei confronti della stessa parte siano proposte più domande, anche solo soggettivamente connesse, alcune rientranti nella competenza per valore del giudice di pace, altre in quella per materia del tribunale, l'organo giudiziario superiore...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19809 del 18 luglio 2008
«Con riferimento alle sentenze di annullamento del matrimonio di altri Stati, il riconoscimento dell'efficacia è subordinata alla mancanza di incompatibilità con l'ordine pubblico interno, che è assoluta e relativa rispetto a tutti gli Stati,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2128 del 16 giugno 2000
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, se può dunque affermarsi, in via di principio, che la aperta inverosimiglianza dei fatti espressi in forma satirica esclude la loro capacità di offendere la reputazione e dunque che la satira è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33303 del 6 agosto 2003
«In tema di acque minerali, la difformità tra valori dichiarati e risultanti dall'etichetta e valori riscontrati in relazione ad alcuni componenti dell'acqua non è sufficiente ad integrare automaticamente gli estremi del reato di cui all'art. 515...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36056 del 8 settembre 2004
«Integra il reato di tentativo di frode in commercio detenere, presso l'esercizio commerciale di produzione e di vendita all'ingrosso, quantitativi di olio di oliva con composizione e valori difformi da quelli prescritti dal regolamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8959 del 3 ottobre 1997
«Ai fini della distinzione tra i reati di cui agli artt. 527 e 726 c.p. le nozioni di osceno e di pudore non sono riferite ad un concetto considerato in sè, ma al contesto ed alle modalità in cui gli atti o gli oggetti sono compiuti o esposti ......»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1780 del 3 marzo 1986
«Il comune modo di sentire, ai fini del concetto di osceno, va determinato non in base alla sensibilità di quei cittadini che attribuiscono scarso rilievo ai valori morali e spirituali, ma in relazione a quella dei consociati di normale levatura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3494 del 15 aprile 1985
«La particolare sensibilità e riservatezza in materia di cose e di atti pertinenti alla vita sessuale è offesa, con riguardo ai valori della coscienza sociale ed alle reazioni dell'uomo medio normale, anche dagli oggetti cosiddetti «coadiuvanti»,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4904 del 16 maggio 1996
«Alla luce della concezione personalistica e pluralistica della Costituzione, del riformato diritto di famiglia e della Convenzione di New York del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo, non può più ritenersi lecito l'uso sistematico della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5329 del 19 maggio 1975
«Il reato di maltrattamenti in famiglia ha una propria obiettività giuridica, che consiste nella coscienza e volontà di sottoporre il soggetto passivo a sofferenze fisiche e morali in modo continuo e abituale, e non si identifica, quindi, con le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 692 del 10 gennaio 2014
«In tema di causalità, non può parlarsi di affidamento quando colui che si affida sia in colpa per avere violato determinate norme precauzionali o per avere omesso determinate condotte e, ciononostante, confidi che altri, che gli succede nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7981 del 4 aprile 2014
«La sospensione della prescrizione tra coniugi di cui all'art. 2941, n. 1, cod. civ. non trova applicazione al credito dovuto per l'assegno di mantenimento previsto nel caso di separazione personale, dovendo prevalere sul criterio ermeneutico...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14085 del 26 marzo 2013
«In tema di reati sessuali, l'idoneità della violenza o della minaccia a coartare la volontà della vittima va esaminata non secondo criteri astratti e aprioristici, ma valorizzando in concreto ogni circostanza oggettiva e soggettiva, sicché essa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32235 del 7 agosto 2007
«In tema di reati contro la libertà sessuale commessi in danno di persona minore di anni quattordici, l'ignoranza, da parte del soggetto agente, dell'età della persona offesa scrimina la condotta laddove la stessa sia inevitabile, in ragione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 838 del 10 aprile 1969
«La violazione di corrispondenza, concretante una delle ipotesi previste dall'art. 619 c.p., non si realizza unicamente con la effettiva lettura della corrispondenza manomessa, essendo sufficiente a concretare l'elemento costitutivo materiale di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 8 ottobre 1983
«In tema di delitto di truffa, al fine di stabilire se l'azione criminosa abbia realizzato il profitto ingiusto, col correlativo danno, con il quale profitto il delitto di truffa diviene perfetto, non è sufficiente accertare se vi sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4205 del 21 febbraio 2014
«Mentre nell'interpretazione dei provvedimenti giurisdizionali si deve fare applicazione, in via analogica, dei canoni ermeneutici di cui agli artt. 12 e seguenti delle preleggi, in ragione dell'ammissibilità di tali provvedimenti, per natura ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6352 del 19 marzo 2014
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, nell'atto di citazione e nella relata di notificazione, del nominativo di una delle parti in causa, è motivo di nullità soltanto ove abbia determinato un'irregolare costituzione del contraddittorio o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3356 del 13 febbraio 2014
«E tempestiva la notifica dell'atto di appello che, tentata in pendenza del termine per impugnare, non sia andata a buon fine per cause indipendenti dalla volontà del notificante, e sia stata da questi tempestivamente rinnovata, a nulla rilevando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6122 del 17 marzo 2014
«L'art. 371 cod. proc. civ., nel rinviare alle disposizioni di cui agli artt. 366 e 369, terzo comma, cod. proc. civ., impone anche al ricorrente incidentale di specificare in quale sede processuale il documento, pur individuato in ricorso, risulti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8034 del 19 luglio 1995
«Ai fini della configurabilità del reato di concussione non è necessario che il pubblico ufficiale abbia in effetti i poteri che si attribuisce, essendo sufficiente che la sua qualifica soggettiva avvalori e renda credibile l'intimidazione; la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5838 del 22 maggio 1995
«Ai fini dell'integrazione del reato di estorsione è indifferente che l'agente abbia effettivamente la possibilità di attuare il male minacciato, ma è invece necessario che la minaccia si presenti, nella sua rappresentazione, come certa e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30790 del 18 settembre 2006
«In relazione alla fattispecie di cui all'art. 640 bis c.p., in forza del combinato disposto degli artt. 322 ter e 640 quater c.p., il sequestro preventivo può avere ad oggetto anche beni o valori equivalenti al profitto del reato. (Nel caso di...»