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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8661 del 25 giugno 2001
«In presenza di una norma regolamentare edilizia prescrivente per le costruzioni un distacco minimo dal confine, la convenzione tra proprietari confinanti per l'esecuzione di un edificio a distanza dal confine inferiore a quella prescritta dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6414 del 17 maggio 2000
«La liquidazione equitativa dei danni è dall'art. 1226 c.c. rimessa al prudente criterio valutativo del giudice di merito non soltanto quando la determinazione del relativo ammontare sia impossibile, ma anche quando la stessa, in relazione alle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1513 del 23 febbraio 1999
«La realizzazione di opere (nella specie, garage con parete appoggiata al muro di cinta appartenente al proprietario del fondo confinante) in violazione di norme di tutela ambientale, recepite negli strumenti urbanistici, anche se non contrastanti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4889 del 26 aprile 1993
«Il solo fatto che una costruzione sia sorta in mancanza della prescritta concessione, ove non si sia avuta violazione delle norme cui sono riconnesse le conseguenze previste dall'art. 872, secondo comma c.c., non può essere causa di danno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19350 del 4 ottobre 2005
«Mentre ai fini dell'osservanza delle norme sulle distanze legali stabilite dall'art. 873 c.c. e dalle disposizioni dei regolamenti locali da esso richiamate, deve farsi riferimento alle costruzioni che, essendo erette sopra il suolo, ne sporgano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17339 del 17 novembre 2003
«L'obbligo di rispettare le distanze legali — previste per le costruzioni legittime dagli strumenti urbanistici non soltanto a tutela dei proprietari frontisti ma anche per finalità di pubblico interesse — deve essere rispettato a maggior ragione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3564 del 12 marzo 2002
«In caso di caducazione del vincolo di inedificabilità (nella specie, verde pubblico), cui una determinata zona del territorio comunale sia stata assoggettata dal P.R.G., tale zona va assimilata a quelle prive di disciplina urbanistica, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7365 del 9 agosto 1996
«Il principio secondo il quale il proprietario che abbia eseguito una costruzione in violazione delle norme che disciplinano il diritto ad edificare, pur essendo esposto alle relative sanzioni previste dalla legge, non rimane sprovvisto della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1673 del 16 febbraio 1995
«Quando due fabbricati sono in aderenza, il proprietario di uno di essi non può validamente dolersi della costruzione da parte del proprietario dell'altro di un muro sul confine, al di sopra del fabbricato (nella specie sul lastrico solare, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11280 del 10 novembre 1998
«Il divieto di costruire in aderenza o sul confine, stabilito da un regolamento comunale, opera anche se la costruzione non supera in altezza il dislivello tra il fondo su cui insiste e quello a confine perché non soltanto le esigenze di tutelare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12964 del 31 maggio 2006
«In tema di limiti legali della proprietà, qualora la concreta determinazione della distanza tra costruzioni sia riferita all'altezza dei fabbricati, il relativo computo comporta il riferimento all'intera estensione in elevazione della costruzione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10615 del 5 novembre 1990
«Nell'indagine diretta a delimitare il confine tra due fondi limitrofi costituenti lotti separati di un appezzamento originariamente unico rivestono importanza fondamentale i tipi di frazionamento allegati ai singoli atti di acquisto ed in essi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1073 del 16 gennaio 2009
«In tema di distanze legali, sono da ritenere integrative delle norme del codice civile solo le disposizioni dei regolamenti edilizi locali relative alla determinazione della distanza tra i fabbricati in rapporto all'altezza e che regolino con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16094 del 29 luglio 2005
«Gli artt. 871 e 872 c.c. distinguono, nell'ambito delle leggi speciali e dei regolamenti edilizi, le norme integrative delle disposizioni del codice civile sui rapporti di vicinato dalle norme che, prive di portata integrativa o modificativa e se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7384 del 30 maggio 2001
«Le norme degli strumenti urbanistici che prescrivono le distanze nelle costruzioni, o come spazio tra le medesime, o come distacco dal confine, o in rapporto con l'altezza delle stesse, ancorché inserite in un contesto normativo volto a tutelare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3433 del 3 aprile 1998
«Le norme tecniche di attuazione di un piano regolatore — che non è onere della parte provare, ma obbligo del giudice conoscere, come gli atti normativi in genere — se sono dettate per la conservazione e il risanamento conservativo di un centro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1383 del 11 febbraio 1998
«Le norme dei regolamenti comunali edilizi concernenti i cortili interni, volte non a determinarne l'ampiezza minima ai fini della tutela dell'interesse pubblico inerente alle esigenze igieniche, ma a disciplinare la distanza delle costruzioni su...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10558 del 27 ottobre 1997
«Nell'ambito delle norme dei piani regolatori (ed in generale dei regolamenti locali) il carattere di norma integrativa rispetto alla disciplina dettata dal codice civile resta individuato dallo scopo della norma regolamentare, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11259 del 17 dicembre 1996
«Le norme dei regolamenti comunali che disciplinano solo l'altezza in sé degli edifici, a differenza di quelle che invece impongono l'altezza dei fabbricati in rapporto alla distanza intercorrente tra gli stessi, tutelano, oltre che l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5378 del 12 giugno 1996
«Le disposizioni degli strumenti urbanistici locali che disciplinano l'altezza dei fabbricati rispetto alla larghezza delle strade che essi fiancheggiano devono intendersi, di massima, dettate a tutela di interessi diversi da quelli attinenti alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5204 del 27 febbraio 2008
«Le disposizioni di legge e regolamentari tra le quali, fra l'altro, il codice della strada ed il relativo regolamento di esecuzione, cui rinvia l'art. 879, comma secondo, c.c. per il caso delle costruzioni «in confine con le piazze e le vie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1348 del 23 febbraio 1990
«La presunzione di comproprietà di un muro divisorio, a norma dell'art. 880 c.c. fondandosi su uno stato di fatto, qual è l'esistenza di due edifici confinanti divisi da un muro di eguale utilità per l'uno e l'altro, comporta, in mancanza di prova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10709 del 7 luglio 2003
«Poiché le norme tecniche di attuazione dei piani territoriali paesaggistici della Regione, che hanno la finalità di tutelare interessi generali o urbanistici o di salvaguardia dell'ambiente, non sono integrative del codice civile, le disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6928 del 19 giugno 1995
«Chi esegue opere per estrarre acque dal sottosuolo, oltre a rispettare la distanza di cui all'art. 889 c.c., deve osservare il dettato della norma di cui all'art. 911 c.c., la quale è diretta a tutelare il proprietario del fondo che già usi delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25 del 6 gennaio 1982
«L'apertura di nuovi pozzi deve rispettare non solo la distanza dal confine prescritta dall'art. 889 c.c., ma anche l'utilizzazione delle acque del fondo vicino precostituita dal titolare e tutelata autonomamente dalla legge, che impone di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14354 del 3 novembre 2000
«In tema di distanze legali, la norma dell'art. 890 c.c. volta a preservare il vicino da ogni possibile danno insito nella destinazione della costruzione, contiene una elencazione meramente esemplificativa sicché la disciplina ivi prevista deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10061 del 12 ottobre 1993
«L'art. 891 c.c., attinente alle distanze dal confine di canali e fossi, si applica anche alle escavazioni non provvisorie eseguite per l'estrazione di materiale di qualunque specie, con la conseguenza che, nell'esercizio delle cave, debbono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14455 del 22 dicembre 1999
«Chi pianti alberi in violazione delle distanze dal confine previste dall'art. 892 c.c. non può invocare, per impedire la loro estirpazione, le leggi speciali che tutelano, nell'interesse pubblico, il paesaggio e l'ambiente, perché il relativo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19035 del 10 luglio 2008
«Il diritto di pretendere la potatura dei rami degli alberi del vicino che si protendono sulla proprietà altrui, così come disciplinata dall'art. 896 cod. civ., non è limitato dalle norme pubblicistiche a tutela del paesaggio ed, in particolare,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1305 del 9 aprile 1975
«Quando, in base al combinato disposto degli artt. 843 e 896 c.c., i frutti caduti dai rami protesi sul fondo del vicino appartengono, a norma degli usi locali, al proprietario dell'albero, al quale il proprietario del fondo, sul quale sono caduti...»