-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39317 del 24 ottobre 2007
«...delle imprese artigiane, attesti falsamente che nei suoi confronti non siano state pronunciate sentenze di condanna per reati non colposi a pena detentiva superiore a due anni o sentenze di condanna contro la fede pubblica o il patrimonio.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13828 del 4 aprile 2007
«...dalla legge per l'ottenimento del beneficio, in quanto il bene tutelato dalla disposizione di cui all'art. 483 c.p. è la fede pubblica, che viene leso per il mero fatto che il cittadino faccia dichiarazioni false all'autorità richiedente).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9048 del 15 luglio 1999
«...che detta dichiarazione, frutto di libera scelta del suo autore, sia in grado di produrre conseguenze giuridiche e sia incorporata in un atto redatto dal pubblico ufficiale, la cui non rispondenza al vero sia idonea a ledere la pubblica fede.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47601 del 18 novembre 2014
«Sussiste il "falso innocuo" quando l'infedele attestazione (nel falso ideologico) o la compiuta alterazione (nel falso materiale) sono del tutto irrilevanti ai fini del significato dell'atto e del suo valore probatorio e, pertanto, non esplicano...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2436 del 15 marzo 1993
«Non integra il delitto di falso per occultamento previsto dall'art. 490 c.p. il rifiuto, comunque motivato, di rendere accessibile un determinato documento agli aventi diritto, poiché in siffatto comportamento non è ravvisabile un attentato alla...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41142 del 4 novembre 2008
«...attribuzione sia effettuata per realizzare un'attività non rientrante tra quelle tipiche del sacerdote (nella specie vendita di libri religiosi ), posto che ciò che rileva è la coscienza della falsa attribuzione e la lesione della pubblica fede.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8754 del 7 marzo 2005
«Il delitto di sostituzione di persona può ritenersi assorbito in altra figura criminosa solo quando ci si trovi in presenza di un unico fatto, contemporaneamente riconducibile sia alla previsione di cui all'art. 494 c.p., sia a quella di altra...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24816 del 6 giugno 2003
«Ed infatti, l'ipotesi delittuosa dell'indebito utilizzo del mezzo di pagamento lede, oltre al patrimonio, anche la pubblica fede, mentre l'art. 494 c.p. contiene una clausola di riserva destinata ad operare anche al di là del principio di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3645 del 19 marzo 1999
«Non è necessario che il fatto tenda all'illegale esercizio della professione; né importa che miri alla mera soddisfazione di una vanità personale, essendo sufficiente che venga coscientemente voluto e sia idoneo a trarre in inganno la fede...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18898 del 22 aprile 2004
«...come avvocato. Ne deriva che quando quest'ultima condotta si accompagni alla prima, viene leso anche il bene giuridico della fede pubblica tutelato dall'art. 495 c.p., e si configura il concorso di tale reato con quello di cui all'art. 348.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8152 del 7 luglio 1987
«In tema di reati contro la pubblica fede, poiché il delitto di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. ha carattere sussidiario, allorquando l'induzione in errore, al fine di vantaggio o di danno, è commessa mediante l'attribuzione di un falso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8441 del 11 ottobre 1984
«Nelle ipotesi delittuose previste dagli artt. 495 e 496 c.p.p., il mendacio è punibile ogni qual volta si verifichi inganno alla pubblica fede personale per effetto di false dichiarazioni o attestazioni sull'identità, lo stato o altra qualità...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 679 del 20 gennaio 1998
«Né può essere esclusa la responsabilità dell'imputato in base ad una asserita “buona fede” non rilevante nel reato in esame, il cui elemento psicologico è costituito dal dolo generico. (Nella specie la Corte ha annullato la decisione del giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7498 del 27 giugno 2000
«Deve pertanto ritenersi che non sussiste un «dovere» del giornalista di riportare fedelmente le dichiarazioni rese da un soggetto pubblico, anche se le stesse integrino gli estremi della contumelia; al contrario, all'interesse pubblico alla...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«...e non già per l'affidamento riposto in buona fede sulla fonte, per quanto possa trattarsi di un organo dello Stato. (Nella fattispecie, si sosteneva che l'articolo in questione si era limitato a riferire i dati di un censimento di polizia).»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 8157 del 5 giugno 2002
«Il regolamento preventivo di giurisdizione è proponibile anche quando miri alla statuizione del difetto di giurisdizione di qualsiasi giudice.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13794 del 1 agosto 2012
«A norma dell'art. 133 cod.proc.civ., la consegna dell'originale completo del documento-sentenza al cancelliere, nella cancelleria del giudice che l'ha pronunciata, avvia il procedimento di pubblicazione, il quale si compie, senza soluzione di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19738 del 19 settembre 2014
«...quanto dotato di pubblica fede e non in dipendenza dell'efficacia probatoria dell'atto medesimo, sicché è irrilevante la mancanza del timbro di congiuntura tra le pagine dell'atto o di quello attestante la conformità del documento all'originale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 244 del 7 gennaio 2015
«È nulla, ma non inesistente, la sentenza d'appello la cui intestazione individua correttamente l'imputato e la sentenza di primo grado, e che riporta fedelmente il dispositivo letto in udienza, ma che reca, per errore, una motivazione relativa ad...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2714 del 20 gennaio 2017
«In tema di falso ideologico in atto pubblico aggravato ex art. 476, secondo comma, cod. pen., sono documenti dotati di fede privilegiata quelli che, emessi da pubblico ufficiale autorizzato dalla legge, da regolamenti oppure dall'ordinamento...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7615 del 17 febbraio 2017
«In tema di reati contro la fede pubblica, il delitto di falso materiale in atto pubblico consistito nella contraffazione, ad opera del difensore, delle firme poste in calce ai verbali delle dichiarazioni rilasciate, ex art. 391 bis cod. proc....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3067 del 23 gennaio 2017
«I delitti contro la fede pubblica, per la loro natura plurioffensiva, tutelano non solo l'interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello dei soggetti privati nella cui sfera giuridica...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41167 del 3 ottobre 2016
«È configurabile il concorso tra i reati di truffa e falsità ideologica, di cui all'art. 481 cod. pen., stante la diversa natura dell'oggetto giuridico rispettivamente tutelato dalle due norme, l'uno, attinente al patrimonio e l'altro, alla fede...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21158 del 3 maggio 2017
«Integra il reato di furto aggravato dall'esposizione della cosa alla pubblica fede la sottrazione, all'interno di un esercizio commerciale, di prodotti dotati di placca antitaccheggio, in quanto tale dispositivo, consistendo nella mera rilevazione...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4200 del 30 gennaio 2017
«In tema di reati contro il patrimonio, sussiste l'aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 7 cod. pen. - "sub specie" di esposizione per necessità alla pubblica fede - nel caso in cui si verifichi il furto di una bicicletta parcheggiata...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 55227 del 29 dicembre 2016
«Il delitto di furto di cui all'art. 624-bis cod. pen. può essere aggravato, ai sensi dell'art. 625, comma primo, n. 7, dello stesso codice, dalla esposizione alla pubblica fede, essendo tale aggravante configurabile anche quando la cosa si trova...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33557 del 1 agosto 2016
«In tema di aggravanti del reato di furto, la nozione di "necessità" dell'esposizione alla pubblica fede, non ricomprende soltanto i beni esposti per destinazione o consuetudine, ma anche quei beni che in tale condizione si trovino in ragione di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4041 del 21 marzo 1990
«In linea di principio è perfettamente configurabile il concorso formale del delitto di furto di un documento con il delitto di falsità per soppressione, dato che le relative norme sanzionatorie tutelano diversi beni giuridici: il patrimonio nel...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5617 del 12 maggio 1994
«Ai fini della applicazione del principio di territorialità della legge penale (art. 6 c.p.), per azione deve intendersi il complesso dei comportamenti consapevolmente finalizzati al raggiungimento dello scopo o dell'evento delittuoso, sicché fra...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12590 del 15 marzo 2017
«...e, quindi, per la particolarità dell'oggetto di sottrazione, stante la scelta legislativa di ritenere le cose trasportate nei viaggi maggiormente vulnerabili e assimilabili alle cose esposte per necessità o per consuetudine alla pubblica fede.»