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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14637 del 10 novembre 2000
«Procura e contratto di mandato senza rappresentanza producono effetti negoziali diversi: la prima conferisce ad un soggetto il potere di agire nel nome e in vece del rappresentante; il secondo obbliga il mandatario al compimento di attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11118 del 5 novembre 1998
«La disposizione di cui al secondo comma, prima parte, dell'art. 1705 c.c. introduce — per ragioni di tutela dell'interesse del mandante - un'eccezione al fondamentale principio, enunciato nel primo comma, secondo cui il mandatario che agisce in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5932 del 15 giugno 1999
«Tra gli atti necessari al compimento del mandato che, ai sensi dell'art. 1708 c.c., sono ricompresi nel suo ambito, vanno considerati quelli che si riconnettono all'attività espressamente consentita e ne costituiscono l'ulteriore svolgimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9162 del 30 agosto 1995
«La clausola compromissoria ha carattere autonomo rispetto al contratto al quale si riferisce, con la conseguenza che il potere di stipularla non pub considerarsi compreso nelle facoltà necessarie per l'espletamento del mandato, che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7498 del 30 marzo 2006
«In tema di condominio negli edifici, poiché il credito per il recupero delle somme anticipate nell'interesse del condominio si fonda, ex art. 1720 c.c., sul contratto di mandato con rappresentanza che intercorre con i condomini, l'amministratore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5117 del 3 maggio 1993
«I1 mandatario che chiede il compenso per l'attività svolta non ha l'onere di specificare se ed in quale misura il suo credito eccede l'importo della somma riscossa per l'esecuzione del mandato, perché tale credito, trattandosi di un diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3596 del 28 aprile 1990
«Nell'ipotesi di mandato oneroso il diritto del mandatario al compenso e al rimborso delle anticipazioni e spese sostenute è condizionato alla presentazione al mandante del rendiconto del proprio operato, che deve necessariamente comprendere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3233 del 27 maggio 1982
«La presunzione di onerosità del mandato, stabilita iuris tantum dalla legge, può essere superata da una prova contraria la quale può essere basata su circostanze quali la prassi esistente presso il mandante (nella specie un condominio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10687 del 22 luglio 2002
«Il principio fissato dall'art. 1708 c.c., secondo il quale, di regola, vanno ricompresi nel mandato tutti gli atti necessari al compimento del negozio per il quale il mandato è stato conferito, trova applicazione al caso del mandatario munito del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19778 del 23 dicembre 2003
«In tema di mandato, grava sul mandatario l'obbligo di compiere gli atti giuridici previsti dal contratto con la diligenza del buon padre di famiglia (art. 1710 c.c.), con quella diligenza, cioè, che è lecito attendersi da qualunque soggetto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2149 del 25 febbraio 2000
«L'adempimento del mandato esige e ricomprende non solo il diligente compimento, da parte del mandatario, degli atti per i quali il mandato stesso è stato conferito, ma anche degli atti preparatori e strumentali, nonché di quelli ulteriori che, dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8099 del 9 agosto 1990
«A norma dell'art. 1710 c.c., al mandatario fa carico l'obbligazione di compiere quell'atto o quegli atti giuridici che dal contratto di mandato sono previsti con la diligenza del buon padre di famiglia, cioè con quella diligenza che è legittimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2444 del 2 marzo 1995
«Il mandatario, essendo tenuto al compimento, con la diligenza del buon padre di famiglia, degli atti preparatori e strumentali alla esecuzione del mandato (art. 1708 - 1710 c.c.), ha il dovere di informare tempestivamente il mandante anche della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 24 febbraio 1987
«Le circostanze che il mandatario, ai sensi dell'art. 1710 c.c., è tenuto a rendere note al mandante e che possono determinare la revoca o la modificazione del mandato sono non solo le sopravvenute — intendendosi tali anche quelle preesistenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9472 del 19 maggio 2004
«Il mandatario che esegua un pagamento ad un terzo per conto del mandante, non osservando le condizioni stabilite, non è assimilabile al terzo che adempie per il debitore ai sensi dell'art. 1180 c.c., poiché, vigendo tra le parti del rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2387 del 18 marzo 1997
«In tema di esecuzione del mandato, quando il mandatario si discosti dalle specifiche e rigide istruzioni ricevute è superflua la verifica della conformità dell'atto allo scopo e agli interessi del mandante, attesane la contrarietà all'espressa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2802 del 10 marzo 1995
«Il negozio stipulato dal mandatario eccedente i limiti del mandato non è annullabile, ma unicamente inefficace nei confronti del mandante, come resta confermato dal rilievo che esso è suscettibile di ratifica (art. 1711 c.c.). Ne consegue che, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1262 del 21 febbraio 1980
«Nel rapporto tra mandante e mandatario, gli effetti e le conseguenze ulteriori dell'atto giuridico compiuto dal mandatario eccedendo i limiti del mandato non ricadono (direttamente o indirettamente, a seconda che si tratti di mandato con o senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10739 del 11 agosto 2000
«L'obbligo posto a carico del mandatario di rimettere al mandante tutto quello che ha ricevuto a causa del mandato (art. 1713, primo comma, c.c.) non sorge solo a seguito della conclusione dell'attività gestoria, ma anche quando si accerti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11975 del 18 dicembre 1990
«La comparsa conclusionale quale atto non sottoscritto dalla parte e perciò riconducibile alla sola volontà del procuratore è insuscettibile di contenere dichiarazioni con valore confessorio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3992 del 10 giugno 1983
«L'art. 1712 c.c. — il quale, dopo avere enunciato, nel primo comma, che «il mandatario deve senza ritardo comunicare al mandante l'esecuzione del mandato», dispone, nel secondo comma, che «il ritardo del mandante a rispondere dopo aver ricevuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3534 del 29 maggio 1980
«La responsabilità del mandatario verso il mandante, per essersi discostato dalle istruzioni, o per aver ecceduto i limiti del mandato, viene meno qualora il comportamento del mandante medesimo, dopo la comunicazione della difforme esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9264 del 19 aprile 2010
«L'istituto del rendiconto, previsto dall'art. 1713, comma primo, c.c. (che trova il suo riferimento in sede processuale nell'art. 263 c.p.c.) è incompatibile con il mandato "ad litem" di cui all'art. 84, comma primo, c.p.c., che abilita il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25904 del 10 dicembre 2009
«In tema di mandato oneroso, l'obbligo di rendiconto gravante sul mandatario consiste nell'informare il mandante di "ciò che è accaduto" e cioè nell'affermazione di fatti storici che hanno prodotto entrate ed uscite di denaro per effetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26943 del 11 novembre 2008
«In tema di obblighi del mandatario, la previsione negoziale della dispensa preventiva dal rendiconto, operante ex art. 1713 c.c. salvo il caso di dolo o colpa grave del mandatario, non esonera quest'ultimo dalla responsabilità per inadempimento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11139 del 26 ottobre 1995
«Perché possa essere considerata obbligatoria la procedura di rendiconto di cui agli artt. 263 ss. c.p.c., non è sufficiente che, in relazione ad uno specifico rapporto, sia previsto l'obbligo del rendiconto a carico di uno o più soggetti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7592 del 30 agosto 1994
«L'azione di rendiconto nei confronti del mandatario comporta anche un giudizio sulla responsabilità connessa allo svolgimento concreto delle attività inerenti al mandato, nel quale il mandatario deve fornire la prova non soltanto delle somme...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2634 del 27 aprile 1982
«L'obbligazione del mandatario, prevista dall'art. 1713 c.c., di rendere il conto del suo operato, si concreta e si specifica nel momento e nel luogo in cui il mandato è stato eseguito e comporta che il mandatario stesso giustifichi in che modo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4777 del 21 luglio 1980
«L'art. 1714 c.c. — che impone al mandatario di corrispondere al mandante gli interessi sulle somme riscosse per suo conto con decorrenza dal giorno in cui avrebbe dovuto fargliene consegna — opera come sanzione per l'inesatto adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3230 del 10 ottobre 1975
«L'adesione di un nuovo soggetto ad un contratto cosiddetto aperto, quale è quello di consorzio, concretando una modificazione soggettiva del negozio originario, deve avvenire con l'osservanza della forma prescritta per quest'ultimo; forma che, per...»