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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2974 del 7 novembre 1996
«Per contro, se la condanna è stata pronunciata nei confronti del vero colpevole, mentre l'atto esecutivo è stato erroneamente indirizzato nei confronti di altro soggetto, competente a decidere è il giudice dell'esecuzione, a norma dell'art. 667...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3457 del 13 settembre 1990
«In base ai criteri dettati dal nuovo codice di rito, in caso di più sentenze irrevocabili di condanna pronunciate contro lo stesso soggetto per il medesimo fatto, competente a conoscere dell'esecuzione è il giudice che ha emesso il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 758 del 8 maggio 1993
«Il giudice dell'esecuzione, nell'ipotesi prevista dall'art. 669 comma settimo c.p.p., per decidere quale sia la più favorevole tra le sentenze di proscioglimento emesse contro la stessa persona per il medesimo fatto, deve avere riguardo alle...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3025 del 5 ottobre 1996
«Infatti, si deve rinvenire la soluzione del problema — legato ad una evidente ed insopprimibile esigenza di giustizia sostanziale — nel sistema di interventi attribuiti al giudice dell'esecuzione dagli artt. 665-676 c.p.p., in particolare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2188 del 1 ottobre 1998
«Al giudice dell'esecuzione, in ossequio al principio di intangibilità del giudicato, è preclusa la rivalutazione dei fatti oggetto del giudizio al fine di modificare il giudizio stesso. In deroga a tale principio egli può solo, a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24443 del 14 luglio 2006
«Gli adempimenti conseguenti all'ordine di ripristinazione degli atti dichiarati falsi, seppure impartito già dal giudice della cognizione, rientrano nelle attribuzioni del giudice dell'esecuzione, che procede con anticipazione delle spese a carico...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 38855 del 30 ottobre 2001
«In tema di iscrizione nel casellario giudiziale, l'intangibilità del giudicato e la natura amministrativa dell'attività di iscrizione non consentono la cancellazione da parte del giudice dell'esecuzione, in presenza di unica condanna per reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32196 del 23 luglio 2004
«In tema di spese di giustizia, con riferimento all'ipotesi di opposizione al rigetto della domanda di liquidazione delle indennità di custodia giudiziaria, non provvede il giudice dell'esecuzione bensì il presidente dell'ufficio giudiziario...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 28 febbraio 2001
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, la disposizione di cui all'art. 14 primo comma della Convenzione europea di estradizione, resa esecutiva in Italia con legge 30 gennaio 1963, n. 300, secondo cui la persona estradata non...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3812 del 7 dicembre 1993
«L'ordinanza con la quale la corte d'appello dia esecuzione ad una rogatoria internazionale non è impugnabile con ricorso per cassazione, mentre gli atti compiuti in esecuzione di rogatorie dall'estero possono essere esaminati dal giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 43247 del 30 novembre 2001
«In conformità al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, fissato dall'art. 568 c.p.p., come non è soggetta a ricorso per cassazioe l'ordinanza con cui la corte di appello decide sulla domanda di rogatoria internazionale inoltrata dallo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49384 del 24 dicembre 2003
«Ne consegue che l'Autorità giudiziaria non può essere vincolata all'osservanza di condizioni ulteriori rispetto a quelle accettate dal Ministro della giustizia. (Fattispecie in cui la Corte ha rigettato il ricorso proposto da un imputato latitante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3835 del 26 giugno 2000
«Ne consegue che in caso di pluralità di condanne, giudice dell'esecuzione competente è sempre quello che pronunciò l'ultima di esse, a nulla rilevando che si tratti di provvedimento non suscettibile di essere incluso nel cumulo, perché non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4095 del 21 settembre 1995
«...aveva inserito nel cumulo anche le pene per i reati in relazione ai quali la Francia non aveva concesso l'estradizione e il giudice dell'esecuzione aveva rigettato l'istanza della persona interessata diretta a far espungere dal cumulo quelle pene.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1365 del 18 giugno 1999
«Ed invero nell'ambito del procedimento di esecuzione si può eccepire l'incompetenza del giudice dell'esecuzione, non già quella del giudice della cognizione, ed ai sensi dell'art. 665 c.p.p. giudice dell'esecuzione è quello che ha deliberato il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3597 del 28 dicembre 1993
«Pertanto, esso non è stato abrogato dall'art. 735, secondo comma, c.p.p., che è basato sui criteri di ragguaglio della pena secondo la legge italiana e riguarda, in generale, tutti i casi di riconoscimento di una sentenza straniera ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13402 del 9 ottobre 2000
«La competenza a conoscere dell'opposizione alla esecuzione proposta prima dell'inizio dell'esecuzione mobiliare (opposizione a precetto) appartiene, ai sensi dell'art. 17 c.p.c., al giudice che sarebbe competente per valore in base all'intero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13757 del 20 settembre 2002
«...di cui agli artt. 615 e 17 c.p.c., è competente a decidere anche il merito della controversia; in quanto giudice dell'opposizione e non dell'esecuzione, esso è viceversa incompetente a decidere le domande di assegnazione o di restituzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 18 aprile 2012
«...dei titoli esecutivi resi a cognizione piena rispetto a quelli anticipatori e di quelli di merito di secondo grado rispetto a quelli di primo, sempre che tale sostituzione o modifica del titolo sia portata a conoscenza del giudice dell'esecuzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24752 del 7 ottobre 2008
«Il potere di cognizione del giudice dell'opposizione all'esecuzione è limitato all'accertamento della portata esecutiva del titolo posto a fondamento dell'esecuzione stessa, mentre le eventuali ragioni di merito incidenti sulla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11180 del 7 maggio 2008
«Quando si procede ad esecuzione forzata nelle forme di cui agli artt. 543 e segg. c.p.c. di un credito derivante da rapporto di lavoro intrattenuto con un concessionario di un pubblico servizio (nel caso di specie la società Poste Italiane,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11251 del 7 ottobre 1999
«...rileva l'eccezione con cui si contesti la possibilità di pignorare un credito dell'Inps verso la filiale di istituto bancario avente sede al di fuori della circoscrizione del giudice che abbia emesso il provvedimento a fondamento dell'esecuzione).»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28515 del 22 dicembre 2011
«In relazione alla proposizione di domanda formalmente volta ad accertare l'impossibilità di eseguire l'ordine di reintegrazione del dipendente illegittimamente trasferito ed invece qualificata come azione volta a determinare le modalità di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 186 del 12 gennaio 1998
«...criteri inderogabili, in base all'art. 645 c.p.c., al giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo opposto e, in base agli artt. 27 comma primo e 615 comma primo c.p.c., al giudice del luogo dell'esecuzione competente per materia e per valore.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7086 del 23 giugno 1995
«Appartiene al pretore, in funzione di giudice del lavoro, a norma degli artt. 618 bis e 409, n. 5, c.p.c., la competenza a conoscere delle opposizioni all'esecuzione — così come delle opposizioni agli atti esecutivi proposte dopo l'inizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3237 del 5 luglio 1995
«...nominato, non assumendo rilevanza, ai fini della ritualità del procedimento, l'esistenza di nomina di difensore per altri procedimenti, puranche sempre inerenti alla materia dell'esecuzione della pena demandata al sopra indicato tribunale.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25769 del 27 ottobre 2008
«Ai fini del riparto tra giudice ordinario e giudice amministrativo, la giurisdizione si determina in relazione al carattere paritario o autoritativo del rapporto intercorrente tra privato e P.A. ; ne consegue che ove il privato, al di fuori dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26745 del 19 dicembre 2007
«In tema di appalti pubblici, qualora nel corso dell'esecuzione dei lavori l'impresa aggiudicataria, previa autorizzazione della stazione appaltante, compia scelte tecniche comportanti l'acquisto di materiali diversi rispetto a quelli di progetto,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5619 del 10 aprile 2003
«Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario la cognizione delle controversie inerenti ai diritti e agli obblighi scaturenti dal contratto di appalto di opere pubbliche, a nulla rilevando che l'amministrazione committente abbia,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11053 del 22 dicembre 1994
«Pertanto, qualora non sia configurabile un rapporto obbligatorio tra il debitore esecutato e l'ente pubblico terzo pignorato (nella specie, per non essersi ancora concluso il procedimento relativo alla concessione di un finanziamento, da parte...»