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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 53340 del 15 dicembre 2016
«La rinuncia a tutti i motivi di appello, ad esclusione soltanto di quello riguardante la misura della pena, deve ritenersi comprensiva anche di quei motivi attraverso i quali l'appellante aveva richiesto il riconoscimento di circostanze attenuanti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 112 del 12 gennaio 1990
«I parametri di riferimento per il giudice di merito per la graduazione dell'entità della pena sia quando deve applicarsi una sola circostanza (aggravante od attenuante) che quando trattasi di più circostanze (aggravanti od attenuanti) ed i limiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2018 del 3 marzo 1993
«Il giudizio di prevalenza e quello di equivalenza delle circostanze attenuanti su quelle aggravanti impediscono al giudice di irrogare gli aumenti previsti dalla legge per le contestate aggravanti, ma non gli precludono la possibilità di tener...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3692 del 15 aprile 1993
«Nessuna contraddittorietà sussiste tra la concessione della circostanza attenuante di cui all'art. 114, primo comma, c.p. ed il contestuale diniego di quella prevista dall'art. 73, quinto comma del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, agendo le due...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4352 del 23 ottobre 2000
«...Corte costituzionale n. 292 del 1998), delle eventuali circostanze attenuanti riconosciute in sentenza, non operando, con riferimento alla disposizione sopraindicata, la diversa disciplina dettata, in materia di circostanze, dall'art. 278 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1045 del 17 gennaio 2007
«...aggravanti indicate nei numeri 1, 2, 3 e 4 dell'art. 625 c.p., e tale condizione ostativa ricorre anche allorquando tali circostanze siano state valutate come equivalenti alle concesse attenuanti, giacché tale statuizione rileva solo quoad poenam.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6877 del 14 febbraio 2017
«La misura della diminuzione della pena per ciascuna delle circostanze attenuanti applicate costituisce l'oggetto di una tipica facoltà discrezionale del giudice di merito, il quale, per adempiere al relativo obbligo di motivazione, non è tenuto ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38635 del 2 agosto 2017
«...reato commesso possono essere al più valutati ai fini della determinazione della pena, ai sensi dell'art. 133, comma secondo, n. 3), cod. pen., ovvero del riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, di cui all'art. 62-bis, cod. pen.).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39566 del 30 agosto 2017
«Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, a maggior ragione dopo la riforma dell'art. 62-bis, disposta con il d.l. 23...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36104 del 21 luglio 2017
«La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale, per assolvere al relativo obbligo di motivazione, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31983 del 4 luglio 2017
«...attenuanti in concorso con circostanze aggravanti, soggette al giudizio di comparazione, va dapprima determinata la pena effettuando tale giudizio e successivamente, sul risultato che ne consegue, va applicata l'attenuante ad effetto speciale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 53280 del 23 novembre 2017
«In tema di guida in stato di ebbrezza, qualora concorrano le circostanze ad effetto speciale di aver provocato un incidente (art. 186, comma 2-bis, cod. strada) e di aver commesso il fatto in orario notturno (art. 186, comma 2-sexies, cod. strada)...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10995 del 12 marzo 2018
«Ritenuta la continuazione tra più reati, il giudice può riconoscere le attenuanti generiche secondo i parametri "oggettivi" o "soggettivi" previsti dall'art. 133 cod. pen., sicché se la concessione richiama elementi di fatto di natura oggettiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48373 del 20 ottobre 2017
«...attenuanti prevalenti non nella misura massima consentita, così come invece avvenuto nell'originaria sentenza di patteggiamento. (Fattispecie in cui, mancato l'accordo tra le parti, il giudice aveva provveduto ex artt. 132 e 133 cod. pen.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52186 del 15 novembre 2017
«Nel caso in cui il giudice di appello, giudicando in sede di rinvio, ometta di considerare, ai fini della determinazione del trattamento sanzionatorio, le circostanze attenuanti generiche, già riconosciute all'imputato e non incise dalla sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47782 del 19 ottobre 2018
«Sussiste l'interesse della parte civile a partecipare al giudizio di legittimità attivato dall'imputato in ordine alla ravvisabilità delle circostanze attenuanti, in quanto tale giudizio può incidere sulla liquidazione del danno da risarcire, cui...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 14140 del 27 marzo 2018
«...in ordine alla mancata esclusione della recidiva da parte del giudice di appello, investito della sola cognizione relativa al riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche ed alla conseguente riduzione del trattamento sanzionatorio).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 14 gennaio 1966
«...di questa rispetto all'aggravante contestata, il giudice non può dichiarare l'estinzione del reato se non si sia prima pronunciato sull'esistenza di tutti gli elementi costitutivi dell'illecito e sulle circostanze aggravanti ed attenuanti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 512 del 24 marzo 1971
«Nell'ipotesi di più reati ascritti ad un solo imputato, non si pone un problema d'inconciliabilità fra il diniego delle attenuanti generiche per uno o più reati e la contemporanea concessione delle medesime per altro o altri reati. Le circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1177 del 11 febbraio 1984
«Le circostanze attenuanti generiche ben possono essere concesse per un reato e negate per gli altri, senza che sussista necessariamente contraddittorietà della motivazione. La diversità dei giudizi può corrispondere, infatti, ad una diversa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9549 del 22 ottobre 1985
«Il giudizio di comparazione fra circostanze attenuanti e aggravanti non è possibile in relazione alla speciale aggravante della morte dell'ostaggio prevista per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. Infatti, la novella del 18...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10238 del 19 ottobre 1988
«La concessione o il diniego di circostanze attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale è tenuto a giustificare il corretto uso di tale potere, al fine di dimostrare che non sia trasmodato in arbitrio....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4508 del 12 aprile 1988
«Il riconoscimento delle attenuanti generiche non è incompatibile con la determinazione della pena oltre il minimo edittale, in quanto il beneficio dell'art. 62 bis c.p. ha una sua ragione autonoma, ravvisabile in situazioni atipiche o nelle stesse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 17 marzo 1989
«Nel reato continuato la pena è unica e pertanto le aggravanti ed attenuanti concernenti i reati satelliti rimangono prive di efficacia perché, per l'inscindibilità dell'aumento fino al triplo per la continuazione, non è possibile stabilire le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10379 del 17 luglio 1990
«Ai fini del giudizio di comparazione fra circostanze aggravanti e circostanze attenuanti, anche la sola enunciazione dell'eseguita valutazione delle circostanze concorrenti esaurisce l'obbligo della motivazione in quanto, rientrando tale giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11898 del 29 agosto 1990
«Ai fini del diniego delle circostanze attenuanti generiche, rettamente è considerato rivelatore di una spiccata capacità a delinquere il fatto di chi, trovandosi agli arresti domiciliari, commetta un delitto, indipendentemente dalla circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11911 del 29 agosto 1990
«La censura con la quale il pubblico ministero impugni il riconoscimento in appello delle circostanze attenuanti generiche sotto il profilo della violazione dell'art. 515 c.p.p., non essendovi stato sul punto alcun specifico gravame, incontra un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1679 del 8 febbraio 1990
«Nel giudizio di comparazione fra circostanze attenuanti ed aggravanti, ex art. 69 c.p., il giudice non è tenuto a specificare le ragioni che lo hanno indotto a dichiarare l'equivalenza piuttosto che la prevalenza, a meno che non vi sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3042 del 3 marzo 1990
«In tema di attenuanti, le circostanze generiche, di cui all'art. 62 bis c.p., vanno riferite a quanto in concreto il legislatore non ha potuto prevedere, ai fini della individuazione e della personalizzazione della pena, stante la impossibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5290 del 11 aprile 1990
«Le due ipotesi di circostanze attenuanti previste dall'art. 62, n. 6, c.p. (risarcimento integrale del danno e spontanea elisione o attenuazione delle conseguenze dannose del reato) non possono concorrere allorché il reato offende il patrimonio,...»