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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3517 del 8 luglio 1998
«In sede di incidente di esecuzione, l'indagine affidata al giudice è limitata al controllo dell'esistenza di un titolo esecutivo e della legittimità della sua emissione. A tal fine, il giudice dell'esecuzione non può attribuire rilievo alle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18382 del 2 dicembre 2003
«All'assuntore del concordato fallimentare può essere attribuita la qualifica di successore a titolo particolare del fallito nella sola ipotesi in cui vi sia stato il suo subingresso nelle singole posizioni debitorie con la contestuale liberazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5369 del 11 aprile 2001
«L'omologazione del concordato fallimentare produce l'improponibilità o l'improseguibilità delle azioni revocatorie promosse dalla curatela ai sensi degli artt. 64 e 67 l. fall., a condizione che il presupposto dell'impedimento all'esercizio o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4568 del 11 gennaio 1993
«In materia di reato continuato, l'art. 671, c.p.p. relativo all'applicazione della continuazione nella fase esecutiva dei provvedimenti giurisdizionali pronunciati in distinti procedimenti contro la stessa persona, rappresenta la necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43385 del 24 ottobre 2013
«Il decreto di citazione per il giudizio di appello è nullo nell'ipotesi in cui rechi un'erronea indicazione del provvedimento impugnato, causando un'incertezza non superabile in ordine al processo da trattare. (Fattispecie in cui il decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11614 del 13 novembre 2000
«Requisito di validità del decreto di citazione per il giudizio di appello è la indicazione del provvedimento impugnato, e non quella del dispositivo di esso. Non sussiste pertanto nullità del decreto qualora, per errore, sia stato trascritto un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9643 del 20 maggio 2004
«Nella procedura concordatoria, a differenza di quanto accade nel fallimento, il debitore è l'unico legittimato passivo in ordine alla verifica dei crediti dopo l'omologazione del concordato preventivo con cessione dei beni, sussistendo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1005 del 16 aprile 1993
«Ai fini della valutazione in ordine alla ammissibilità o meno di una istanza di revisione, nella fase rescindente, la corte d'appello adita deve sotto il profilo dell'eventuale manifesta infondatezza dell'istanza di revisione, limitarsi ad una...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 28 giugno 2000
«In tema di giudizio abbreviato, pur mancando nell'art. 599 c.p.p. una disposizione analoga a quella dell'art. 442, terzo comma, stesso codice, anche la sentenza emessa a conclusione del giudizio di appello tenutosi con le forme camerali deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13665 del 24 dicembre 1998
«L'obbligo del giudice di dichiarare l'esistenza di una causa di non punibilità permane fino al momento in cui la sentenza diviene irrevocabile ai sensi dell'art. 648 c.p.p., non potendosi sino a tale momento considerare concluso il processo. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20464 del 13 maggio 2013
«Un processo celebrato nei confronti di cittadino straniero in uno Stato con cui non vigono accordi idonei a derogare alla disciplina dell'art. 11 c.p. non preclude la rinnovazione del giudizio in Italia per gli stessi fatti, non essendo il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2312 del 4 febbraio 1992
«Il decreto di archiviazione è provvedimento per il quale non è prevista impugnazione di sorta (salvo, eventualmente, il caso previsto dall'art. 409, ultimo comma, c.p.p., ritenuto estensibile al decreto di archiviazione per l'ipotesi dell'omesso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3372 del 5 ottobre 1998
«In materia di misure cautelari, nell'ipotesi in cui il procedente abbia rigettato per motivi di merito la richiesta del P.M. di applicazione della misura, ovvero qualora l'ordinanza genetica sia stata annullata dal giudice dell'impugnazione per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1597 del 2 giugno 1997
«In tema di misure cautelari personali può parlarsi di «giudicato cautelare», quale situazione valutabile naturalmente solo rebus sic stantibus, solo quando vi sia identità dei fatti posti a fondamento della misura, ferma la possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12934 del 4 dicembre 1992
«Ai fini dell'omologazione del concordato preventivo è necessario che sussistano tutte le condizioni, di ordine soggettivo ed oggettivo, previste dai numeri da 1 a 4 dell'art. 181 legge fall., mentre per il rigetto dell'istanza è sufficiente il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2546 del 7 marzo 2000
«Poiché anche nel processo fallimentare la pubblicazione costituisce il momento in cui la sentenza viene giuridicamente ad esistenza mentre la deliberazione in camera di consiglio è momento interno all'organo decidente privo di effetti immediati e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18861 del 22 aprile 2003
«In caso di errore di calcolo della pena irrogabile per il reato continuato dovuto alla necessità di rideterminare quella per la continuazione in ragione della prescrizione di alcune contravvenzioni punite con la sola ammenda, il giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 1557 del 8 febbraio 1994
«Qualora venga proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello che ha annullato quella emessa dal pretore perché il decreto di citazione a giudizio dell'imputato portava un termine di comparizione inferiore a quello di quarantacinque...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4882 del 15 maggio 1996
«È ammissibile la formazione progressiva del giudicato nello sviluppo dinamico del rapporto processuale non solo quando l'annullamento parziale viene pronunciato nel processo cumulativo e riguarda solo alcuni degli imputati o talune delle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6019 del 14 giugno 1993
«Deve escludersi che la disciplina della revisione prevista dal nuovo c.p.p. consenta di rilevare cause di estinzione del reato già risultanti dagli atti e «sfuggite» al controllo della Cassazione, non potendosi intendere la «novità» della prova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1010 del 22 gennaio 2004
«A seguito della sottoposizione a liquidazione coatta amministrativa di una società si determina per un verso, la perdita della capacità (anche) processuale degli organi societari e per altro verso, la temporanea improcedibilità, fino alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1213 del 6 febbraio 1998
«Il tribunale investito di una domanda di liquidazione coatta amministrativa (al pari del tribunale fallimentare) non è vincolato alle deduzioni ed osservazioni — eventualmente dubitative — del soggetto richiedente, essendo chiamato ad accertare la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2177 del 28 marzo 1985
«Nel procedimento, dinanzi al giudice ordinario, per la dichiarazione giudiziale dello stato d'insolvenza di un'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa, ancorché con provvedimento reso in data anteriore al procedimento stesso, la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3407 del 2 febbraio 2005
«È inammissibile la costituzione di parte civile del commissario liquidatore — nel procedimento per bancarotta a carico degli amministratori di una società dichiarata in stato di insolvenza — privo di autorizzazione da parte dell'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20475 del 25 luglio 2008
«In tema di opposizione allo stato passivo nella procedura di liquidazione coatta amministrativa, per la proposizione dell'appello avverso le sentenze del tribunale si applica il termine abbreviato previsto dall'art. 99, comma 5, legge fall. (nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37413 del 12 settembre 2013
«Il ricorso all'art. 625 bis c.p.p. è idoneo a porre rimedio alle ipotesi di inosservanza della Convenzione EDU verificatesi nell'ambito del processo di legittimità poiché consente di porre l'interessato in una situazione equivalente a quella in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9015 del 5 marzo 2010
«È inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto proposto dall'imputato avverso l'ordinanza con cui la Corte di cassazione abbia dichiarato l'inammissibilità di un'istanza di rimessione del processo formulata ex art. 45 c.p.p., atteso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15137 del 3 maggio 2006
«In tema di ricorso straordinario, l'omesso esame di un motivo di ricorso per cassazione non dà luogo ad errore di fatto rilevante a norma dell'art. 625 bis c.p.p., allorché, pur in mancanza di espressa disamina, il motivo proposto debba...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7660 del 3 marzo 2006
«Nel caso in cui venga dedotto un mero errore materiale rilevabile di ufficio ex art. 625 bis c.p.p., ed emendabile con la procedura di cui all'art. 130 c.p.p., non è necessaria una procura speciale del difensore per proporre il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16103 del 30 aprile 2002
«In tema di correzione dell'errore di fatto, poiché la relativa richiesta è ammessa solo a favore del condannato e l'art. 625 bis c.p.p. ha natura di norma eccezionale, possono costituire oggetto dell'impugnazione straordinaria esclusivamente quei...»