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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5653 del 19 dicembre 1996
«La disposizione dell'art. 486 c.p.p. che prevede i casi di impedimento a comparire dell'imputato e del difensore si impone, se l'impedimento è legittimo, il rinvio dell'udienza, è applicabile anche al processo di esecuzione, per effetto del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5411 del 4 dicembre 1996
«L'avviso di udienza nel procedimento di esecuzione deve contenere, sia pure in forma succinta, o con riferimento ad atti già a conoscenza delle parti, l'indicazione dell'oggetto del procedimento, necessario ai fini del rispetto del principio del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1009 del 16 aprile 1993
«L'opposizione al decreto di liquidazione di compensi al custode giudiziario di corpi di reato, emesso dopo il passaggio in giudicato della sentenza relativa al processo al quale essi inerivano, instaura un procedimento di esecuzione che, a mente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3490 del 15 ottobre 1992
«L'applicabilità è pertanto esclusa con riguardo alle udienze previste nel procedimento di esecuzione e di sorveglianza, nulla rilevando in contrario che l'art. 666 c.p.p. preveda la presenza necessaria, all'udienza, del difensore, posto che tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5137 del 9 febbraio 2012
«Il provvedimento con cui il giudice dell'esecuzione dichiari condonata la pena può essere revocato in sede esecutiva solo in presenza di fatti nuovi e non sulla scorta di elementi preesistenti. (Nella specie, la Corte ha cassato il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45326 del 5 dicembre 2007
«In tema di confisca, avverso il provvedimento del giudice dell'esecuzione - sia che questi abbia deciso "de plano" ai sensi dell'art. 667, quarto comma, c.p.p. sia che abbia provveduto irritualmente nelle forme dell'udienza camerale ex art. 666...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1622 del 4 giugno 1998
«- Il procedimento che si svolge davanti al giudice dell'esecuzione, secondo le disposizioni dell'art. 666 c.p.p., non ha natura di impugnazione, ma è un procedimento di prima istanza volto a stabilire, nell'interesse della giustizia, il concreto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38947 del 16 ottobre 2008
«Nel procedimento di esecuzione non è deducibile il vizio di mancata assunzione di una prova decisiva ai sensi dell'art. 606 comma primo lett. d ) c.p.p., previsto soltanto per il giudizio dibattimentale e non anche per i procedimenti che si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8411 del 3 febbraio 2004
«È illegittimo il provvedimento dell'Amministrazione penitenziaria che disponga l'ispezione e la perquisizione personale del detenuto mediante denudamento totale, allorché non sia motivatamente sorretto da effettive, specifiche e prevalenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8057 del 7 luglio 1998
«Il giudice deve non già fornire la prova negativa della possibilità di conoscere i particolari riferiti attraverso le comuni fonti di informazione, circostanza che sarebbe impossibile da dimostrare, ma indicare gli elementi in base ai quali possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2855 del 11 luglio 1995
«Quando il chiamante in correità addebita a taluno il concorso morale nel reato (sub specie di consenso alla commissione del fatto, prestato nel corso di una riunione deliberativa tenuta dai concorrenti), i riscontri estrinseci alla dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13089 del 24 giugno 2015
«La regola secondo la quale il curatore, che subentri in un contratto stipulato dal fallito contenente una clausola compromissoria, non può disconoscere tale clausola, ancorché configuri un patto autonomo, e, se il fallimento sia stato dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1740 del 26 gennaio 2007
«In tema di sospensione necessaria del processo, non ricorrono i presupposti di cui all'art. 295 c.p.c. nel rapporto tra il giudizio avente ad oggetto la revocatoria fallimentare proposta contro l'acquirente di un immobile già di proprietà del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23107 del 6 novembre 2007
«In tema di revocatoria fallimentare, per stabilire se le rimesse su conto corrente bancario assistito da apertura di credito abbiano natura solutoria, occorre verificare se i versamenti siano confluiti su un conto passivo in corso di ordinario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4762 del 28 febbraio 2007
«In tema di contratti bancari, il «bonifico» (ossia l'incarico del terzo dato alla banca di accreditare al cliente correntista la somma oggetto della provvista) costituisce un ordine (delegazione) di pagamento che la banca delegata, se accetta, si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6192 del 7 marzo 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 2, legge fall. (nel testo, applicabile ratione temporis anteriore al D.L. 14 marzo 2005, n. 35 del 2005), degli atti solutori anomali connessi all'esecuzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6653 del 15 marzo 2013
«Il sopravvenuto fallimento del promissario acquirente, oltre ad escludere - stante l'indisponibilità dei beni acquisiti al fallimento ed a tutela dei principi che regolano la ripartizione dell'attivo - la facoltà di chiedere la risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6646 del 15 marzo 2013
«In tema di formazione dello stato passivo, il credito concernente l'aggio per la riscossione e la eventuale esecuzione esattoriale riveste carattere concorsuale solo se la corrispondente attività venga intrapresa e svolta dal concessionario, sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15690 del 12 giugno 2008
«Il credito di rivalsa Iva di un professionista che, eseguite prestazioni a favore di imprenditore poi dichiarato fallito, emetta la fattura per il relativo compenso in costanza di fallimento (nella specie, a seguito del pagamento ricevuto in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29757 del 28 luglio 2010
«In tema di bancarotta per distrazione di beni ottenuti in "leasing", è necessario ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 216 R.D. che l'utilizzatore poi fallito sia entrato nella disponibilità di fatto del bene. (fattispecie in tema...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27918 del 7 luglio 2009
«Non integra il delitto di bancarotta fraudolenta impropria (art. 223, comma primo, L. fall.) la condotta dell'amministratore che "richiami" l'assegno privo di provvista, precedentemente versato in esecuzione della delibera di aumento di capitale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3663 del 21 febbraio 2006
«In tal caso sono riconosciuti all'assicurato gli ordinari rimedi posti a tutela della violazione di un obbligo negoziale di esecuzione del contratto in buona fede e di informazione, cui risultano tenuti, nei suoi confronti, rispettivamente,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1237 del 25 gennaio 2016
«In tema di accessione, ove l'esecuzione delle opere con materiali propri su suolo altrui configuri illecito penale, il terzo non ha diritto all'indennizzo ex art. 936 c.c., salvo che il manufatto sia oggetto di regolarizzazione urbanistica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 5 aprile 2016
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicchè...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11392 del 1 giugno 2016
«In tema di contratti, la disciplina di cui all'art. 1327 c.c., secondo la quale il contratto, nelle tassative ipotesi indicate dal comma 1 della norma (richiesta del proponente, natura dell'affare ed usi commerciali), può intendersi concluso nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7543 del 15 aprile 2016
«L'art. 1328, comma 1, c.c., il quale prevede che la proposta contrattuale può essere revocata finché il contratto non sia concluso, va inteso, in correlazione con la diversa disciplina dettata per la revoca dell'accettazione dal comma 2, nonché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4112 del 2 marzo 2016
«In tema di liberazione del fideiussione, l'autorizzazione di cui all'art. 1956 c.c. non è configurabile come accordo "a latere" del contratto bancario cui la garanzia accede, sicché non richiede la forma scritta "ad substantiam" e può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22302 del 3 novembre 2016
«Nell'ipotesi in cui il gestore agisca in nome proprio, atteso che la gestione d'affari costituisce un'ipotesi particolare di mandato, legittimato attivamente a ripetere, nei confronti dell'"accipiens", il pagamento indebito eseguito dal gestore è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20383 del 11 ottobre 2016
«In materia contrattuale, la mancanza di una "causa adquirendi" - a qualunque titolo accertata - determina la possibilità di avvalersi dell'azione di ripetizione dell'indebito anche quando la controprestazione non sia a propria volta ripetibile,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3294 del 19 febbraio 2016
«In tema di visite mediche di controllo dei lavoratori subordinati assenti per malattia, l'ingiustificata assenza alla visita può essere integrata da qualsiasi condotta che sia valsa ad impedire l'esecuzione della verifica sanitaria per incuria,...»