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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10387 del 21 giugno 2012
«In tema di ammissione al passivo fallimentare di crediti assistiti da privilegio, ai sensi dell'art. 2764 c.c., nella specie esercitato dal locatore nei confronti di beni vincolati all'uso del bene locato, la mancata indicazione di tali beni da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2761 del 23 febbraio 2012
«Il riconoscimento del privilegio ipotecario quanto alle spese incontrate dal ricorrente che, per liberare dall'ipoteca l'immobile a lui assegnato nel corso di una procedura esecutiva, abbia pagato il debito verso la banca, già creditrice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17477 del 12 ottobre 2012
«La posizione del debitore e quella del terzo che ha costituito il pegno è differenziata, in quanto la prelazione pignoratizia determina il mero adempimento del debito originario da parte del terzo, restando irrilevante il fatto che quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4378 del 20 marzo 2012
«In tema di esecuzione forzata, gli arredi e le suppellettili di un immobile non costituiscono di norma pertinenze dello stesso e non sono, perciò, ricompresi nel pignoramento di quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15249 del 12 luglio 2011
«Non hanno effetto nei confronti del curatore del fallimento, che subentri nella posizione del creditore pignorante ex art. 107 legge fall., gli atti di alienazione di beni sottoposti a pignoramento, applicandosi il disposto dell'art. 2913...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6265 del 20 aprile 2012
«L'incasso dell'assegno post-datato, in quanto successivo alla notificazione del pignoramento, non è opponibile al creditore pignorante ex art. 2917 c.c. anche se, in ipotesi, la dazione dell'assegno al creditore, debitore esecutato, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21110 del 28 novembre 2012
«Il sopravvenuto accertamento dell'inesistenza di un titolo idoneo a giustificare l'esercizio dell'azione esecutiva non fa venir meno l'acquisto dell'immobile pignorato, che sia stato compiuto dal terzo nel corso della procedura espropriativa in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 14230 del 5 giugno 2013
«Il reclamo ex art. 22 legge fall. può avere efficacia interruttiva della prescrizione, atteso che l'atto di costituzione in mora non è soggetto a forma solenne, essendo sufficiente che il creditore manifesti e porti a conoscenza legale del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13438 del 29 maggio 2013
«La mera proposizione, da parte del debitore, di una citazione in revocazione ex art. 395, n. 3, cod. proc. civ. non impedisce il passaggio in giudicato, ex art. 324 cod. proc. civ., della sentenza impugnata, sicché termina l'effetto interruttivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11119 del 10 maggio 2013
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da fatto illecito inizia a decorrere non dal momento in cui il fatto del terzo determina la modificazione che produce danno all'altrui diritto, ma dal momento in cui la produzione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11941 del 13 luglio 2012
«Il diritto di credito dell'Amministrazione finanziaria in relazione a tributi e sanzioni, quando sia stato accertato con sentenza passata in giudicato, si prescrive nel termine ordinario di dieci anni, anche se per esso la legge preveda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11145 del 4 luglio 2012
«Le prescrizioni presuntive, trovando ragione unicamente nei rapporti che si svolgono senza formalità, dove il pagamento suole avvenire senza dilazione, non operano se il credito trae origine da contratto stipulato in forma scritta. Tuttavia il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9509 del 12 giugno 2012
«In tema di prescrizione presuntiva (nella specie, del credito retributivo da lavoro), non costituisce motivo di rigetto dell'eccezione, ai sensi dell'art. 2959 c.c., l'ammissione del debitore che l'obbligazione non è stata estinta, qualora la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 5 gennaio 1993
«Concreta il reato di ricettazione, e non la contravvenzione di incauto acquisto (art. 712 c.p.) il ricevere un assegno circolare in bianco. Questo è, infatti, un documento che, per natura e destinazione, è in possesso esclusivamente della banca...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1678 del 14 gennaio 2008
«In materia di riparazione per l'ingiusta detenzione, gli interessi al tasso legale sulla somma attribuita all'istante — non già moratori, bensì corrispettivi — vanno riconosciuti, se richiesti, dal passaggio in giudicato del provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9004 del 25 febbraio 2003
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, gli interessi moratori, al tasso legale, sulla somma attribuita all'istante vanno riconosciuti, se richiesti, dal passaggio in giudicato del provvedimento attributivo, atteso che solo da tale momento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1618 del 14 giugno 1999
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione il titolo atto a rendere liquido ed esigibile il credito è la pronuncia del giudice, che determina la somma dovuta. Pertanto la decorrenza degli interessi si individua nella data della pronuncia stessa.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 915 del 5 maggio 1995
«In tema di quantificazione dell'indennizzo per la riparazione della ingiusta detenzione, i criteri equitativi da adottare devono riferirsi alla durata effettiva della custodia cautelare illegittimamente sofferta, che assume rilievo preponderante,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11291 del 24 marzo 2010
«Ricorre il "periculum in mora", presupposto del sequestro conservativo, se il rischio di perdita delle garanzie del credito sia apprezzabile in relazione a concreti e specifici elementi riguardanti, da un lato, l'entità del credito e la natura del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2128 del 24 aprile 1996
«Ai sensi dell'art. 316 c.p.p., presupposto indispensabile del sequestro conservativo è il periculum in mora, che ricorre quando esiste una fondata ragione che lasci desumere la mancanza o la dispersione delle garanzie del credito. Ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1467 del 7 luglio 1995
«Per l'applicazione del sequestro conservativo (art. 316 c.p.p.) è richiesta la «fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano le garanzie per il pagamento» dei crediti indicati. La norma affida la legittimità dell'esercizio del relativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 707 del 24 giugno 1994
«In tema di sequestro conservativo, il periculum in mora va valutato, oltre che con riguardo all'entità del credito del richiedente, anche con riferimento ad una situazione almeno potenziale, desunta da elementi certi ed univoci, di depauperamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2890 del 7 agosto 1996
«Non sussiste la legittimazione del P.M. a chiedere il sequestro conservativo a tutela dell'adempimento delle obbligazioni, derivanti da reati tributari nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, qualora non sia costituita parte civile e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 598 del 13 gennaio 2004
«Sono impignorabili, e quindi insuscettibili di sequestro conservativo di cui all'art. 316 c.p.p., i beni assoggettati al regime del fondo patrimoniale per un debito che il creditore conosceva essere contratto per scopi estranei ai bisogni della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41210 del 19 novembre 2001
«In tema di sequestro penale, il danaro può essere considerato corpo del reato (ed avere dunque funzione probatoria circa la commissione del reato stesso e circa la sua attribuibilità ad un soggetto) solo come cosa mobile determinata e non come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1770 del 24 aprile 1997
«In tema di sequestro conservativo, la sostituzione del custode dei beni sequestrati rientra nei poteri del giudice penale che procede, fino a quando nell'ambito del procedimento penale non sia stata definitivamente accertata o esclusa la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43246 del 19 novembre 2008
«Il "periculum in mora" ai fini dell'adozione del sequestro conservativo può essere integrato anche dalla condizione di inadeguatezza del patrimonio dell'imputato rispetto all'ammontare delle pretese creditorie, indipendentemente da un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1778 del 9 settembre 1998
«In tema di sequestro conservativo, la mancata previsione della revocabilità del provvedimento impositivo di tale misura cautelare non vale a significare che ove si sia omesso di attivare gli ordinari strumenti di gravame non sia possibile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1236 del 6 luglio 1995
«L'ambito di legittimazione a proporre richiesta di riesame contro il provvedimento di sequestro conservativo è più ampio di quello concernente il sequestro preventivo. Nei confronti di questo, infatti, possono avanzare richiesta — a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3968 del 9 novembre 1992
«Il pubblico ministero non è legittimato a proporre ricorso avverso l'ordinanza del tribunale della libertà che verte in tema di sequestro conservativo richiesto dalla parte civile a tutela delle proprie ragioni creditorie.»