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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7115 del 21 marzo 2013
«Quando le allegazioni poste a fondamento di una domanda giudiziale - nella specie, di risarcimento del danno da attività provvedimentale illegittima della P.A. - non consentono di includere alcuni fatti tra quelli costitutivi del diritto azionato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15070 del 2 luglio 2014
«Una volta ottenuta dall'ufficio giudiziario l'abilitazione all'utilizzo del sistema di posta elettronica certificata, l'avvocato, che abbia effettuato la comunicazione del proprio indirizzo di PEC al Ministero della Giustizia per il tramite del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2993 del 1 aprile 1996
«Nel caso di mutamento della domanda nel corso dell'udienza di precisazione delle conclusioni (nella specie, domanda di pagamento del valore venale del terreno occupato, a titolo di risarcimento del danno da «accessione invertita», in luogo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18607 del 3 settembre 2014
«In tema di arbitrato, la proroga del termine per la pronuncia del lodo arbitrale, a norma dell'art. 820, secondo comma, cod. proc. civ. - nel testo vigente anteriormente alla modifica apportata dal d.lgs. 2 febbraio 2006, n. 40 - non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24655 del 19 novembre 2014
«Colui che ha acquistato un bene, oggetto di azione revocatoria (fallimentare, nella specie), dal subacquirente del medesimo bene, non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza che abbia accolto la domanda, atteso che egli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8705 del 29 aprile 2015
«Nel giudizio pendente tra privati per il rilascio di un'area oggetto di un contratto di locazione, il convenuto non è legittimato ad eccepire la demanialità dell'area stessa, trattandosi di eccezione "de iure tertii", a meno che non alleghi un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23288 del 4 giugno 2014
«È legittimata a costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni derivanti da crimini di guerra commessi durante la seconda guerra mondiale l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (A.N.P.I.), anche se costituita in epoca successiva ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21761 del 28 maggio 2014
«L'avviso di fissazione dell'udienza in camera di consiglio per la trattazione, davanti al tribunale di sorveglianza, dell'istanza di concessione di una misura alternativa alla detenzione presentata a seguito della sospensione dell'ordine di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23728 del 31 maggio 2013
«Il difensore nominato come sostituto del titolare non comparso - per asserito legittimo impedimento, ritenuto insussistente dal giudice - non ha diritto alla concessione di un termine a difesa, che, invece, spetta a quello nominato a causa della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19784 del 13 maggio 2015
«La previsione di cui all'art. 108 c.p.p.- che prevede la concessione di un termine a difesa nei casi di rinuncia, revoca, incompatibilità e abbandono della difesa - non si applica nel caso di revoca del precedente difensore e nomina di quello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3758 del 15 aprile 2015
«Il divieto di concessione di benefici penitenziari (nella specie permesso premio) previsto dall'art. 58-quater, comma quarto, ord. pen. nei confronti dei condannati per i delitti di cui agli artt. 289-bis e 630 cod. pen., che non abbiano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53674 del 23 dicembre 2014
«In tema di riesame di misure cautelari reali, il termine di dieci giorni per la decisione, che decorre dal momento di ricezione degli atti processuali, è perentorio e non prorogabile, con conseguente inefficacia della misura in caso di inosservanza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34042 del 31 luglio 2014
«La nullità della notifica dell'avviso di deposito con l'estratto della sentenza contumaciale non è sanata, ex art. 183 cod. proc. pen., dalla presentazione di istanza di concessione di una misura alternativa alla detenzione da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14111 del 8 aprile 2015
«Il divieto di concessione degli arresti domiciliari al condannato per evasione, previsto dall'art. 284, comma quinto, cod. proc. pen., ha carattere assoluto e, pertanto, prevale sulla disposizione di cui all'art. 275, comma secondo bis, cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38074 del 17 settembre 2014
«Nel procedimento conseguente all'appello proposto dall'indagato avverso l'ordinanza di rigetto di richiesta di revoca della misura cautelare personale, è utilizzabile la documentazione prodotta dalla difesa, riguardante elementi probatori nuovi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23845 del 31 maggio 2013
«Nel giudizio direttissimo instaurato a seguito di convalida dell'arresto, la presenza dell'imputato all'udienza fissata a seguito della concessione dei termini a difesa è irrilevante ai fini della regolarità del rapporto processuale, instauratosi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32085 del 24 luglio 2013
«L' ordinanza che provvede sulla richiesta di giudizio abbreviato ex art. 458 c.p.p. (sia nel caso di diniego che di concessione o ancora di revoca) non è impugnabile, nemmeno sotto il profilo dell' abnormità, atteso il principio di tassatività dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15680 del 15 aprile 2015
«E inammissibile, per difetto dell'interesse ad impugnare, il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza di condanna a pena dell'ammenda condizionalmente sospesa "ex officio" e relativa a contravvenzione oblabile ex art. 162-bis cod. pen.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24357 del 19 giugno 2012
«È inammissibile per carenza di interesse l'impugnazione del pubblico ministero (nella specie, il procuratore generale presso la Corte di appello), che, senza contestare la sussistenza dei presupposti per la concessione del perdono giudiziale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7395 del 24 febbraio 2012
«Sussiste l'interesse del P.M. ad impugnare la pronuncia di concessione del perdono giudiziale al minore che, rimasto contumace, non abbia preventivamente manifestato il suo consenso all'applicazione del beneficio, nè abbia conferito procura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40280 del 27 settembre 2013
«In tema di giudizio abbreviato, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso la sentenza di condanna e convertito in appello in applicazione dell'art. 580 cod. proc. pen., conserva la propria natura di impugnazione di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42858 del 29 aprile 2014
«Al pubblico ministero, in ragione delle sue funzioni istituzionali, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 251 del 2012, spetta il compito di richiedere al giudice dell'esecuzione l'eventuale rideterminazione della pena inflitta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 53177 del 22 dicembre 2014
«La competenza in materia di concessione della misura alternativa dell'affidamento in prova, in ipotesi di condannato per il quale è stata disposta sospensione dell'esecuzione, appartiene al Tribunale di sorveglianza del luogo in cui ha sede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6278 del 12 febbraio 2015
«La concessione dell'estradizione sul presupposto dell'irrogabilità di una pena detentiva temporanea per reati astrattamente punibili con l'ergastolo da uno Stato che non ammette la detenzione perpetua, comporta che la pena detentiva eseguibile non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36638 del 11 ottobre 2005
«In tema di pena concordata tra le parti in sede di appello ai sensi dell'art. 509, comma 4, c.p.p., nell'ipotesi che l'accordo sia subordinato alla concessione della sospensione condizionale della pena al giudice che non ritenga concedibile il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14151 del 5 aprile 2001
«Attese le profonde differenze tra il c.d. «patteggiamento in appello», previsto dall'art. 599, comma 4, c.p.p. (nel testo novellato dall'art. 1 della legge 19 gennaio 1999 n. 14), e quello ordinario disciplinato dagli artt. 444 ss. c.p.p., è da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5332 del 4 febbraio 2008
«È illegittima la decisione del giudice di appello, che, a fronte dell'accordo delle parti di cui all'art. 599, comma quarto c.p.p., subordinato alla concessione dei benefici di legge ovvero anche solo accompagnato dalla richiesta degli stessi,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8687 del 6 marzo 2002
«In tema di pena concordata tra le parti in sede di appello ai sensi dell'art. 599, comma 4, c.p.p., nell'ipotesi che l'accordo sia subordinato alla concessione della sospensione condizionale della pena al giudice che non ritenga concedibile il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2689 del 13 giugno 1998
«L'accordo sulla pena in appello tra le parti che, a norma dell'art. 599 c.p.p., rinuncino agli altri motivi, comporta il passaggio in giudicato della sentenza in tema di responsabilità, senza che in alcun modo la decisione possa connotarsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7544 del 28 febbraio 2005
«Il potere attribuito dall'articolo 597, comma 5, del c.p.p. al giudice di appello di applicare con la sentenza anche di ufficio il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è un potere eccezionale e...»