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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4284 del 11 maggio 1983
«Ai fini dell'art. 493 c.p., i dipendenti del comune addetti al servizio della nettezza urbana rivestono la qualità di pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico; alle attestazioni di presenza da essi redatte sui moduli predisposti dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32984 del 24 luglio 2014
«In tema di lesioni gravissime, integra lo sfregio permanente qualsiasi nocumento che, senza determinare la più grave conseguenza della deformazione, importi un turbamento irreversibile dell'armonia e dell'euritmia delle linee del viso, con effetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7524 del 12 luglio 1991
«In tema di lesioni personali, la circostanza aggravante del fatto commesso con armi, prevista dall'art. 585, comma primo, ult. parte, c.p., ricorre solo quando l'oggetto qualificato come arma è usato in maniera propria, conformemente alla sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1449 del 7 febbraio 1987
«La circostanza aggravante speciale, di carattere obiettivo e ad effetto comune, del delitto di lesione personale volontaria costituita dal fatto commesso con armi, postula per il suo riconoscimento che lo strumento qualificabile come arma sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2335 del 10 marzo 1993
«Per l'applicabilità dell'aggravante del fatto commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale di cui all'art. 589 cpv. c.p. non è necessaria la violazione di una specifica norma del codice della strada, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37589 del 12 ottobre 2007
«...danni del conducente di un ciclomotore caduto a causa del cattivo stato della strada, posto che era stato accertato che l'imputato aveva omesso di effettuare il controllo sui lavori di manutenzione dal Comune dati in appalto ad una ditta privata).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27740 del 13 luglio 2007
«Al fine di escludere la responsabilità del conducente è, necessario che lo stesso si sia trovato, per motivi estranei ad ogni suo obbligo di diligenza, nella oggettiva impossibilità di avvistare il pedone e di osservare i movimenti, attuati in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40908 del 10 novembre 2005
«In tema di violazione stradale, il conducente di un veicolo è tenuto a vigilare al fine di avvistare il pedone, implicando il relativo avvistamento la percezione di una situazione di pericolo, in presenza della quale il conducente è tenuto a porre...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37263 del 7 novembre 2002
«In tema di circolazione stradale, l'art. 177, comma 2, c.s. autorizza i conducenti dei veicoli adibiti a servizi urgenti di polizia a non osservare obblighi, divieti e prescrizioni relativi alla circolazione, ma impone pur sempre l'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9904 del 20 novembre 1996
«Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza ed, in caso di sua resistenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l'intrapresa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1207 del 5 febbraio 1993
«Rettamente è affermata la responsabilità per omicidio colposo aggravato dalla inosservanza delle norme che disciplinano la circolazione stradale di un automobilista che pur avendo tempestivamente avvistato due pedoni che si stavano spostando a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6686 del 4 maggio 1993
«Anche i terzi, quando si trovino esposti ai pericoli derivanti da un'attività lavorativa da altri svolta nell'ambiente di lavoro, devono ritenersi destinatari delle misure di prevenzione. Sussiste, pertanto, un cosiddetto rischio aziendale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18548 del 18 maggio 2005
«In tema di colpa professionale, nel caso di équipe chirurgica e più in generale in quello in cui ci si trovi di fronte ad ipotesi di cooperazione multidisciplinare nell'attività medico-chirurgica, sia pure svolta non contestualmente, ogni...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8599 del 21 settembre 1993
«È ravvisabile colpa nel comportamento del sanitario il quale non si astiene da un intervento che la comune cultura nel settore ritiene oltremodo rischioso e giudica utile solo in caso di certezza di una determinata diagnosi, che non era in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12654 del 17 dicembre 1988
«L'assistente di piscina, comunemente detto bagnino, ove operi in struttura privata, altrimenti non regolamentata nelle attribuzioni connesse al suo ruolo, escluso qualsiasi potere-dovere di proibizione e intervento coattivo ovvero di ammonimento,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2478 del 26 marzo 1986
«In caso di decesso per annegamento in una vasca di irrigazione, risponde di omicidio colposo il proprietario del fondo che, avendolo lasciato aperto e accessibile a chiunque, non abbia adottato quelle precauzioni suggerite dalla comune esperienza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10210 del 17 novembre 1984
«In tema di colpa professionale, è principio generale che la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell'attività svolta (art. 1176 comma secondo c.c.). Tuttavia, anche in rapporto a tale criterio restrittivo, la condotta del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35326 del 15 settembre 2008
«In tema di responsabilità da sinistri stradali, gli organizzatori di corse automobilistiche (nella specie: "rally" di montagna) hanno l'obbligo giuridico di porre in essere tutte le cautele possibili onde evitare incidenti di gara, non potendo, in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39623 del 26 ottobre 2007
«Il dirigente del servizio manutenzione strade del comune risponde del reato di lesioni colpose in merito alle lesioni riportate da un pedone in seguito alla caduta causata da una fenditura aperta nel manto stradale e non segnalata. (In motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8585 del 28 luglio 2000
«In materia di prevenzione infortuni ed igiene sul lavoro nell'ambito di un ente pubblico territoriale, quale un comune, attesa la posizione di garanzia del sindaco — e degli assessori, la delega di funzioni in favore di altri soggetti, quale il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11590 del 25 marzo 2010
«La circostanza aggravante della "finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso è integrato quando - anche in base alla Convenzione di New York del 7 marzo 1966, resa esecutiva in Italia con la legge n. 654 del 1975...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13570 del 31 marzo 2008
«In tema di ingiuria, al fine dell'operatività della causa di non punibilità della provocazione (art. 599, comma secondo, c.p. ), l'illegittimità intrinseca che deve connotare il «fatto ingiusto » altrui, non può essere individuata sulla base dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18799 del 8 maggio 2008
«Non integra il delitto di diffamazione la condotta di colui che, in qualità di sindaco di un Comune, indirizzi una missiva al presidente della Provincia committente del servizio di pulizia delle strade definendo il servizio svolto dall'appaltatore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32577 del 9 agosto 2007
«Integra il delitto di diffamazione la diffusione di un manifesto-volantino nel quale si definisca il Sindaco di un Comune come «gaglioffo» e «azzeccagarbugli» non potendosi tali attributi giustificare con il legittimo esercizio del diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12859 del 6 aprile 2005
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente, anche putativa, del diritto di cronaca giudiziaria allorché manchi la necessaria correlazione tra il fatto narrato e quello accaduto, il quale implica l'assolvimento dell'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«La prova dell'errore scriminante in materia di esercizio putativo del diritto di cronaca deve vertere sul fatto, e cioè sulla verità della notizia e non sull'attendibilità della fonte di informazione, dal momento che il giornalista può essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1618 del 17 febbraio 1995
«Nel delitto di diffamazione a mezzo stampa, realizzato con la pubblicazione di un'intervista, è configurabile l'esimente putativa dell'esercizio del diritto di cronaca nei confronti del giornalista tutte le volte in cui la notizia è costituita non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5710 del 16 maggio 1994
«La sindrome derivante da deficienza immunitaria, comunemente denominata Aids, è notoriamente collegata alla sfera sessuale ed all'uso di sostanze stupefacenti. Pertanto, il diffondere attraverso il mezzo della stampa la notizia, non vera, che una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21455 del 22 maggio 2009
«In tema di ingiuria, la causa di non punibilità della provocazione sussiste non solo quando il fatto ingiusto altrui integra gli estremi dell'illecito civile o penale, ma anche quando esso sia lesivo di regole comunemente accettate nella civile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 852 del 26 gennaio 2000
«L'amministratore del condominio è legittimato, senza necessità della partecipazione al giudizio dei condomini, a resistere alla domanda concernente la legittimità dei distacchi dall'impianto comune centralizzato di riscaldamento, effettuati dai...»