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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28839 del 5 dicembre 2008
«La cointestazione di un conto corrente, attribuendo agli intestatari la qualità di creditori o debitori solidali dei saldi del conto (art. 1854 cod. civ.) sia nei confronti dei terzi, che nei rapporti interni, fa presumere la contitolarità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20657 del 25 settembre 2009
«In tema di obbligazioni solidali passive, il pagamento integrale da parte di uno dei coobbligati, ed il successivo esperimento da parte di quest'ultimo dell'azione di regresso nei confronti degli altri condebitori, determinano l'esaurimento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18406 del 19 agosto 2009
«In materia di obbligazione solidale, ciascun debitore può agire in regresso nei confronti dell'altro a condizione che l'importo azionato non ecceda la parte di pertinenza del condebitore nei confronti del quale l'azione viene esercitata; ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4507 del 28 marzo 2001
«Nel caso di rinuncia alla solidarietà a favore di taluno dei condebitori, mentre nei rapporti esterni con il creditore il beneficiario della rinuncia rimane tenuto al pagamento soltanto della sua quota, per altro verso lo stesso creditore conserva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15737 del 2 luglio 2010
«In tema di risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione stradale, l'azione giudiziaria per il conseguimento dell'intero risarcimento, proposta dal trasportato danneggiato nei confronti del conducente di uno solo dei veicoli coinvolti in uno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5108 del 3 marzo 2011
«Il principio che deriva dalla disposizione di cui all'art. 1304, primo comma, c.c., secondo il quale la transazione, fatta dal creditore con uno dei debitori in solido, giova agli altri che dichiarano di volerne profittare, opera solo in mancanza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8946 del 18 aprile 2006
«In ipotesi di transazione novativa, la transazione è inefficace nei confronti del condebitore che non vi ha partecipato e non ha dichiarato di volerne profittare sia in ordine ai i rapporti esterni, sia a quelli interni. (Enunciando tale principio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19549 del 29 settembre 2004
«La transazione è atto negoziale con il quale le parti pongono fine ad una vicenda giudiziaria facendosi concessioni reciproche (e, dunque, prescindendo dall'affermazione o dalla negazione di qualunque reciproca responsabilità), e non ha, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7979 del 1 ottobre 1994
«La transazione produce i suoi effetti estintivi nell'obbligazione solidale, nei limiti dell'obbligazione stessa e nei confronti di tutti i debitori solidali che dichiarano di volerne profittare e non si estende a quella parte dell'obbligazione non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16018 del 7 luglio 2010
«Il risarcimento del danno non patrimoniale subito dai parenti della vittima di un fatto illecito non richiede una prova specifica della sussistenza di tale danno, ove la sofferenza patita dai parenti possa essere accertata, in via presuntiva,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 588 del 14 febbraio 1975
«L'accettazione, da parte di tutti i condebitori in solido, del giudicato intervenuto fra uno di loro ed il creditore, rende inapplicabile, nel giudizio di regresso instaurato dal condebitore soccombente, il principio di cui all'art. 1306 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1947 del 6 luglio 1973
«Nel caso in cui più condebitori solidali per danni extracontrattuali abbiano partecipato al giudizio promosso dall'unico creditore, quello tra essi, che abbia impugnato la sentenza di condanna invocando la prescrizione del diritto al risarcimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3547 del 28 ottobre 1969
«I condebitori, i quali non abbiano partecipato al giudizio conclusosi con la condanna di alcuno di essi, possono sempre, sia nei confronti del creditore che del coobbligato, dimostrare la ingiustizia della decisione, poiché essi, come terzi, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3538 del 28 ottobre 1969
«La sentenza sfavorevole ai debitori solidali non può esercitare effetto, sia pure indiretto o riflesso, sul fallimento di uno di tali debitori, se il fallimento stesso non ha partecipato al giudizio ed è, quindi, terzo rispetto ad esso, onde chi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 909 del 21 marzo 1969
«L'art. 1306 c.c., nel sancire la non opponibilità della sentenza al creditore (o al debitore) solidale che non ha partecipato al processo, si riferisce al condebitore e al creditore rimasto estraneo al rapporto processuale, ma non riguarda il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12260 del 27 maggio 2009
«In tema di limiti soggettivi del giudicato, il disposto degli artt. 1306 e 1310 c.c. - i quali prevedono con riferimento alle obbligazioni solidali, e quindi ad un rapporto con pluralità di parti, ma scindibile, che i condebitori i quali non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11039 del 12 maggio 2006
«Il danno biologico - inteso come lesione dell'integrità psico-fisica, suscettibile di valutazione medico-legale, della persona - consiste nelle ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5262 del 9 aprile 2001
«La notificazione degli atti processuali può essere validamente eseguita sia dall'ufficiale giudiziario del luogo in cui deve avvenire la notificazione; sia da quello addetto all'autorità giudiziaria competente a conoscere della causa.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 998 del 24 gennaio 2001
«Il condebitore solidale, rimasto estraneo al giudizio, può, in base all'art. 1306, secondo comma, c.c., «opporre» al creditore la sentenza favorevole ad uno dei condebitori in solido — salvo che non sia fondata su ragioni personali al condebitore,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28295 del 31 dicembre 2009
«In tema di responsabilità solidale del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti e dei colleghi di lavoro per 1'infortunio sul lavoro occorso al lavoratore, alla stregua dell'art. 1308, secondo comma, c.c., il lavoratore chiamato a rispondere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1901 del 16 maggio 1975
«La norma dell'art. 1309 c.c., secondo la quale il riconoscimento del debito fatto da uno dei debitori in solido non ha effetto riguardo agli altri, si riferisce al riconoscimento di debito inteso come dichiarazione della parte che ammette...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8234 del 7 aprile 2010
«Il principio secondo cui gli atti interruttivi della prescrizione hanno effetto, a norma dell'art. 1310, primo comma, c.c., nei confronti di tutti i condebitori solidali (tranne nel caso di quelli risultanti "ex post" immuni da colpa), non attiene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2268 del 2 febbraio 2006
«È legittima la motivazione per relationem della sentenza pronunciata in sede di gravame, purché il giudice d'appello, facendo proprie le argomentazioni del primo giudice, esprima, sia pure in modo sintetico, le ragioni della conferma della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1338 del 10 aprile 1975
«A norma dell'art. 1310 primo comma c.c., gli atti con i quali il creditore interrompe la prescrizione contro uno dei debitori in solido hanno effetto riguardo agli altri condebitori. Tale principio non viene limitato dall'art. 1308 primo comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17372 del 17 novembre 2003
«In tema di responsabilità civile ed in ipotesi di sinistro stradale risalente alla responsabilità di più conducenti, la solidarietà tra costoro, i proprietari dei mezzi e i rispettivi assicuratori, nasce direttamente dalla regola generale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16125 del 14 luglio 2006
«In tema di solidarietà passiva, qualora il creditore agisca, ai sensi dell'art. 1292 c.c., contro uno qualsiasi dei condebitori solidali, esercita un suo preciso diritto che, però, non può comportare automatica rinuncia del credito nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9424 del 12 luglio 2001
«In ipotesi di responsabilità solidale, il fatto che il creditore accetti puramente e semplicemente da uno dei debitori il pagamento di una parte del debito complessivo, ancorché corrispondente alle quote interne gravanti sul debitore medesimo, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1934 del 5 marzo 1997
«Il creditore che rinunzia alla solidarietà a favore di uno dei debitori, conserva l'azione in solido contro gli altri, dai quali può pretendere il pagamento dell'intero debito; la presunzione di rinunzia alla solidarietà di cui all'art. 1311 comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4280 del 17 maggio 1990
«Nel caso di scontro tra veicoli, la proposizione dell'azione giudiziaria, per il conseguimento dell'intero risarcimento, da parte del terzo trasportato di uno dei mezzi, soltanto nei confronti del conducente dell'altro mezzo, non implica rinuncia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6056 del 17 marzo 2006
«In tema di condominio degli edifici, l'azione di accertamento della proprietà comune, in quanto ha ad oggetto la contitolarità del diritto di proprietà in capo a tutti i condomini, è relativa a un rapporto sostanziale plurisoggettivo unitario,...»