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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33989 del 3 agosto 2015
«Le norme di cui agli artt. 388 e 574 cod. pen., che prevedono rispettivamente il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e quello di sottrazione di persona incapace non danno luogo ad un concorso di norme governato dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21919 del 8 giugno 2010
«In tema di reati associativi, gli elementi certi relativi alla partecipazione di determinati soggetti ai reati fine effettivamente realizzati possono essere influenti nel giudizio relativo all'esistenza del vincolo associativo e all'inserimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3173 del 9 settembre 1992
«In tema di associazione per delinquere, gli elementi relativi alla partecipazione di determinati soggetti a fatti costituenti reati-fine possono essere influenti, sul piano probatorio, nel giudizio relativo all'esistenza del vincolo associativo ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2082 del 15 febbraio 1990
«...ne. Questa richiede la coscienza e la volontà di compiere un atto di associazione come tale, l'affectio societatis, che non deriva dalla semplice esecuzione dei delitti cui la stessa è finalizzata e che possono essere affidati anche ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 130 del 12 gennaio 1990
«L'associazione per delinquere è un reato di pericolo, che è già perfetto non appena si è creato il vincolo associativo e si è concordato il piano organizzativo per l'attuazione del programma delinquenziale, del tutto indipendentemente dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4909 del 7 aprile 1989
«L'attività costitutiva del concorso può essere configurata da qualsiasi contributo, materiale o psicologico, apportato a tutte o ad alcune soltanto delle fasi di ideazione, organizzazione o esecuzione del reato-fine, con la consapevolezza e la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3602 del 23 marzo 1987
«L'una, l'associazione, è reato di mero pericolo a tutela dell'ordine pubblico e si consuma con il solo vincolo in un programma criminoso indipendentemente dall'esecuzione dei delitti esplicativi di esso; l'altro, il contrabbando, è reato di danno...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18445 del 8 maggio 2008
«Il direttore dei lavori è responsabile a titolo di colpa del crollo di costruzioni anche nell'ipotesi di sua assenza dal cantiere, dovendo egli esercitare un'oculata attività di vigilanza sulla regolare esecuzione delle opere edilizie ed in caso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11944 del 18 marzo 2009
«Riveste natura di atto pubblico fidefacente l'attestazione del funzionario di dogana in ordine al numero dei campioni esaminati (nella specie fusti contenenti olio), trattandosi di annotazione che attesta il compimento da parte del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6872 del 1 giugno 1999
«In tema di facoltà documentale, l'ordine di servizio posto in essere dal funzionario di un ente pubblico, in esecuzione di un contratto di diritto privato, pur non avendo rilevanza esterna, assume il profilo dell'atto pubblico, per un duplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46852 del 22 dicembre 2005
«Integra, pertanto, il reato di cui all'art. 476 c.p. la condotta del soggetto che, in qualità di preside dell'Istituto, falsifichi, istigando altro soggetto all'esecuzione materiale, il detto verbale con aggiunte, concernenti l'utilizzo di locali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16690 del 8 aprile 2004
«In tema di falso ideologico, non integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 479 c.p. la condotta del direttore dei lavori che falsifichi, in concorso con il geometra dell'Ufficio tecnico comunale, i verbali di sopralluogo necessari per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13558 del 31 marzo 2008
«Integra il concorso di persone nel reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 110 e 479 c.p. ) e non quello di tentativo di induzione in inganno del pubblico ufficiale, autore del falso la condotta del destinatario di un provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38153 del 21 novembre 2006
«Integra il reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.) la condotta del dipendente comunale che, in qualità di tecnico municipale e di direttore dei lavori, attesti falsamente l'ultimazione e l'esecuzione dei lavori in conformità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11409 del 14 novembre 1991
«L'attestazione, inoltre, anche se materialmente eseguita da altri, è un atto del sindaco, appunto perché egli è l'organo che, in quanto ufficiale dell'anagrafe, è obbligato a provvedere alla regolare formazione e tenuta dei registri della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2004 del 5 marzo 1999
«Deve riconoscersi la natura di atto pubblico fidefacente al libretto degli esami universitari che contiene dichiarazioni effettuate dal docente nell'esercizio delle sue pubbliche funzioni attestanti l'esecuzione delle operazioni di esame e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6850 del 14 giugno 1994
«Il decreto di trasferimento di immobili emesso in sede di espropriazione immobiliare individuale dal giudice dell'esecuzione o, in sede di vendita fallimentare, dal giudice delegato al fallimento, è atto pubblico di fede privilegiata, poiché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43919 del 26 novembre 2007
«In caso di condanna irrevocabile per reato successivamente depenalizzato per effetto del D.L.vo 30 dicembre 1999 n. 507 (nella specie, emissione di assegno bancario senza copertura) esula la configurabilità del delitto di cui all'art. 483 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14525 del 27 ottobre 1989
«Il reato di occultamento di atti veri, di cui all'art. 490 c.p., si realizza anche con la sottrazione, di atti giuridicamente rilevanti, per un tempo minimo e strettamente necessario all'esecuzione di un controllo o di un'ispezione da parte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10468 del 16 novembre 1993
«In tema di prevenzione infortuni sul lavoro, l'obbligo dell'imprenditore — che si avvalga per l'esecuzione di opere accessorie di un lavoratore autonomo in base ad un contratto d'opera — di renderlo edotto dei rischi specifici esistenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18552 del 18 maggio 2005
«In tema di infortuni sul lavoro, risponde a titolo di colpa della morte del lavoratore — avvenuta durante l'esecuzione dell'attività — l'imprenditore che abbia dato disposizione di imbracare un compressore e di sollevarlo con la gru alla fine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 856 del 21 maggio 1996
«In tema di infortuni sul lavoro, l'ingerenza rilevante ai fini della responsabilità del committente dei lavori non s'identifica con qualsiasi atto o comportamento posto in essere da quest'ultimo ma deve considerarsi in un'attività di concreta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 106 del 5 gennaio 1996
«In caso di cessione di lavori in appalto, non possono assumere rilievo, agli effetti dell'osservanza delle norme antinfortunistiche, le clausole di trasferimento del rischio e del conseguente onere di tutela della sicurezza dei lavoratori dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10043 del 22 settembre 1994
«Qualora un'impresa edile incaricata dell'esecuzione di opere concernenti uno stabile si rivolga per l'allestimento della necessaria impalcatura ad una ditta che invii sul posto operai specializzati, gli obblighi imposti dalle norme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10014 del 22 settembre 1994
«Il datore di lavoro e il preposto devono provare in modo rigoroso e sicuro di avere compiuto atti specifici intesi ad evitare che l'attività lavorativa si svolga in modo difforme dalle norme di sicurezza non essendo sufficiente la dimostrazione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1559 del 8 febbraio 1994
«Il direttore dei lavori nominato dal committente è responsabile dell'infortunio sul lavoro quando gli viene affidato il compito di sovrintendere all'esecuzione dei lavori con la possibilità di impartire ordini alle maestranze sia per convenzione,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5064 del 17 maggio 1993
«La ragionevolezza dei limiti significa che i responsabili destinino anzitutto all'esecuzione del lavoro, tenuto conto della sua particolarità e delicatezza, persone che siano senza riserve all'altezza dello stesso; ribadiscano, in secondo luogo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8615 del 27 febbraio 2008
«In tema di colpa professionale, il medico che succede ad un collega nel turno in un reparto ospedaliero, assume nei confronti dei pazienti ricoverati la medesima posizione di garanzia di cui quest'ultimo era titolare, circostanza che lo obbliga ad...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37642 del 12 ottobre 2007
«L'amministratore o il legale rappresentante di un ente pubblico o privato non può essere automaticamente ritenuto responsabile, a causa della carica ricoperta, di tutti gli eventi penalmente rilevanti verificatisi nella gestione dell'ente, qualora...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12348 del 20 marzo 2008
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, qualora il lavoratore presti la propria attività in esecuzione di un contratto d'appalto o di un contratto d'opera, non per questo viene meno la responsabilità del committente per gli infortuni...»