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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8872 del 16 aprile 2014
«Nel giudizio di rinvio, allorché la corte di cassazione abbia dichiarato la nullità della sentenza di appello per una ragione (nella specie, per avere indebitamente dato ingresso ad una domanda non ritualmente proposta in primo grado) che, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9290 del 24 aprile 2014
«Allorché la vittima di un illecito aquiliano chieda l'accertamento dell'an debeatur separatamente da quello del quantum debeatur, occorre distinguere due ipotesi: a) se nel medesimo processo viene dapprima pronunciata condanna al risarcimento, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9482 del 30 aprile 2014
«In tema di ricorso per cassazione, il "dies a quo" per il computo del termine lungo, ex art. 327 cod. proc. civ., decorre dalla pubblicazione della sentenza di appello, che si considera eseguita con la certificazione del suo deposito, mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9485 del 30 aprile 2014
«In caso di omessa pronuncia da parte del giudice di primo grado su un punto della domanda, l'appellante, ai fini della specificità del motivo di gravame, deve soltanto reiterare la richiesta non esaminata in prime cure. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10243 del 20 maggio 2015
«Nel caso in cui la Banca d'Italia, chiamata a rendere la dichiarazione di terzo quale tesoriere nell'ambito di un procedimento di espropriazione presso terzi per crediti nei confronti del Ministero dell'Interno, dichiari l'esistenza di somme...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10251 del 20 maggio 2015
«Il principio secondo il quale i provvedimenti del giudice civile acquistano giuridica esistenza solo con il deposito in cancelleria si applica anche ai provvedimenti del giudice dell'esecuzione, sicché è ammissibile l'istanza di sospensione della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10798 del 26 maggio 2015
«Il riconoscimento dell'utilità da parte dell'arricchito non costituisce requisito dell'azione di indebito arricchimento, sicché il depauperato che agisce ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. ha solo l'onere di provare il fatto oggettivo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 11076 del 28 maggio 2015
«Il socio lavoratore di una società cooperativa nell'ambito di un appalto di servizi, licenziato a fronte dell'impegno della società subentrante nell'appalto di procedere alla sua assunzione, poi non effettuata, qualora agisca per la costituzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11114 del 28 maggio 2015
«In tema di prova testimoniale, non si verifica rinuncia al mezzo istruttorio articolato, né, tanto meno, alla volontà di dimostrare i fatti contestati, qualora la parte, che ne abbia comunque formulato i relativi capitoli, rimetta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 11131 del 28 maggio 2015
«Chi interviene volontariamente in un giudizio (nella specie, amministrativo) in relazione al quale già è stato proposto regolamento di giurisdizione non ha diritto all'integrazione del contraddittorio davanti alla Corte di cassazione, atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11168 del 29 maggio 2015
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, la rinnovazione tacita del contratto alla seconda scadenza contrattuale, a seguito del mancato esercizio, da parte del locatore, della facoltà di disdetta (non motivata) del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11176 del 29 maggio 2015
«La sentenza pronunciata ai sensi dell'art. 281 sexies cod. proc. civ., integralmente letta in udienza e sottoscritta dal giudice con la sottoscrizione del verbale che la contiene, deve ritenersi pubblicata e non può essere dichiarata nulla nel...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 11493 del 3 giugno 2015
«L'ordinanza di assegnazione resa dal giudice dell'esecuzione all'esito di un procedimento di pignoramento presso terzi, anche se non idonea al giudicato costituisce titolo esecutivo di formazione giudiziale che, munito di formula esecutiva, può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1175 del 22 gennaio 2015
«Nel caso in cui il ricorrente, nonostante la rituale comunicazione della udienza di discussione, fissata ex art. 435 cod. proc. civ., non provveda a notificare l'atto di appello, né, partecipando a detta udienza, adduca alcun giustificato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11794 del 8 giugno 2015
«In tema di risarcimento del danno da lesione di interessi legittimi pretensivi, ove sia accolta la corrispondente domanda proposta dal partecipante alla gara illegittimamente pretermesso, questi ha diritto all'integrale ristoro dei danni subiti, a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 11949 del 9 giugno 2015
«In caso di accoglimento della domanda cautelare (confermato in sede di reclamo), seguito da rituale inizio del giudizio di merito, ai fini dell'individuazione del giudice preventivamente adito deve necessariamente tenersi conto della data di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 11969 del 9 giugno 2015
«Qualora il giudice d'appello, incompetente per territorio, abbia erroneamente definito in rito il giudizio, con declaratoria di inammissibilità del gravame per intervenuta decadenza, anziché declinare la competenza e disporre la rimessione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12192 del 12 giugno 2015
«In tema di prova per testimoni, il giudice, nell'avvalersi della facoltà di cui all'art. 253, primo comma, cod. proc. civ., rivolgendo al teste le domande utili a chiarire i fatti oggetto della sua deposizione, non può, in ogni caso, supplire alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12203 del 12 giugno 2015
«L'adozione del modello "semplificato" di decisione, di cui all'art. 281 sexies cod. proc. civ., non esonera comunque il giudice dall'obbligo di fornire alle parti una motivazione che consenta di ricostruire, sia pur sinteticamente, i fatti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12606 del 18 giugno 2015
«In materia di appello, quando il giudizio di primo grado venga definito sulla base di una motivazione idonea a sorreggere la decisione, l'appellante, che postuli l'erroneità in fatto e in diritto della decisione, senza però farsi carico di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12717 del 19 giugno 2015
«In materia di liquidazione equitativa del danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale, non è adeguatamente motivata la sentenza del giudice di merito che, facendo applicazione dei parametri previsti al riguardo dalle tabelle elaborate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12758 del 19 giugno 2015
«E manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli articoli 295 e 301 cod. proc. civ., per violazione dell'art. 24 Cost., nella parte in cui non prevedono l'ipotesi della cancellazione volontaria del procuratore dal...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 12808 del 19 giugno 2015
«La responsabilità extracontrattuale per danni provocati alla circolazione stradale da animali selvatici va imputata alla Provincia a cui appartiene la strada ove si è verificato il sinistro, in quanto ente cui sono stati concretamente affidati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13321 del 30 giugno 2015
«Il riconoscimento tacito della scrittura privata ai sensi dell'art. 215 cod. proc. civ. e la verificazione della stessa ex art. 216 stesso codice, attribuiscono alla scrittura il valore di piena prova fino a querela di falso, secondo quanto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 13623 del 2 luglio 2015
«Quando, di fronte ad una declinatoria di competenza pronunciata dal giudice di pace, in una causa esorbitante dai limiti della giurisdizione equitativa, venga proposto appello con contestazione della fondatezza della pronuncia, il tribunale, ove...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 13923 del 6 luglio 2015
«In materia di appello, quando il giudice - nel provvedere a norma dell'art. 348 bis cod. proc. civ. - non si limiti a dichiarare l'appello inammissibile, perché lo stesso non ha una ragionevole probabilità di essere accolto, ma compia anche uno...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 14367 del 9 luglio 2015
«Non è impugnabile con il regolamento di competenza il provvedimento con cui il giudice, investito secondo il rito locativo di un cumulo di cause, principali e riconvenzionali, rigetti od accolga l'istanza della parte diretta ad ottenere il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 14520 del 10 luglio 2015
«Il principio secondo il quale la sospensione dall'esercizio della professione dell'unico difensore, a mezzo del quale la parte è costituita in giudizio, determina l'automatica interruzione del processo, anche se il giudice e le altre parti non ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14645 del 14 luglio 2015
«La liquidazione del danno da perdita della capacità lavorativa specifica, pur diretta alla tendenziale integralità del ristoro e non meramente simbolica, può essere solo equitativa trattandosi di danno patrimoniale futuro, sicché essa va condotta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14961 del 16 luglio 2015
«In caso di malattia professionale non indennizzabile per il mancato raggiungimento della soglia minima di inabilità permanente, pari al 6 per cento, il giudice non può emanare una pronuncia di mero accertamento, perché essa avrebbe ad oggetto...»