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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 277 del 27 marzo 1993
«Il delitto di corruzione, attiva o passiva (artt. 318, 319 c.p.), può sussistere se ed in quanto il patto di corruzione coinvolga il pubblico ufficiale (o l'incaricato di pubblico servizio). Ne consegue che, ogni qual volta vi sia un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37795 del 25 ottobre 2010
«Non integra il delitto di calunnia l'esposizione di circostanze di fatto inidonee ad indicare taluno come colpevole di fatti costituenti reato, anche quando il soggetto attivo, sulla base dei dati prospettati all'autorità giudiziaria, manifesti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20813 del 3 giugno 2010
«Non integra il delitto di favoreggiamento personale la condotta del difensore che, avendo fortuitamente acquisito la notizia dell'emissione nei confronti del proprio assistito di una misura cautelare, lo informi, consentendo così la sua latitanza,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38516 del 5 aprile 2007
«È configurabile il tentativo di favoreggiamento personale nella condotta del difensore di un imputato che, nel corso delle indagini preliminari, abbia proposto, senza esito, al teste di modificare la versione dei fatti già resa alla polizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11159 del 23 novembre 1982
«Il favoreggiamento personale è un reato formale, nel senso che per la sua perfezione non è richiesto che si raggiunga l'intento ed esso si consuma non appena è stato posto in essere l'aiuto idoneo ad eludere le investigazioni. Tuttavia il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3973 del 5 novembre 1994
«Perché si realizzi il reato di favoreggiamento personale occorre che la condotta di aiuto sia potenzialmente lesiva delle investigazioni dell'autorità: ciò comporta che la stessa debba pervenire alla percezione ed entrare nella sfera dell'organo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8818 del 15 giugno 1990
«Il tentativo di favoreggiamento personale è ammissibile ogni volta che il mezzo adoperato sia in sé idoneo a concretizzare l'aiuto diretto ad eludere le investigazioni, ma tale aiuto non si realizza per cause indipendenti dalla volontà del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35327 del 22 agosto 2013
«Integra il delitto di favoreggiamento personale la condotta del difensore che, acquisita illegalmente la notizia dell'emissione nei confronti del proprio assistito di una misura cautelare, lo informi, consentendogli di sottrarsi all'esecuzione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7913 del 6 luglio 2000
«Non è configurabile il reato di favoreggiamento personale a carico del difensore il quale, avendo acquisito in modo lecito notizie interessanti la posizione processuale del proprio assistito, gliele riveli, prospettandogli nel contempo il pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4153 del 7 aprile 1992
«La semplice rivelazione del segreto istruttorio da parte del difensore non è sufficiente ad integrare gli estremi del favoreggiamento personale, occorrendo che il fatto sia accompagnato da circostanze idonee a dimostrare la dolosa intenzione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6989 del 4 luglio 1986
«Il diritto di difesa — anche in relazione al profilo specifico concernente il suo esercizio da parte del patrocinante — è tra quelli al quale l'ordinamento giuridico riconosce il più alto ambito di espansione onde consentire la effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30744 del 11 luglio 2014
«Il giudizio abbreviato di appello si svolge, ai sensi del combinato disposto degli artt. 443 e 599 cod. proc. pen., nelle forme previste dall'art. 127 cod. proc. pen., con la conseguenza che non è necessario sostituire il difensore non presente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9627 del 8 ottobre 1992
«L'illecito sportivo presuppone la sussistenza del consenso dell'avente diritto. Esso ricorre quando la condotta lesiva, quale quella del diretto controllo del tiro del pallone, del tentativo di impossessarsene o di contenderlo all'avversario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8742 del 8 luglio 1999
«In tema di condotta diffamatoria attribuibile ad un parlamentare, il giudice, in presenza della dichiarazione di insindacabilità delle opinioni espressa da parte del ramo parlamentare di appartenenza, deve applicare la causa di non punibilità,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19396 del 8 maggio 2009
«Non integra il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.) la condotta di colui che invii una lettera al Presidente dell'Ordine degli Avvocati contenente espressioni offensive nonché la segnalazione di comportamenti deontologicamente scorretti tenuti...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 20379 del 5 settembre 2013
«La responsabilità del difensore non è attenuata nel caso in cui il cliente abbia tenuto dei comportamenti su consiglio o comunque con l'assistenza del difensore medesimo, ove si tratti di comportamenti la cui illiceità non sia di immediata...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5343 del 18 marzo 2015
«Il difetto di legittimazione processuale della persona fisica, che agisca in giudizio in rappresentanza di un ente, può essere sanato, in qualunque stato e grado del giudizio (e, dunque, anche in appello), con efficacia retroattiva e con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18564 del 3 settembre 2014
«Il pagamento effettuato direttamente al difensore, non indicato come distrattario, delle spese processuali attribuite al lavoratore con una sentenza di condanna poi riformata, non elide l'obbligo del lavoratore al rimborso, in quanto unico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8215 del 4 aprile 2013
«In tema di distrazione delle spese ai sensi dell'articolo 93 c.p.c., allorché sia riformata in appello la sentenza, costituente titolo esecutivo, di condanna alle spese in favore del difensore della parte vittoriosa, il soggetto tenuto alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 809 del 14 gennaio 2011
«In tema di spese giudiziali, il difensore della parte vittoriosa, a tutela del credito per gli onorari e le spese vantato quale difensore della parte vittoriosa nel giudizio, può proporre l'istanza di distrazione prevista dall'art. 93 c.p.c. nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21070 del 1 ottobre 2009
«In tema di spese giudiziali, il difensore munito di procura, il quale chieda la distrazione, a proprio favore, delle spese di giudizio e degli onorari, dichiarando di avere anticipato le prime e di non aver ricevuto i secondi, agisce per un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15745 del 3 luglio 2009
«In tema di spese giudiziali, quando la sentenza impugnata non abbia pronunciato sull'istanza di distrazione delle stesse soltanto il difensore può assumere la qualità di parte, non avendo il suo rappresentato alcun interesse e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27041 del 12 novembre 2008
«In virtù del provvedimento di distrazione delle spese processuali in favore del difensore con procura della parte vittoriosa (art. 93 c.p.c. ), si instaura, fra costui e la parte soccombente, un rapporto autonomo rispetto a quello fra i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8085 del 6 aprile 2006
«La richiesta di distrazione delle spese in suo favore proposta dal difensore deve ritenersi validamente formulata anche nel caso in cui manchi l'esplicita dichiarazione del medesimo in ordine alla avvenuta anticipazione delle spese ed alla mancata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2736 del 25 febbraio 2002
«In caso di omessa pronuncia sull'istanza di distrazione delle spese avanzata dal difensore, non è configurabile la fattispecie dell'errore materiale della sentenza, emendabile mediante un provvedimento di rettificazione, verificandosi, invece, un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 267 del 12 gennaio 1984
«Il sistema del patrocinio a spese dello Stato, escludendo ogni rapporto fra il difensore della parte non abbiente assistita e la parte soccombente non assistita, è incompatibile con l'istituto della distrazione delle spese previste dall'art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 26089 del 11 dicembre 2014
«In tema di spese processuali, il capo della sentenza che ne dispone la compensazione può essere impugnato dalla parte e non anche dal difensore distrattario, che è legittimato a proporre impugnazione soltanto ove sorga controversia sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1301 del 30 gennaio 2012
«In caso di rigetto dell'istanza, avanzata dal difensore della parte, di distrarre in suo favore gli onorari non riscossi e le spese che dichiara di avere anticipate, il rimedio esperibile è costituito dal procedimento di correzione degli errori...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20744 del 10 ottobre 2011
«In tema di spese giudiziali, il ricorso per cassazione, che investa il capo della sentenza impugnata relativo alla distrazione delle spese, deve essere proposto nei confronti del difensore, che è parte della relativa controversia.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15346 del 12 luglio 2011
«Il difensore è legittimato a proporre ricorso per correzione di errore materiale avverso l'omessa pronuncia sulla distrazione delle spese se nel corso del giudizio aveva formulato specifica richiesta in tal senso, fermo restando che, concernendo...»