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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11882 del 7 agosto 2002
«...da quella dei singoli condomini, l'esistenza di un organo rappresentativo unitario, quale l'amministratore, non priva i singoli partecipanti della facoltà di agire a difesa dei diritti, esclusivi e comuni, inerenti all'edificio condominiale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13688 del 6 novembre 2001
«La precisazione che il mandato di rappresentanza e difesa viene conferito al difensore «nel presente procedimento avanti la Corte di Cassazione» garantisce il requisito della specialità della procura (posta a margine del ricorso) richiesto per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11227 del 28 agosto 2000
«Tuttavia, è ammissibile, in ragione della prevalente esigenza della tutela del diritto di difesa (art. 24 Cost.), la produzione di documenti nuovi, pur se non direttamente attinenti a vizi propri della sentenza impugnata, quando essi siano diretti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10841 del 10 luglio 2003
«L'avvenuta fissazione della trattazione di un'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione in udienza pubblica — anziché, come prescritto dall'art. 375 c.p.c., in camera di consiglio — è pienamente legittima, in quanto non determina alcun...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8721 del 13 aprile 2010
«...51) la natura della controversia incide solo sul rito applicabile e non sulla competenza, la relativa pronuncia non è viziata per incompetenza, nè può ritenersi affetta da nullità se non vi sia stata violazione dei diritti di difesa delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3961 del 2 maggio 1996
«Nel rito del lavoro, la costituzione dell'appellato mediante deposito in cancelleria del fascicolo e di una memoria difensiva, da effettuarsi entro il termine previsto dall'art. 436, primo comma, c.p.c., si configura come un onere per l'appellato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5110 del 22 maggio 1998
«...il solo convenuto, sì che l'inizio del giudizio petitorio, da parte dell'attore, in pendenza di quello possessorio, non è che indice della volontà di quest'ultimo di rafforzare, e non già di limitare, la difesa del diritto che si assume violato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13370 del 21 marzo 2013
«L'accertamento relativo alla scriminante della legittima difesa reale o putativa e dell'eccesso colposo deve essere effettuato con un giudizio "ex ante" calato all'interno delle specifiche e peculiari circostanze concrete che connotano la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6591 del 18 febbraio 2010
«L'attualità del pericolo richiesta per la configurabilità della scriminante della legittima difesa implica un effettivo, preciso contegno del soggetto antagonista, prodromico di una determinata offesa ingiusta, la quale si prospetti come concreta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25339 del 21 luglio 2006
«In tema di legittima difesa a seguito delle modifiche apportate dalla legge 13 febbraio 2006 n. 59 all'art. 52 c.p., si è stabilita per legge la proporzionalità nel caso di violazione del domicilio da parte dell'aggressore a cui si contrappone,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16908 del 9 aprile 2004
«I presupposti essenziali della legittima difesa — scriminante ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — sono costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima; mentre la prima deve concretarsi in un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2692 del 3 marzo 2000
«Agli effetti di quanto previsto dall'art.52 c.p., che configura la esimente della legittima difesa, occorre che l'altrui offesa ingiusta sia volta a ledere od ad esporre a pericolo un diritto, restando invece escluse dalla sfera applicativa della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9695 del 29 luglio 1999
«La legittima difesa presuppone un'aggressione ingiusta ed una reazione legittima; la prima deve concretarsi nel pericolo attuale di un'offesa che, se non neutralizzata tempestivamente, sfocerebbe nella lesione del diritto, la seconda comporta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6979 del 14 luglio 1997
«Ai fini della configurabilità dell'esimente della legittima difesa — ammessa nei confronti di tutti i diritti, personali e patrimoniali — l'apprezzamento della proporzione tra offesa e difesa, che postula un rapporto di corrispondenza valutativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 538 del 20 gennaio 1995
«Il presupposto su cui si fondano sia l'esimente della legittima difesa che l'eccesso colposo, è costituito dall'esigenza di rimuovere il pericolo di un'aggressione, attraverso una reazione proporzionata ed adeguata; cosicché il secondo si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6811 del 13 giugno 1994
«Requisiti per l'applicazione della esimente della difesa legittima sono la sussistenza e l'attualità del pericolo, l'ingiustizia dell'offesa e la proporzione della difesa. Ne consegue che, per poter ritenere legittima la reazione di fronte alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9256 del 12 ottobre 1993
«In tema di legittima difesa, la reazione è necessaria quando è inevitabile vale a dire non sostituibile da un'altra meno dannosa, ugualmente idonea ad assicurare la tutela dell'aggredito. Ne consegue che l'allontanamento di costui, se non fa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8509 del 29 luglio 1992
«L'esimente della legittima difesa non può essere negata in base al rilievo che il soggetto non si sia avvalso della possibilità di evitare, mediante l'allontanamento, un'aggressione ancora solo ipotetica, che aveva il semplice timore di subire,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6931 del 11 giugno 1992
«Ai fini della configurabilità dell'esimente della legittima difesa occorre che la situazione di pericolo non sia stata volontariamente determinata, poiché, sebbene tale requisito non sia espressamente inserito nella formulazione dell'art. 52 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5424 del 9 maggio 1992
«L'esimente della legittima difesa è configurabile allorché, oltre all'offesa ingiusta, sussista l'attualità del pericolo, inteso come l'esistenza di una situazione di aggressione in corso e la cui cessazione dipende necessariamente dalla reazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5429 del 9 maggio 1992
«In tema di legittima difesa, nella formula «pericolo attuale» rientrano non soltanto le situazioni statiche di minaccia di offesa ingiusta, bensì anche le ipotesi nelle quali la situazione di pericolo si protrae nel tempo, per non essersi esaurita...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3204 del 22 marzo 1991
«In tema di legittima difesa, l'eccesso colposo presuppone l'esistenza della causa di giustificazione e si qualifica ulteriormente per l'oltrepassamento colposo dei limiti stabiliti per l'esercizio della causa stessa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 672 del 18 gennaio 1990
«In tema di legittima difesa, sebbene la norma di cui all'art. 52, c.p. non richieda esplicitamente che l'agente non debba essersi posto volontariamente nella situazione di pericolo, solo una situazione di pericolo non volontariamente causato e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4890 del 4 febbraio 2009
«In tema di legittima difesa, non sussiste il requisito della necessità della reazione armata tutte le volte in cui l'aggredito possa, senza alcuna difficoltà, rifugiarsi nella propria abitazione (dalla quale invocare soccorso) o comunque...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2654 del 23 gennaio 2012
«La determinazione volontaria dello stato di pericolo esclude la configurabilità della legittima difesa non per la mancanza del requisito dell'ingiustizia dell'offesa, ma per difetto del requisito della necessità della difesa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31633 del 29 luglio 2008
«In caso di lesioni volontarie reciproche, non ricorre la legittima difesa qualora i due contendenti si siano lanciati contemporaneamente alla reciproca aggressione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15025 del 2 maggio 2006
«La determinazione volontaria dello stato di pericolo esclude la configurabilità della legittima difesa non per la mancanza del requisito dell'ingiustizia dell'offesa, ma per difetto del requisito della necessità della difesa, sicché l'esimente non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9606 del 2 marzo 2004
«La configurabilità della legittima difesa, a differenza di quanto avviene con riguardo allo stato di necessità, non è di per sé esclusa dalla volontaria accettazione di una situazione di pericolo ma solo dalla già prevista necessità di dover...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3200 del 15 marzo 2000
«L'esimente della legittima difesa non è applicabile allorché il soggetto non agisce nella convinzione, sia pure erronea, di dover reagire a solo scopo difensivo, ma per risentimento o ritorsione contro chi ritenga essere portatore di una qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 365 del 14 gennaio 2000
«La configurabilità dell'esimente della legittima difesa deve escludersi nell'ipotesi in cui lo scontro tra due soggetti possa essere inserito in un quadro complessivo di sfida giacché, in tal caso, ciascuno dei partecipanti risulta animato da...»